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È grazie al nostro cervello se parliamo, impariamo, lavoriamo ed entriamo in interazione l’uno con l’altro. Se paragonato ad un muscolo del nostro corpo, risulta essere è essenziale e specializzato; se ferito o indebolito, va protetto e curato, è importante anche tenerlo allenato, oppure andrà incontro ad atrofizzazione.

La Settimana del Cervello - lanciata originalmente dalla Dana Alliance for Brain Initiatives e che quest’anno avrà luogo dal 13 al 19 marzo – offre la possibilità di accrescere le conoscenze e la consapevolezza sul funzionamento di questo straordinario organo e sull’importanza che riveste nelle nostre vite.


All’interno dell’Ospedale di Cona e nei presidi del Territorio sono molteplici le Unità Operative e i Servizi che si occupano della “salute” del cervello. Questo in considerazione del fatto che spesso la diagnosi neurologica è complessa e richiede l'utilizzo di tecnologie specifiche di tipo neuroradiologico o medico-nucleare. Le Unità Operative di Neurologia (Direttore facente funzione, dott.ssa Daniela Gragnaniello) e di Clinica Neurologica (Direttore prof.ssa Maura Pugliatti) del S. Anna si occupano della diagnosi e del trattamento delle malattie che possono colpire il cervello.


“Una delle sfide del futuro – mette in evidenza la dott.ssa Gragnaniello - è certamente rappresentata dalla necessità di preservare questo organo nel processo di invecchiamento, cercando quindi di effettuare una prevenzione attiva di tante malattie neurodegenerative, come la demenza di Alzheimer, che si presentano con una frequenza crescente nella popolazione più anziana. I dati regionali riportano infatti per la provincia di Ferrara, che è una di quelle più “anziane” della regione Emilia - Romagna, ha un tasso di incidenza di queste patologie di 5.3 casi su 1.000 abitanti”.


L’IMPORTANZA DEL CERVELLO. Nel corso di questa ricorrenza, che si svolge in contemporanea in tutto il mondo, si affronteranno temi che spaziano dalle innovazioni scientifiche (tecniche di neuroimmagine e neuronavigazione, stimolazione profonda, ed altre) al mantenimento della salute e del benessere cerebrale. Infatti uno degli argomenti di maggiore rilevanza è quello relativo alla prevenzione di numerose malattie neurologiche, attraverso la divulgazione di corretti stili di vita e buone pratiche per mantenere in salute il cervello.

Spesso le persone avvertono un calo delle proprie capacità. Di solito, per esempio, nel ricordarsi gli appuntamenti o cosa hanno fatto il giorno prima, ma non si pongono domande come: ho dormito stanotte? Sono stressato? Com’è il mio umore in questo periodo? Sarei in grado di fare meglio questo compito se avessi riposato di più o se non fossi così preoccupato per i miei pensieri? Eppure va considerato che le nostre capacità cognitive risentono di tutte queste cose.


Quindi anche azioni molto semplici, che addirittura possono sembrare banali, sono in realtà molto importanti per poter mantenere il cervello in buono stato di salute. Ad esempio alimentarsi in modo equilibrato contrasta l’obesità e tutte le malattie da essa derivanti. Inoltre forse non tutti sanno che attraverso una dieta adeguata si assicura al nostro organismo un corretto livello di vitamine del gruppo B che sono estremamente importanti per la salute del nostro sistema nervoso. Allo stesso modo assumere cibi contenenti triptofano (tra cui il cioccolato e frutta secca) aiuta l’organismo a produrre le giuste quantità di Serotonina, che è un neurotrasmettitore molto importante, sia per la regolazione del sonno che per l’umore. Se è abbastanza intuitivo immaginare che stimoleremo le nostre funzioni cognitive parlando con qualcuno, provando ad apprendere una nuova lingua straniera o impegnandoci in attività culturali, forse è meno noto che anche una corretta attività fisica, ad esempio effettuare quotidianamente delle passeggiate, ha un ruolo protettivo e neurotrofico per le cellule del nostro sistema nervoso.


Per la salute del nostro cervello quindi è importante mantenere delle semplici “buone abitudini”, ma potrebbe anche essere necessaria una visita specialistica per quei disturbi che diventano più chiaramente invalidanti e per i quali la ricerca scientifica sta concentrando i propri sforzi e risorse.

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Ultimo aggiornamento

10-03-2023 11:03

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