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Combattere il tromboembolismo venoso, e le manifestazioni cliniche correlate (ovvero la Trombosi Venosa Profonda (TVP) e l'Embolia Polmonare (EP)), oggi si può. Un impegno che le due Azienda Sanitarie ferraresi si sono assunti, aderendo anche alla campagna di sensibilizzazione in occasione della Giornata Mondiale della Trombosi (World Thrombosis Day) il 13 ottobre 2023. La Fondazione “Per il Tuo Cuore (HCF ONLUS)” che fa riferimento ad ANMCO - l'Associazione Nazionale dei Cardiologi Italiani Ospedalieri - in occasione di questa ricorrenza ha organizzato la Campagna Nazionale sulla Prevenzione del Tromboembolismo Venoso. L'iniziativa è volta a sensibilizzare la popolazione sui fattori di rischio predisponenti questa patologia.
L’UNITÀ OPERATIVA DI CARDIOLOGIA DELL’AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA - diretta dal prof. Gabriele Guardigli, che ricopre anche la carica di Post President di ANMCO Regionale - in collaborazione con l’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare, diretta (facente funzione) dal dott. Luca Traina, hanno aderito alla Campagna Educazionale. Nella giornata del 13 ottobre i due Reparti distribuiranno, nell’ambito dell’attività ambulatoriale, materiale illustrativo e forniranno informazioni sia dei fattori di rischio (TVP ed EP condividono infatti i medesimi fattori di rischio), sia sulle patologie, comprese la diagnosi e la terapia, con particolare attenzione alla prevenzione.
Inoltre è stata organizzata una video conferenza sempre per venerdì 13 ottobre dalle ore 13.00 alle ore 14.00 tenuta dalla dott.ssa Cristina Balla (dirigente medico della Cardiologia dell’ospedale di Cona). Per collegarsi sarà sufficiente cliccare su questo link: https://www.ospfe.it/venoso.
PROGRAMMA MALATTIE CARDIOVASCOLARI DELL’AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI FERRARA. “In un bacino come la provincia di Ferrara – commenta il prof. Paolo Zamboni, Direttore del Servizio - la trombosi venosa profonda, che è la malattia che segue all’embolia polmonare, registra 282 casi ogni 100.000 abitanti e l’embolia polmonare, che da essa deriva a causa del distacco di frammenti del trombo venoso, colpisce 158 persone ogni 100.000 abitanti. Purtroppo in 102 persone ogni 100.000 abitanti l’embolia polmonare risulta fatale. A livello locale – prosegue il professionista - già negli anni 90 la nostra Azienda è stata fra le prime in Italia ad adottare provvedimenti, come “l’eparina a basso peso molecolare” e le “calze elastiche post operatorie” per prevenire questa grave complicanza. Inoltre sin dal 2010 è in uso a Ferrara un protocollo internazionale denominato “Score Caprini”, che ha lo scopo di individuare le persone a rischio elevato, in modo da diversificare e potenziare su di esse il protocollo di prevenzione dell’embolia polmonare”.
LA PATOLOGIA. Il tromboembolismo Venoso è una malattia tromboembolica venosa che fa parte delle malattie trombotiche, la cui sintomatologia è secondaria alla formazione di trombi in diversi distretti dell'organismo. Diversamente da infarto e ictus, in cui i trombi si formano nelle arterie del circolo sistemico, nella malattia tromboembolica venosa i trombi si formano nelle arterie che portano il sangue ai polmoni e sul versante venoso sistemico.
Trombosi Venosa Profonda (TVP) ed Embolia Polmonare (EP) sono manifestazioni della malattia, con i medesimi fattori di rischio, ma severità diverse poiché l’embolia polmonare può portare alla morte il paziente per scompenso cardiaco acuto nel 30% dei casi se non viene diagnosticata e trattata. La TVP può precedere una EP ed esserne la causa. La Trombosi Venosa Profonda è la trombosi di una delle vene profonde delle gambe, che acutamente determina gonfiore, rossore, colore della gamba interessata. L’incidenza della popolazione generale è di 1 su 1000 persone per anno. L’Embolia Polmonare è la trombosi di una o entrambe le arterie polmonari che portano sangue venoso non ossigenato ai polmoni per il successivo processo di ossigenazione. Il sintomo dell’embolia polmonare è caratterizzato dalla dispnea o “fame d’aria”. L’incidenza nella popolazione è all’incirca la metà rispetto alla TVP, di 0,5 su 1000 soggetti all’anno.