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Il 19 maggio di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (MICI) detta anche “World IBD Day”. Il tema principale della giornata 2022 è portare alla luce le disabilità invisibili, rompendo il muro di silenzio che circonda le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI o IBD). Abbattere il muro del silenzio è il concetto che si cela dietro l’hashtag della Giornata Mondiale delle MICI 2022 (#Breakthesilence).

L’impatto di queste malattie, sulla qualità di vita e sulla sfera psicologica delle persone, è enorme e non aiuta certo nascondere sintomi e dolore. La malattia non deve mai rappresentare un limite; parlarne aiuta ad accettarla, curarsi aiuta a superarla.


Nella nostra regione esistono in tutte le provincie Centri che si occupano di Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino, i quali hanno costituito la Rete regionale delle MICI.

Il dott. Riccardo Solimando è il referente del Centro MICI dell’Unità Operativa di Gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara diretta dal dott. Alberto Merighi. Il Centro segue circa 500 persone affette da tali patologie, prevalentemente provenienti dalla nostra provincia, oltre che per una piccola percentuale da fuori regione; con una incidenza sostanzialmente sovrapponibile a quella riscontrata a livello nazionale (circa 8/100.000 abitanti per quanto riguarda la malattia di Crohn e di 4-20/100.000 abitanti per quanto riguarda la Retto-Colite Ulcerosa). I pazienti vengono seguiti presso un ambulatorio specialistico dedicato alle MICI e, quando necessario, proseguono gli accertamenti diagnostici in regime di Day Service, dove peraltro vengono garantiti tutti i trattamenti farmacologici biologici attualmente disponibili, dei quali beneficiano circa il 7-8 % dei pazienti seguiti dal Centro. Inoltre il Centro è in grado di erogare direttamente le principali indagini diagnostiche per il monitoraggio di queste patologie, quali esami endoscopici in sedo-analgesia, ecografia delle anse intestinali, entero-RM/TC, oltre che disporre della consulenza degli altri specialisti che garantiscono la gestione multidisciplinare di tali patologie. Le varie fasi della pandemia COVID-19 hanno determinato problemi gestionali in tutti i pazienti con patologie croniche, compresi i pazienti affetti da MICI, ai quali anche il Centro di Ferrara ha cercato di rispondere sviluppando percorsi atti a consentire gli accessi in sicurezza, garantire gli iter diagnostico-terapeutici necessari e supportare l’adesione informata alla campagna vaccinale anti-COVID.


In Italia su iniziativa del Ministero della Salute, in collaborazione con la società scientifica IG-IBD (Il Gruppo Italiano per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, Italian Group for Inflammatory Bowel Diseases, IG-IBD) e l'Associazione nazionale dei pazienti AMICI Onlus, giovedì 19 maggio 2022 si terrà un incontro istituzionale sul tema delle MICI, dalle 11 alle 13.30 presso il Ministero della Salute, che sarà possibile seguire in streaming. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza della condizione e la qualità di vita delle persone affette da MICI, dei loro familiari e del contesto sociale in cui vivono.

Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino sono condizioni morbose caratterizzate da una aggressione infiammatoria del tratto intestinale che, una volta instaurato, perdura nel tempo e che richiede pertanto un continuo monitoraggio clinico-strumentale oltre che trattamenti farmacologici protratti mirati al controllo dell’infiammazione ed alla prevenzione delle sue complicanze. Si identificano due principali e distinte patologie, quali la Retto-Colite Ulcerosa e la Malattia di Crohn, ognuna con caratteristiche peculiari.


La Retto-Colite Ulcerosa è definita da una aggressione infiammatoria degli strati più superficiali dell’intestino (mucosa) con interessamento continuo del grosso intestino, partendo dal retto con possibile estensione al colon prossimale, fino ad interessare nelle forme più estese l’intera cornice colica.


La malattia di Crohn è invece definita da una aggressione infiammatoria della parete intestinale a tutto spessore, con possibile distribuzione tutto il tubo digerente.

Nonostante siano stati identificati i diversi fattori ambientali, genetici, microbici ed immunitari che concorrono all’insorgenza di tali patologie, ad oggi una piena comprensione della eziologia e patogenesi di queste malattie non è ancora stata raggiunta e di conseguenza i trattamenti risultano spesso subottimali. Talvolta si nota in esse una frequenza familiare, genetica e risultano in gran parte correlate a disordini immunitari. La loro manifestazione appare pertanto spesso a partenza intestinale ma con manifestazioni collaterali che rendono le MICI delle vere e proprie sindromi, la cui diagnosi differenziale può spesso risultare difficile.

Ne consegue che le persone affette da queste patologie croniche necessitano di una presa in carico da parte di Centri dedicati, che garantiscano l’accesso a dei percorsi diagnostico-terapeutici codificati e la gestione multidisciplinare del paziente, con coinvolgimento del gastroenterologo oltre che del radiologo, chirurgo, reumatologo ed altre figure specialistiche.



Nella foto, da sinistra, Alberto Merighi e Riccardo Solimando

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 17:08

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