Seguici su

Pertosse

La malattia

La pertosse è una malattia infettiva molto contagiosa causata dal batterio Bordetella pertussis, che si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva emesse con tosse, starnuti o semplicemente parlando. La pertosse si manifesta inizialmente con starnuti, tosse lieve, secrezioni nasali e, talvolta, febbre per 1-2 settimane. In seguito si accentua la tosse che si manifesta con vere e proprie “raffiche”, a volte seguite da vomito; questa fase dura circa 4 settimane. Segue la convalescenza, nella quale gli attacchi di tosse diventano gradualmente meno intensi e frequenti. Generalmente la pertosse guarisce senza conseguenze. È possibile però che si complichi con otiti, laringiti, polmoniti, convulsioni e danno cerebrale. La malattia può essere particolarmente grave nel 1° anno di vita: nel neonato e nel lattante spesso si manifesta con vere e proprie crisi di apnea (soffocamento), che costringono al ricovero in ospedale. A questa età sono inoltre più frequenti i disturbi cerebrali, che possono causare danni permanenti e, nei casi più gravi, anche la morte.

Contrariamente ad altre malattie infettive, l’immunità conferita dalla pertosse non è definitiva ma si riduce nel tempo, e in età adulta può presentarsi una seconda pertosse. Negli adulti la malattia è più lieve, ma di lunga durata. Queste forme “attenuate” spesso non vengono riconosciute e possono facilmente contagiare i bambini più piccoli: spesso la fonte di infezione è la madre.

Dopo la diffusione della vaccinazione il numero dei casi è molto calato in tutta Italia. 

Il vaccino

Da diversi anni viene usato il vaccino cosiddetto acellulare, costituito solo da alcune piccole “parti” del batterio, altamente purificate molto meno reattogeno rispetto al vecchio vaccino (detto cellulare, o a cellula intera). Non è disponibile attualmente un vaccino antipertosse singolo per cui viene somministrato insieme ad altri vaccini in varie combinazioni.

La vaccinazione antipertosse è fortemente raccomandata a partire dal compimento dei 2 mesi di età, in modo da assicurare la protezione del bambino nel periodo in cui la malattia può essere più pericolosa; rimangono comunque a rischio i primi mesi di vita (finchè il bambino non ha eseguito almeno le prime due dosi), per questo è importante assicurare l’immunità di gregge mediante coperture vaccinali elevate in tutte le fasce d'età. Per proteggere i bambini più piccoli non ancora vaccinati o in corso di vaccinazione, inoltre, si raccomanda di vaccinare le donne in gravidanza; il periodo ideale è tra la 27ma e la 32ma settimana di gestazione, al fine di assicurare il massimo trasferimento di anticorpi materni attraverso la placenta: le difese trasmesse dalla mamma, vaccinata da bambina o che ha avuto in passato la pertosse, non sono infatti sufficienti per proteggere il neonato.

Circa l’85% degli individui vaccinati risulta ben protetto dalla malattia, specie nella sua espressione più grave. Dopo le 3 dosi previste nei primi 12 mesi di vita, la protezione dura almeno fino ai 5 anni di età.

Sono raccomandati attualmente richiami vaccinali a 5-6 anni e a 13-14 anni, con l’intento di limitare al massimo la circolazione del microbo della pertosse nell’ambiente e proteggere i neonati.

Sicurezza del vaccino

Nel punto in cui viene somministrato il vaccino è possibile che compaiano, entro 24/48 ore, dolore, rossore e gonfiore. Si tratta in genere di reazioni lievi e di breve durata. Le reazioni locali aumentano con il numero di dosi eseguite. Circa il 40% dei bambini ha gonfiore o indolenzimento al braccio con la quarta dose di trivalente somministrata a 5-6 anni. Nei primi 2 giorni, a seguito del vaccino, è possibile che compaiano febbre, irritabilità oppure sonnolenza. Rarissimamente possono verificarsi reazioni più allarmanti come episodi simili al collasso, pianto inconsolabile di più di 3 ore e febbre molto alta, che comunque non portano complicanze. La vaccinazione antipertosse può essere somministrata anche ai bambini con problemi neurologici, previa valutazione del medico, purché tali disturbi siano stabilizzati.

Quando vaccinarsi

Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e dal Calendario vaccinale della Regione Emilia-Romagna 2019, il ciclo vaccinale  prevede 5 dosi da somministrare preferibilmente a 3 mesi, 5 mesi, 11-13 mesi, 5-6 anni e nell’adolescenza, a cui faranno seguito i richiami decennali nell’età adulta.

(vedi anche vaccinazioni per adulti e over 65 e vaccinazioni per donne in età fertile e gravidanza)

Le possibili formulazioni dei vaccini contro la pertosse disponibili in Italia sono:

Vedi anche vaccini combinati

Questa vaccinazione è fortemente raccomandata per tutti e obbligatoria fino ai 16 anni di età ai sensi della Legge 119 del 31 luglio 2017

Azioni sul documento

ultima modifica 2021-09-20T14:36:25+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?