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È stato siglato questa mattina, venerdì 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, il protocollo di intesa per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza domestica o di genere tra la Questura di Ferrara e l’Azienda USL di Ferrara.

Il protocollo, sottoscritto in Questura dal questore Salvatore Calabrese e dalla direttrice generale delle aziende sanitarie ferraresi Monica Calamai, rappresenta il segno concreto di una collaborazione volta a prevenire la violenza di genere e rientra in un innovativo progetto rivolto non soltanto alla vittima di violenza, ma anche all’autore, il soggetto maltrattante.

Un ulteriore importante strumento operativo nei confronti degli autori di violenza domestica o di genere, per portarli alla consapevolezza di ciò che fanno e per accompagnarli in un processo di cambiamento e recupero, al fine di limitare i casi di recidiva attraverso l’accesso al Centro Liberiamoci dalla Violenza (LDV).

In caso di ammonimento dell’autore di violenza in ambito familiare o nelle relazioni affettive, che consiste in una sorta di avvertimento dall'astenersi dal commettere ulteriori atti violenti o persecutori, il questore si impegna a informare e indirizzare il soggetto ammonito ai servizi presenti sul territorio.

Tra i servizi disponibili, sono inclusi i Centri LDV, attivati dall’AUSL nei Consultori Familiari di tutti i Distretti aziendali, presso le Case della Salute di Bondeno, Comacchio, Codigoro, Portomaggiore e Copparo.

Un punto di accoglienza specializzato per gli uomini che agiscono violenza verso mogli, partner o ex partner, per spezzare la dimensione di ritorsione della violenza nelle relazioni familiari, a cui si accede in modo volontario, spontaneo e gratuito.

Vi operano psicologi e psicoterapeuti, appositamente formati, allo scopo di incoraggiare tali uomini ad adottare comportamenti non violenti e prevenire il rischio di ricadute, avviando con loro un percorso di autoconsapevolezza ed accompagnamento al cambiamento, senza prescindere, naturalmente, dalla garanzia di protezione alle donne e ai bambini vittime di violenza.

Il servizio ha attualmente in carico 10 casi. Per comprendere la portata del fenomeno, si ricordano alcuni dati: tra il 2018 e il 2021, gli accessi nei Pronto Soccorso della provincia di Ferrara per maltrattamenti, abusi, aggressioni nei confronti di donne sono stati 1.154 (345 nel 2018, 312 nel 2019, 223 nel 2020 e 274 nel 2021); 60 gli accessi nel PS di Cona per violenze sessuali (15 nel 2018, 13 nel 2019, 15 nel 2020 e 17 nel 2021); 57 accessi al PS pediatrico per maltrattamenti, abusi, aggressioni nei confronti di minori, di cui 31 maschi e 26 femmine (12 nel 2018, 24 nel 2019, 15 nel 2020 e 6 nel 2021).

Rafforzare e consolidare i programmi di intervento e trattamento per gli uomini autori di violenza, e quindi incentivare il cambiamento di atteggiamento, è un passaggio decisivo nel percorso di prevenzione e contrasto del drammatico fenomeno della violenza contro le donne” dichiara la dottoressa Monica Calamai, che evidenzia: “Ampliare e consolidare la rete di collaborazione ed integrazione con istituzioni, centri antiviolenza e forze dell’ordine è l’approccio da perseguire su più fronti a tutela delle donne. Ringrazio il questore per l’attenzione e la sensibilità dimostrata con la sottoscrizione di questo protocollo”.

Ultimo aggiornamento

25-11-2022 16:11

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