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Le aziende sanitarie ferraresi sono impegnate nella lotta contro lo spreco alimentare su vari fronti per sensibilizzare e prevenire lo spreco di cibo a casa, nelle scuole, nelle comunità aziendali, nella filiera alimentare. Un impegno etico, sociale, economico e anche a tutela dell’ambiente, scelto come tema chiave della decima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.


I servizi di sicurezza alimentare dell’Azienda USL di Ferrara stanno lavorando su due versanti: promuovere il recupero del cibo “ancora buono” ai fini di solidarietà sociale e sperimentare nuove strategie per ridurre lo spreco nelle mense scolastiche.

In linea con le nuove “Linee guida regionali per il recupero, la distribuzione e l'utilizzo di prodotti alimentari per fini di solidarietà sociale”, si intende facilitare e diffondere la pratica della donazione di cibo in eccedenza, garantendo la sicurezza alimentare del prodotto ancora buono ma che rischia di essere buttato.


Un impegno che coinvolge tutti gli attori della catena solidale: chi dona (operatori del settore alimentare), chi controlla (servizi di sicurezza alimentare AUSL e Nas) e chi riceve (organizzazioni benefiche) affinché il sistema della donazione sia trasparente e sicuro in tutti i passaggi, nel rispetto dei requisiti di sicurezza igienico-sanitaria di confezionamento, conservazione, trasporto fino alla consumazione da parte di chi ne ha bisogno.



Il nostro compito è quello di essere dei ‘facilitatori’ nel diffondere questa pratica di recupero delle eccedenze alimentari, garantendo che il cibo donato sia sano e sicuro” spiegano i dott. Cristina Saletti, direttrice Igiene Alimenti e Nutrizione e Giovanni Dell’Orfano, direttore Igiene Alimenti di Origine Animale, già impegnati in attività di formazione con l’Università del Volontariato Ferrara-Modena anche per “diffonderne il valore etico: è dimostrato che un alimento sprecato impatta molto di più sull’ambiente e sulla salute rispetto a un alimento consumato, in termini di produzione di Co2: il consumatore né deve esserne consapevole”.


È in corso inoltre un progetto pilota nelle mense scolastiche, che vede il coinvolgimento delle aziende sanitarie territoriali in collaborazione con il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare Regione Emilia-Romagna, insieme all’Università di Bologna, mirato a ridurre lo spreco alimentare nella ristorazione collettiva.

In alcune scuole primarie - in provincia di Ferrara sono state selezionate le scuole di Poggio Renatico e Lagosanto come campione - si sta sperimentando la ‘strategia’ di servire il contorno di verdura come prima portata. Invertire il servizio del pasto ha il duplice obiettivo di ridurre lo spreco di verdura e contribuire alla promozione di una dieta più sostenibile. I risultati del progetto – seguito a livello locale dalle dietiste Stefania Pacifico, Arianna Pagliarini e Mirella Brancaleoni – verranno condivisi al termine dell’anno scolastico.


L’obiettivo della Giornata di sensibilizzazione sugli sprechi alimentari, proiettato verso il traguardo degli Obiettivi di sostenibilità fissati dall’Agenda ONU 2030 e ripreso dal Piano Regionale della Prevenzione all’interno del “Programma Libero 18 Eco health Salute Alimenti, Animali, Ambiente”, è condiviso dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara tramite il progetto “#menosprecopiusolidarietà”.


Grazie a questo progetto, attivo dal 2016, il Sant’Anna ha donato, nel 2022, 2.522 pasti avanzati dal Self-Service di Cona alla “Casa di Stefano” dell’associazione Viale K che ospita persone in situazione abitativa precaria (sfratto), di abbandono, di pericolo fisico e psicologico. Un ulteriore tassello per continuare ad agire la corsia solidale che continua ad essere attiva grazie alla collaborazione tra la Direzione delle Professioni Sanitarie e il servizio di Ristorazione.


Alla chiusura del Self-Service dell’Ospedale di Cona - ha dichiarato la dott.ssa Melissa Teodorini, responsabile infermieristico Qualità Logistico Alberghiera della Direzione delle Professioni Sanitarie del S. Anna – vengono prelevate le porzioni di pasti dai banchi /scaldavivande. Le pietanze sono predisposte in contenitori sigillati e termici e ritirate dall’autista dell’Associazione. In questo modo garantiamo sia il mantenimento igienico e di qualità del cibo che la tracciabilità degli alimenti. Questo progetto viene curato grazie alle dietiste Simona Colombari, Cristina Sgarbi e Annachiara Piva e alla disponibilità di Stefano Veronesi, capo Centro del servizio ristorazione, unitamente ai coordinatori e operatori di cucina”.


L’ultimo appello delle aziende sanitarie ferraresi è rivolto ai consumatori, affinché “ciascuno di noi possa fare la propria parte, nel quotidiano, attraverso azioni e comportamenti concreti, quali una gestione più consapevole degli acquisti alimentari, della dispensa e del frigorifero nonché una lettura attenta dell’etichettatura dei prodotti che permettano di prevenire e combattere lo spreco domestico”.



Nella prima foto, da sinistra: Cristina Sgarbi, Annachiara Piva, Simona Colombari, Melissa Teodorini.

Nella seconda foto, da sinistra: Cristina Saletti, Giovanni Dell’Orfano.

Ultimo aggiornamento

01-02-2023 11:02

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