Salta al contenuto


Nel 2023 gli accessi ai Pronto soccorso della provincia di Ferrara sono aumentati, pur senza raggiungere i picchi pre covid. Ma i parametri relativi ai tempi d’attesa sono tutti migliorati. In particolare all’ospedale di Cona i tempi di permanenza medi all’interno del reparto sono scesi di un’ora e 50 minuti rispetto al 2022 passando da 6 ore e 31 minuti a 4 ore e 41 minuti. Diminuita di 13 punti la percentuale di pazienti rimasti in PS oltre 7 ore. E’ infine dimezzato il tasso d’abbandono, cioè di quei pazienti che lasciano il PS senza aver completato l’iter perché stanchi di aspettare. Ma i dati positivi riguardano tutti e quattro i PS.

Frutto delle misure messe in campo dalla Direzione Aziendale nel corso dell’anno. A partire dall’attivazione dei CAU che hanno “risparmiato” ai Pronto soccorso provinciali (dato stimato su base annua) circa seimila accessi di codici verdi e bianchi.

Certo molti aspetti e situazioni vanno ancora migliorati e lo si farà, ma i risultati stanno arrivando.


I DATI E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO MESSE IN ATTO NEL 2023

Le strutture di Pronto Soccorso (PS) e Medicina d’Urgenza ed il 118 costituiscono il cuore del sistema di emergenza-urgenza e garantiscono accesso alle cure secondo criteri di priorità clinica ed equità. Nella rete di offerta dei servizi il PS è vocato a dare risposte ai pazienti in condizioni di elevata gravità (per esempio infarto, traumi, sepsi, ictus, ecc.) ma viene utilizzato anche per situazioni meno gravi o non gravi, spesso in modo improprio.

I servizi di Pronto soccorso attivi in provincia di Ferrara sono i seguenti:

- Ferrara: ospedale di Cona – Pronto Soccorso di II livello. Nel 2023 ha avuto 86.761 accessi.

- Argenta: Ospedale Mazzolani-Vandini – Pronto Soccorso di I livello. Nel 2023 ha avuto 14.271 accessi.

- Cento: Ospedale SS.ma Annunziata – Pronto Soccorso di I livello. Nel 2023 ha avuto 21.528 accessi.

- Lagosanto: Ospedale del Delta – Pronto Soccorso di I livello. Nel 2023 ha avuto 24.649 accessi.

Nel loro complesso i PS della provincia hanno avuto nel 2023 147.209 accessi. Di questi 70.653 (pari al 43,9%) sono stati codici verdi e bianchi. Gli accessi sono aumentati in tutti i Ps ad eccezione di quello di Cento in cui sono rimasti stazionari.

Durante il periodo Covid si è registrata una forte flessione di accessi ai PS: se il tasso di crescita 2013-2019 si fosse mantenuto costante anche negli anni successivi il valore teorico di accessi nel 2023 sarebbe stato pari a circa 167.000, contro i 147.000 osservati.

Nel corso del 2023 sono state messe in atto soluzioni tecnico professionali, organizzative e strutturali all’interno dei PS e degli ospedali, al fine di garantire il controllo dei tempi di permanenza dei pazienti in PS, governando i flussi e i percorsi interni con l'ottimizzazione della tempistica sulle dimissioni e sui ricoveri.

Sono state inoltre attivate azioni finalizzate a limitare gli accessi impropri ai PS.


Misure tecnico professionali e organizzative

I Fast Track. Per Fast Track si intende la possibilità di indirizzare alcune specifiche tipologie di pazienti, a bassa complessità, direttamente dal Triage allo specialista di riferimento, con l’evidente vantaggio di evitare la fase di stazionamento in PS e quindi di migliorare i tempi di attesa. Il percorso Fast Track presso la provincia di Ferrara si applica al momento negli Ospedali di Cona, Cento e Delta.

Il “See and treat”. Si tratta di un percorso dedicato ai pazienti i cui problemi possono essere risolti direttamente all’accoglienza evitando diversi passaggi e procedure. All’interno dei PS è stata creata un’area assistenziale dedicata ai “codici minori” in cui personale infermieristico debitamente formato, e inizialmente affiancato da personale medico, interviene per particolari prestazioni per le quali, altrimenti, il paziente dovrebbe lungamente stazionare in PS. Può trattarsi, ad esempio, della sostituzione di un catetere vescicale o ancora del trattamento di una ustione minore che, prima dell’introduzione di questo percorso “alternativo”, venivano trattate dal personale medico, sottraendolo così dalla gestione di problematiche più complesse ed urgenti. E’ attivo negli ospedali del Delta, di Cento e di Cona. Dalla loro attivazione i “See and Treat” hanno visto 760 pazienti.

