Favipiravir
E' un nuovo farmaco antivirale che una volta metabolizzato in ribosil trifosfato (favipiravir RTP) inibisce selettivamente l'RNA polimerasi (RNA-dipendente dall'RNA) virale, impedendo la replicazione del virus dell'influenza.
E' stato autorizzato nel 2014 dall'Agenzia regolatoria Giapponese (PMDA) con il nome Avigan(R) per il: "Trattamento di nuove o emergenti infezioni da virus pandemico influenzale (limitatamente ai casi in cui altri farmaci antivirali influenzali sono inefficaci o non sufficientemente efficaci)", prevedendo alcune condizioni per una rigorosa gestione distributiva del farmaco e misure di sicurezza atte a garantire che favipiravir non sia utilizzato in pazienti con infezione da virus influenzale stagionale
Presupposti per l'utilizzo nella COVID-19:
- Favipiravir presenta presupposti di efficacia legati al suo meccanismo d'azione in quanto diverso da quello di altri farmaci antivirali disponibili per il trattamento dell'influenza e per la sua attività contro i virus dell'influenza aviaria A (H5N1) e A (H7N9), dimostrata solo in sperimentazioni non cliniche (studi in vitro e in vivo su modelli animali).
- Sono disponibili due studi che ne hanno valutato l'efficacia e la sicurezza nel trattamento della infezione da virus Ebola. Il primo è un RCT dove favipiravir era incluso nella Standard Of Care (SOC) del braccio di controllo (PREVAIL II Study Team NEJM 2016); il secondo è uno studio non controllato, con un braccio di trattamento rappresentato da Favipiravir + SOC (proof of concept trial- Sissoko D et al PLOS 2016).
In entrambi gli studi l'efficacia del farmaco non è stata dimostrata ma sembra essere stato ben tollerato. - Il 22 marzo 2020 AIFA ha pubblicato una nota di commento al farmaco a cui si rimanda.
Bibliografia: