FAQ formazione alimentaristi
Con l'abolizione del libretto di idoneità sanitaria, cosa è cambiato?
Con la legge n. 11/2003 e la delibera n. 342/2004 le persone addette alla lavorazione degli alimenti, sia a livello industriale sia a livello artigianale, non hanno più l'obbligo di possedere il "Libretto di idoneità sanitaria". Il libretto è sostituito da un attestato ottenuto a seguito di un breve ma specifico percorso formativo, finalizzato a rafforzare nell'operatore l'abitudine ad adottare comportamenti corretti dal punto di vista igienico-sanitario. La formazione è differenziata a seconda del rischio collegato alla mansione svolta: non tutte le mansioni lavorative con contatto o manipolazione di alimenti comportano infatti lo stesso rischio per chi li consuma.
D'ora in poi nessuna persona addetta, nella Regione Emilia-Romagna, ad attività lavorative che comportano contatto con gli alimenti dovrà più sottoporsi al controllo sanitari annuale per ottenere il "Libretto di idoneità sanitaria" .
Chi è tenuto a seguire gli appositi corsi di formazione e ad avere il relativo attestato?
Le persone che svolgono mansioni a rischio più elevato - nella delibera 342/2004 le mansioni a rischio più elevato sono classificate come LIVELLO 2 :
Cuochi (ristorazione collettiva, scolastica, aziendale, centri di produzione pasti, ristoranti e affini, rosticcerie),
Pasticceri;
Gelatai (produzione);
Addetti alle gastronomie (produzione e vendita);
Addetti alla produzione di pasta fresca;
Addetti alla lavorazione del latte e dei formaggi, esclusi addetti alla stagionatura e mungitori;
Addetti alla macellazione, sezionamento, lavorazione, trasformazione e vendita (con laboratorio cibi pronti) delle carni, del pesce e dei molluschi;
Addetti alla produzione di ovo prodotti (escluso imballaggio).
Le persone che svolgono mansioni che comportano comunque un rischio, anche se più basso delle precedenti - nella delibera n. 342/2004 le mansioni a rischio più basso del livello 2 sono classificate come LIVELLO 1 :
Baristi (ad esclusione della sola somministrazione di bevande);
Fornai e addetti alla produzione di pizze, piadine e analoghi;
Addetti alla vendita di alimenti sfusi e deperibili esclusi ortofrutticoli;
Addetti alla lavorazione di ortofrutticoli quarta gamma;
Personale addetto alla somministrazione/porzionamento dei pasti nelle strutture scolastiche e socio-assistenziali.
Tutti coloro invece che svolgono attività che non comportano rischi igienico sanitario per i consumatori non hanno l’obbligo di frequentare alcun corso di formazione, e quindi non devono essere in possesso di alcun attestato.
Le persone che svolgono mansioni considerate “non a rischio” - classificate come LIVELLO 0 nella delibera 342/2004 - e che quindi non hanno l’obbligo di frequentare corsi di formazione sono le seguenti:
- Camerieri;
- Lavapiatti;
- Addetti all'industria conserviera;
- Addetti alla produzione delle paste alimentari secche;
- Trasportatori/magazzinieri;
- Addetti alla lavorazione e vendita prodotti ortofrutticoli, spezie, prodotti erboristici;
- Addetti alla produzione e lavorazione del vino e delle bevande;
- Addetti ai distributori automatici di alimenti e bevande;
- Tabaccai e farmacisti;
- Promoter; Addetti alle pulizie in strutture alberghiere e collettive;
- Personale sanitario o di assistenza in strutture sanitarie;
- Personale docente nelle strutture scolastiche;
- Addetti alle produzioni alimentari a rischio microbiologico nullo o con ciclo tecnologico che garantisce basso o nullo apporto microbico sul prodotto finale (torrefazione caffè, tostatura frutta secca, oleifici, produzione miele, produzione caramelle e affini, lavorazione e confezionamento funghi freschi e secchi, …);
- Addetti alla vendita del pesce;
- Addetti all’imballaggio delle uova;
- Addetti ad altre lavorazioni non comprese nei gruppi precedenti.
Le persone che sono già in possesso di specifici titoli di studio, anche se svolgono mansioni classificate a rischio, possono ottenere direttamente l’attestato senza necessità di frequentare corsi di formazione.
I titoli di studio che permettono questa possibilità sono i seguenti:
- diploma di scuola alberghiera
- diploma di perito agrario
- laurea in:
- medicina e chirurgia
- biologia
- farmacia
- medicina veterinaria
- tecnico della prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro (o titolo equipollente)
- assistente sanitario (o titolo equipollente)
- scienze infermieristiche (o titolo equipollente)
- tecnologia alimentare (o titolo equipollente)
- scienze nutrizionali (o titolo equipollente)
- agraria
- scienza delle produzioni animali ( o titolo equipollente)
- altri titoli di studio con documentato superamento di almeno un esame in discipline attinenti i rischi biologici collegati al consumo di alimenti.
Quanto durano i corsi di formazione, e ogni quanto tempo deve essere fatto l’aggiornamento?
MANSIONI DI LIVELLO RISCHIO 0: nessun obbligo di formazione |
Baristi con sola somministrazione di bevande – camerieri – gestori di distributori automatici – farmacisti – imballaggio uova – lavapiatti – magazzinieri – mungitori – tabaccai –personale sanitario o di assistenza in strutture sanitarie –produzione conserve – produzione pasta alimentare secca – produzione/vendita vino e bevande – produzioni alimentari a basso rischio (torrefazioni, tostatura, oleifici, miele, caramelle, funghi freschi e secchi…) – promoter – stagionatura formaggi – trasportatori – vendita pesce |
MANSIONI DI LIVELLO RISCHIO 1 Bar – pane, pizze, piadine e simili (produzione) – vendita di alimenti sfusi – somministrazione/porzionamento pasti presso scuole e strutture socio-assistenziali – sagre e feste popolari (solo 1 responsabile per ogni associazione che esercita somministrazione di alimenti) A) Corso di formazione per ingresso al lavoro: Durata: 3 ore Quando effettuarlo: prima di iniziare l’attività lavorativa (o comunque entro 30 giorni) B) Corso di aggiornamento per chi ha già l’attestato: Durata: 3 ore Quando effettuarlo: ogni 5 anni |
MANSIONI DI LIVELLO RISCHIO 2 Carni (lavorazione, sezionamento, vendita con laboratorio cibi pronti) – cucine (mense, ristoranti, rosticcerie, centri pasti) – gelaterie (produzione) – gastronomia – latte e formaggi (lavorazione) – pasta fresca – pasticceria – pesce e molluschi (vendita con laboratorio cibi pronti) – salumerie - uova (produzione ovoprodotti) – sagre e feste popolari (solo 1 responsabile per ogni associazione che esercita preparazione di alimenti) A) Corso di formazione per ingresso al lavoro: Durata: 3 ore Quando effettuarlo: prima di iniziare l’attività lavorativa (o comunque entro 30 giorni) B) Corso di aggiornamento per chi ha già l’attestato: Durata: 3 ore Quando effettuarlo: ogni 3 anni |