Flow Manager e Bed Manager. Si tratta di due figure infermieristiche la cui funzione è quella di ottimizzare il flusso dei pazienti in modo da facilitarne il ricovero o l’invio ad altri servizi. Operazioni che possono dunque limitare il boarding dei pazienti (ovvero l’attesa prima del ricovero) in pronto soccorso e diminuire il tempo d’attesa complessivo. Il Flow Manager è una nuova funzione infermieristica presente in tutti i PS della provincia e si occupa delle valutazioni degli utenti in carico al PS e delle eventuali rivalutazioni durante le fasi diagnostiche e di trattamento. Inoltre, qualora il medico indicasse la necessità di ricovero, si interfaccia con il bed manager per identificare il setting più idoneo al ricovero. In questo modo può valutare, dopo il triage, quale sia il percorso più appropriato per il paziente e si rapporta dunque con i reparti ed i servizi interni all’ospedale. Il Bed Manager è una figura che a sua volta si rapporta con gli infermieri flow manager dei vari PS, col compito di individuare la miglior soluzione di ricovero possibile per il paziente in dimissione dal PS tenendo conto anche della situazione dei posti letto delle varie strutture provinciali. Ripetutamente durante la giornata valuta i flussi di pazienti in dimissione dal PS e dei posti letto disponibili al fine di creare il giusto raccordo.

Briefing interdisciplinare. Due volte a settimana la direzione e lo staff del pronto soccorso e della medicina d’urgenza di Cona effettuano un briefing a cui partecipano, alternandosi, rappresentanti clinici o tecnici di altre unità operative o servizi, della direzione, del bed management, con l’obiettivo di rilevare criticità organizzative e funzionali, di rivalutare trasversalmente casi clinici complessi, di migliorare i percorsi verso e dal pronto soccorso e medicina d’urgenza.

Unità di valutazione veloce. Un medico esperto si muove fra il post-triage, l’osservazione breve e le aree di attesa dei pazienti in boarding, con la funzione di presa in carico essenziale dei pazienti complessi in attesa, di controllo e dimissione dei pazienti in osservazione breve, e di rivalutazione dei pazienti in attesa di ricovero.

Ambulatorio di post ricovero per la medicina d’urgenza e il pronto soccorso. I medici dello staff hanno la possibilità di rivedere a distanza di tempo i pazienti dimessi dalla medicina d’urgenza o dal pronto soccorso, al fine di programmare loro prestazioni a completamento diagnostico, di eseguire controlli clinici a distanza, di revisionare la terapia farmacologica prescritta, di comunicare referti di indagini, e altro ancora. Cio’ contribuisce al miglioramento della qualità dell’assistenza e presa in carico dei pazienti e alla diminuzione della degenza media della medicina d’urgenza.

Formazione e organizzazione interna. E’ stata ripresa a pieno regime la formazione per tutti gli operatori, sia in modo trasversale che per funzione: dai corsi tecnici a quelli organizzativi (trauma team, tossicologia, gestione avanzata delle vie aeree, corsi di base di triage, terapie palliative, ustioni, mass casuality, prevenzione della contenzione, movimentazione dei carichi, solo per citarne alcuni).

Triage. Oltre alla riorganizzazione strutturale e logistica dell’area di triage (sotto descritta) sono stati implementati protocolli di trattamento del dolore sul paziente in attesa. Vengono inoltre eseguiti profili di esami laboratoristici dedicati a sintomatologia specifica piuttosto che quadri clinici (profilo dolore toracico, dolore addominale, etc) che hanno l’effetto di abbassare i tempi di processo in pronto soccorso e rilevare precocemente situazioni al di fuori della norma.


Interventi strutturali

PS di Cona. Sono stati effettuati lavori di ristrutturazione dell’area di triage del Pronto Soccorso Generale e il trasferimento della Medicina di Emergenza – Urgenza e dell’Obi (Osservazione breve intensiva) in sedi più funzionali: in entrambi i reparti è stata installata una nuova centralina di monitoraggio multiparametrico per tutti gli 8 letti dell’OBI e per 8 dei 24 letti della medicina d’urgenza.

