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Gioco d'azzardo: rischi e cura

Il gioco d'azzardo è un problema quando da passatempo diventa dipendenza. E quando diventa dipendenza è una malattia, che però si può curare. I SerT (Servizi per le dipendenze patologiche delle Aziende Usl) hanno specifiche equipe (composte da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri) che si occupano di diagnosi e cura del gioco patologico.

Cosa propongono i Servizi per le dipendenze patologiche (SerDP) 

Il gioco d'azzardo patologico è una malattia che si può curare. Prima viene diagnosticato il problema, più alte sono le possibilità di liberarsi da questa dipendenza.

L'accesso al Servizio Dipendenze Patologiche è gratuito e diretto: non si paga alcun ticket nè ci vuole la richiesta del medico di famiglia. È garantito, se richiesto, il pieno rispetto dell'anonimato. I professionisti del SerDP sono tenuti in ogni caso alla riservatezza. La presa in carico della persona con dipendenza da gioco d'azzardo  è prevalentemente di tipo psicologico, con trattamenti individuali e di gruppo.

Il SerDP effettua diagnosi e trattamenti medico-farmacologici, psico-sociali, assistenziali ed educativi attraverso una equipe multidisciplinare composta da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri.

Come in tutte le forme di dipendenza, l'assistenza alla persona può prevedere  il coinvolgimento della famiglia o della coppia.

Al SerDP possono accedere tutti i cittadini italiani e le persone straniere regolarmente soggiornanti sul territorio italiano, anche minorenni.
Ai cittadini stranieri non ancora in regola con le norme di soggiorno e in possesso del tesserino STP (Stranieri temporaneamente presenti) sono garantite le prestazioni urgenti, essenziali e continuative.

Per sapere quali sono i Servizi Dipendenze Patologiche del proprio territorio vai a 
Cura e riabilitazione dipendenza da gioco d'azzardo 

Gli indirizzi dei SerT per gioco d'azzardo patologico (pdf263.23 KB)


L'Associazione giocatori anonimi Gam-Anon

È un’associazione di uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza e il loro impegno per affrontare e risolvere la dipendenza dal gioco d'azzardo. L'associazione collabora con i SerDP delle Aziende USL. L’unico requisito per divenirne membri è il desiderio di smettere di giocare.

Per contattare l'associazione: tel. 338 1271215, email info@giocatorianonimi.org.

 

Risposte alle domande più frequenti sull'apertura delle sale da gioco e delle sale scommesse e sulla nuova installazione di slot machine

In Emilia-Romagna l'apertura delle sale da gioco e delle sale scommesse, lo svolgimento della loro attività e la nuova installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo (per esempio le slot machine) sono regolati dalla delibera di Giunta regionale n. 831/2017. Il documento definisce quali sono gli esercizi interessati, fissa la decorrenza del provvedimento regionale, analizza alcuni casi specifici, per esempio quando un imprenditore subentra in un’attività dove già sono installate slot machine, e propone una legenda dei luoghi sensibili.

Per agevolare l’applicazione della delibera n. 831/2017 sono stati esaminati alcuni quesiti frequenti sul tema

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Il Piano regionale di contrasto e prevenzione: la rete degli esercizi "Slot free", la formazione e l'informazione a tutti i livelli

Il Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio di dipendenza dal gioco patologico della Regione Emilia-Romagna ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di progetti di prevenzione e sensibilizzazione sul rischio di dipendenza da gioco. 

Con il coinvolgimento di Comuni ed esercizi commerciali, è stata avviata la fase operativa del Piano attraverso la diffusione del marchio/vetrofania “Slot Free ER”. 

Tra i punti qualificanti del Piano c’è infatti il coinvolgimento, in un circuito virtuoso, degli esercizi commerciali (come bar, tabaccherie e circoli ricreativi) che operano sul territorio regionale, per ridurre i luoghi e le occasioni di gioco con le slot machine e i totem per il gioco on line, due tra le modalità più diffuse. Gli esercenti che intendano aderire all’iniziativa possono fare richiesta al Comune del territorio dove svolgono l’attività: in alcuni casi rivolgendosi agli Urp (Uffici relazioni con il pubblico) comunali, in altri agli Sportelli unici per le attività produttive. E’ il Comune poi, dopo una breve istruttoria, a rilasciare la vetrofania.

Previsti inoltre corsi obbligatori di formazione rivolti al personale delle sale da gioco, per favorire una responsabilità sociale “diffusa” verso i giocatori più fragili e sui rischi della dipendenza da gioco d’azzardo. Altri corsi di formazione sono rivolti anche al personale sociale e sociosanitario dei Comuni (operatori di Sportelli sociali, Centri per le famiglie) e agli agenti delle Polizie locali per informarli sui rischi del gioco d’azzardo e sui percorsi di cura, in modo da favorire se possibile il riconoscimento precoce del problema e orientare il cittadino verso i servizi di cura. 

Ludopatia: divieto di utilizzo delle "ticket redemption" da parte dei minorenni

In Emilia-Romagna la Legge Regionale 5/2013: "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico", vieta l'utilizzo ai minori dei "ticket redemption", gli apparecchi che, a partita conclusa, rilasciano ticket da convertire in premi: portachiavi, cuffiette, gadget di vario tipo, fino ad arrivare a orologi e Ipad.

locandina_ticket_redemption_def.pngLa Delibera di Giunta nr. 401/2019  contiene le modalità attuative del divieto e prevede una serie di obblighi per i gestori dei locali. In particolare, l'obbligo di affissione della locandina regionale nei locali e di un avviso su ogni apparecchio in cui deve essere indicato che l'utilizzo è vietato ai minori di 18 anni.

La locandina (pdf71.39 KB)

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Che cosa è il gioco d'azzardo, quando diventa patologico

I giochi d’azzardo sono quelli nei quali si gioca per vincere denaro e nei quali il risultato del gioco dipende, del tutto o in parte, dalla fortuna piuttosto che dall’abilità del giocatore

I giochi d’azzardo più diffusi sono: le videolottery e le slot machine (spesso chiamate ancora videopoker), i gratta e vinci, il lotto e il superenalotto, i giochi al casinò, il "Win for life", le scommesse sportive o ippiche, il bingo, i giochi on line con vincite in denaro (ad esempio poker online). 

Il gioco non è sempre pericoloso, molte persone giocano in modo responsabile. Ma alcune persone con il tempo sviluppano comportamenti compulsivi nel gioco molto simili a quelli che si manifestano con la dipendenza da sostanze.

Il problema c'è quando si manifesta un persistente bisogno di giocare e aumentano in modo progressivo il tempo e il denaro impegnati nel gioco fino a condizionare in modo significativo gli altri ambiti della propria vita (la famiglia, il lavoro, il tempo libero), a investire al di sopra delle proprie possibilità economiche, e quando, per il gioco, si trascurano i quotidiani impegni della vita.
Spesso il giocatore non ha la consapevolezza di avere un problema, ma il problema c'è.  

Documentazione

"Se il gioco diventa un problema puoi chiedere aiuto" (locandina) (pdf56.59 KB)

Il banco vince sempre (opuscolo) (pdf2.58 MB)

 Articolo 7, legge 189/2012 (pdf53.01 KB) 

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