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Oggi Ikrame torna a casa con i suoi genitori dimessa dalla Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia (TIN) dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara dove era stata ricoverata tre mesi fa. Ikrame è nata con tre mesi di anticipo (alla 26esima settimana, il 10 febbraio scorso) e al momento del parto pesava 560 grammi. Una nascita pretermine, che ha visto l’impegno costante dello staff medico ed infermieristico della TIN. La gravidanza della mamma (che ha 45 anni) è stata resa difficile da complicanze che hanno reso necessario un parto cesareo in urgenza.

“Durante la degenza in questi 3 mesi – ha messo in evidenza la dott.ssa Agostina Solinas, Direttrice della TIN di Cona - la piccola ha necessitato di cure intensive neonatali altamente specialistiche. Grazie all’estrema forza della neonata, alle continue cure dell’equipe medico-infermieristica, al coinvolgimento dei genitori in reparto, Ikrame ha raggiunto oggi il peso di 3 Kg e può andare a casa dai suoi fratelli. La bimba – sulla quale la mamma ha sempre eseguito la marsupioterapia, ovvero l’ha presa in braccio ogni giorno - sarà tenuta in osservazione costante con controlli multidisciplinari riservati ai bimbi che nascono di peso estremamente basso; questo avverrà presso il nostro Ambulatorio di Follow-up neuroevolutivo, dove è garantita anche la presenza della psicologa grazie al contributo dell’Associazione “Nati Prima” che a Ferrara supporta il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale”

“Il nostro lavoro è stare vicino ai genitori e insegnare loro ad approcciarsi ai loro bimbi e a prendersene cura anche se piccolissimi”, ha affermato la coordinatrice infermieristica Grazia Cristofori soddisfatta di questo grande risultato di squadra.

“Non posso che ringraziare, commosso, il personale del Reparto che ha letteralmente permesso a mia figlia di vivere”. Sono le parole del papà di Ikrame, di origine marocchina che vive e lavora a Ferrara da diversi anni. “Parlo a nome anche di mia moglie, che non sa parlare bene l’italiano: in Terapia Intensiva Neonatale non solo hanno curato ed assistito in maniera meravigliosa mia figlia, ma hanno permesso a noi di stare vicino a Ikrame giorno e notte. Sono profondamente grato a tutto lo staff”.

Il 7% del totale dei nati in Italia (oltre 30.000 l’anno) sono pretermine, cioè vengono al mondo prima della 37 settimana di gestazione. Sono bambini che nascono con immaturità dei vari organi (cervello, polmoni, intestino, cuore) e sono tanto più gravi quanto più il parto avviene in anticipo. “Oppure – conclude la dott.ssa Solinas -, come nel caso di Ikrame, è associato anche ad un grave ritardo di crescita. La sopravvivenza è un successo che non si deve dare per scontato soprattutto per quelli di peso estremamente basso (inferiore ai 1500 grammi). Sono neonati molto “fragili” che devono essere gestiti in reparti altamente specialistici, da personale medico ed infermieristico che deve essere adeguatamente formato e specializzato. Servono per questo competenze elevate, risorse umane e tecnologiche con attrezzature moderne che non sono interscambiabili con altri reparti”.

“La nascita pretermine rappresenta un pericolo concreto per la salute del neonato ed un trauma profondo per la famiglia che la vive”, ha dichiarato la dott.ssa Paola Bardasi, Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara. “La TIN si deve prendere cura – prosegue Bardasi - sia del neonato sia dei genitori. La Neonatologia del S.Anna lavora in equipe con medici, infermieri, fisioterapisti e psicologi e si prende cura di questi piccoli particolarmente fragili, ma allo stesso tempo forti e con enormi potenzialità. La Terapia Intensiva Neonatale è una delle eccellenze del nostro Ospedale”.

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 17:08

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