La ristrutturazione del triage è stata necessaria per ampliare i locali destinati alle nuove postazioni di accesso, aumentandone il numero in modo da poter accogliere più pazienti nella prima fase di triage. Le nuove postazioni di triage sono salite a 6 e, contestualmente, sono stati anche realizzati due nuovi box di valutazione parametri e due nuove postazioni lavoro centrali all'area triage. Questo passaggio sta aiutando i professionisti che operano nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cona non solo a migliorare l’accesso dei pazienti e l’accoglienza all’interno del Servizio, ma anche ad ottimizzare ulteriormente i tempi di attesa. L’investimento ha un valore di 30mila euro.
Il trasferimento dell’Unità Operativa di Medicina d’Urgenza e dell’Obi (Osservazione breve intensiva) in locali adiacenti al Pronto Soccorso ha contribuito ad ottimizzare i flussi di pazienti all'interno dell'Area dell'Emergenza Urgenza dell'Ospedale "Sant'Anna" di Cona. E, di conseguenza, anche a limitare i tempi d'attesa, facilitare gli spostamenti dei lavoratori e rendere i percorsi più fluidi e appropriati sia dal punto di vista logistico che assistenziale. L’investimento ha un valore di 50mila euro.
Sul fronte delle apparecchiature sono state installate oltre a due nuove TAC acquisite con fondi ex Art.20, la prima collocata in Radiologia a servizio del Pronto soccorso e Medicina d’Urgenza, la seconda configurata in particolare per esami cardiologici per un valore complessivo di 1.018.411 euro anche un sistema di monitoraggio dei parametri vitali composto da una centrale di monitoraggio e 8 monitor multiparametrici, un elettrocardiografo ed un ecografo palmare per una spesa di 92.704 euro.

PS del Delta. L'intervento di adeguamento strutturale completo del nuovo PS del Delta, operativo dal 13 luglio scorso, ha permesso la realizzazione di un modello gestionale molto più efficiente che ha migliorato notevolmente l'organizzazione clinico assistenziale dei pazienti che accedono al Servizio. L’investimento complessivo ammonta a circa 2,8 milioni di euro, finanziati per 2 milioni dalla Regione e 800mila euro dal finanziamento ex DL 34/20.Dotazioni tecnologiche: valore complessivo è di circa 180mila euro.

  • È stata acquisita una diagnostica radiologica portatile di Pronto Soccorso.
  • Si aggiungono due pensili per la sala emergenze, quattro monitor multiparametrici per il monitoraggio di parametri fisiologici, cinque saturimetri e cinque letti elettrici per la Medicina d’Urgenza.

PS Argenta. Sono in corso - e termineranno quest'anno - i lavori di adeguamento e ristrutturazione del nuovo Pronto Soccorso, anche questo finalizzato alla riqualificazione della rete dell'emergenza urgenza ospedaliera. Le relative opere sono inserite nel progetto di riqualificazione finanziato per 1,1 milioni di euro con fondi ex DL 34/2020, ricompresi poi nel PNRR, che prevede la realizzazione di una nuova camera calda e della rampa dedicata all’accesso delle ambulanze, oltre a interventi sui percorsi interni e sugli spazi dedicati all’attesa. Dopo il trasferimento del PS nel nuovo corpo, il fabbricato ristrutturato verrà destinato ad altre attività. Gli interventi strutturali si accompagnano alle dotazioni tecnologiche: è stata infatti acquisita una diagnostica radiologica portatile di Pronto Soccorso per un importo di 82mila euro. Va evidenziato che anche l’intervento – finanziato PNRR – con corca 14 milioni di euro, prevede la realizzazione di un nuovo PS, oltra alla nuova radiologia ed un’area di degenza di 52 posti letto.

PS di Cento. Sono stati completati i lavori del progetto di riqualificazione - finanziato per circa 195mila euro con fondi ex DL 34/2020, ricompresi poi nel PNRR - che hanno riguardato la riorganizzazione del primo piano, al fine di rendere definitiva la configurazione dedicata al Covid, oltre a realizzare un’area di attesa barellati per sospetti Covid e lo spostamento di tutte le attività funzionali al PS.


Attivazione numero verde unico della Continuità Assistenziale (ex guardia medica). A ottobre 2023 è stato attivato il nuovo numero unico della continuità assistenziale (ex guardia medica) e, contestualmente, è stato riorganizzato il servizio in tutta la provincia di Ferrara, con più ore di ambulatorio nelle varie sedi. Chiamando il numero verde gratuito unico provinciale (800 087 601) l'utente può parlare con un medico che prenderà in carico le esigenze del paziente ed avvierà il percorso più adatto alla situazione. Grazie all’attivazione della Centrale Unica, e alla conseguente riorganizzazione e razionalizzazione delle sedi, le ore di presenza dei medici negli ambulatori sono diventate oltre duemila al mese.I dati relativi alle prestazioni eseguite dal servizio di Continuità Assistenziale sono riassunti nella seguente tabella:


Attivazione dei CAU

Si tratta di un Servizio creato, a livello regionale, non solo per evitare accessi impropri nei PS (visto che più del 60% dei pazienti che accedono vengono codificati al triage come codici verdi e bianchi), ma anche e soprattutto per fornire una risposta di prossimità adeguata e veloce ai problemi sanitari a bassa complessità del cittadino. Dal primo aprile svolgono anche prestazioni pediatriche.

Dotazioni tecnologiche dei CAU. A seguito di un finanziamento regionale di 72mila euro, i CAU saranno dotati delle tecnologie essenziali in grado di supportare le attività diagnostiche base, quali ad esempio la saturimetria, l’elettrocardiografia, la rilevazione della pressione non invasiva e altro.

In provincia Ferrara sono attualmente attivi ora 5 CAU:

- presso la Casa di Comunità Cittadella San Rocco Ferrara, aperto h24, 7 giorni su 7 (attivo da settembre del 2022);

- presso la casa della Comunità “San Camillo” di Comacchio, aperto dalle ore 8.00 alle 20, 7 giorni su 7 (attivo da aprile del 2023); da giugno sarà attivo h24.

- presso la casa della Comunità “Terre e Fiumi” di Copparo, aperto dalle ore 8.00 alle 20, 7 giorni su 7 (attivo da luglio del 2023);

- presso la casa della Comunità “Portomaggiore e Ostellato” di Portomaggiore, aperto dalle ore 8.00 alle 20, 7 giorni su 7 (attivo da novembre del 2023);

- presso la Casa di Comunità di Bondeno, aperto dalle ore 8 alle ore 20, 7 giorni su 7 (attivo dal 2 aprile).

In aggiunta:

- prevista a giugno l’apertura di un ulteriore CAU a Vigarano Mainarda, h12, 7 giorni su 7.

L’obiettivo finale, a regime, sarà quello di avere almeno un CAU aperto h24 e 7 giorni su 7 in ogni distretto, come da seguente tabella

Dal momento della loro attivazione ai CAU della provincia di Ferrara hanno fatto accesso oltre 22mila persone e sono state effettuate oltre 20.500 radiografie ed ecografie ed eseguiti circa 500 esami di laboratorio.


I RISULTATI CONSEGUITI

Restando sul tema CAU, nel 2023 gli accessi hanno rappresentato circa il 20% dei codici bianchi e verdi di pronto soccorso.

In linea teorica è inoltre possibile affermare che i CAU abbiano portato ad una riduzione degli accessi nei PS provinciali su base annuale di circa seimila.

Per quanto riguarda i principali parametri relativi ai tempi d’attesa, sono tutti positivi. Il numero di accessi con permanenza in PS minore di 6 ore + 1 ha avuto il seguente trend:

I tempi di permanenza medi sono stati i seguenti:

Sono infine diminuiti i tassi di abbandono:


Dai dati emerge in maniera chiara e incontrovertibile che vi è stata una inversione di tendenza su tutti gli indicatori relativi ai tempi d’attesa nei Pronto soccorso – evidenzia la direttrice delle Aziende Sanitarie Ferraresi, dottoressa Monica Calamai -. Se ci concentriamo sull’Azienda Ospedaliero-Universitaria, si evidenziano i risultati migliori. Nel corso del 2023 si registra infatti una diminuzione di 13 punti percentuali rispetto ai pazienti che restano in PS oltre 7 ore. I tempi di permanenza medi all’interno del reparto scendono di un’ora e 50 minuti rispetto al 2022 e arrivano a 4 ore e 41 minuti. E’ infine dimezzato il tasso d’abbandono, cioè di quei pazienti che lasciano il PS senza aver completato l’iter perché stanchi di aspettare.

Questo grazie all’utilizzo, sempre più importante, dei Cau presenti sul territorio provinciale, che dall’apertura hanno superato i 21 mila accessi. E’ stato stimato che queste strutture hanno limitato di circa seimila gli accessi ai Pronto soccorso della provincia di Ferrara. In particolare il CAU di Cittadella San Rocco da solo ha visto l’accesso di oltre 13mila pazienti, aumentati specie dopo l’apertura 24 ore su 24. Ulteriori risultati positivi sono attesi dall’attivazione delle cure pediatriche e dal nuovo Cau di Bondeno, nel distretto Ovest.

Naturalmente siamo ben consci che di fronte al miglioramento dei dati medi, si verificano ancora, in occasione di particolari congiunture, situazioni di attese prolungate in PS. Ad esempio nel periodo di picco di influenza stagionale, l’aumento degli accessi, la particolare gravità delle sindromi influenzali che ha richiesto un’alta percentuale di ricoveri, e una concomitante recrudescenza del Covid, hanno portato ad un aumento dei tempi di ricovero con permanenza dei pazienti in PS anche dopo la fine dell’iter. L’impegno dell’Azienda per limitare tali situazioni è continuo. Rivedremo i percorsi intraospedalieri, See and Treat e Fast Track, per migliorarli ulteriormente; all’ulteriore implementazione dei CAU sul territorio, si aggiungeranno le politiche sulle strutture intermedie, finalizzate a dare una risposta sempre più qualitativa e di prossimità all’utenza. Ci aspettiamo che questo porti un ulteriore miglioramento della situazione nei Pronto Soccorso”.

Ultimo aggiornamento

02-04-2024 11:04

Questa pagina ti è stata utile?