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Il 3 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell’Udito - World Hearing Day, istituita dall’OMS per sottolineare l’importanza e le possibili conseguenze dei problemi uditivi, soprattutto se non riconosciuti, diagnosticati e, quindi, adeguatamente trattati.


L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara si schiera in prima linea per tutti i pazienti affetti da queste patologie attraverso il lavoro dei professionisti che operano presso l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria/Audiologia, guidata dal prof. Stefano Pelucchi (nella foto). In particolare l’attività del servizio di Audiologia è rivolta alla diagnostica e alla terapia delle patologie dell'orecchio esterno, medio e interno, ai disturbi dell'udito nell'infanzia e nell'adulto e ai disturbi di linguaggio correlati a deficit sensoriale uditivo, oltre che al problema dell’equilibrio/vertigini periferiche. Inoltre l’attività chirurgica dell’Audiologia comprende il trattamento delle patologie dell’orecchio medio, come otiti croniche e otosclerosi (patologia che si manifesta con un calo dell’udito che peggiora nel tempo e che può portare anche alla sordità), delle sordità di grado medio-grave (protesi impiantabili) e delle sordità profonde (impianto cocleare).


Per l’occasione la Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeCHCF) promuove a livello locale la sensibilizzazione della popolazione sul tema delle patologie dell’orecchio e dei sintomi uditivi, attraverso alcuni questionari e consigli (si vedano allegati) che verranno distribuiti il 3 marzo, presso l’Ospedale di Cona, all’ingresso 1.


QUALCHE DATO. Secondo stime OMS circa il 5% della popolazione mondiale è affetta da una perdita uditiva e secondo le stesse stime, entro il 2050, lo sarà una persona su quattro. Negli ultimi anni l’allarme maggiore è rappresentato dalla crescente esposizione al rumore, nota in ambito lavorativo e di recente aumentata soprattutto negli ambienti ricreativi (vedi utilizza inadeguato ad alto volume delle cuffiette/auricolari).


In Italia si stimano circa 7 milioni di persone con problemi uditivi, corrispondenti al 12,1% della popolazione. Nel nostro Paese, l’ipoacusia riguarda una persona su tre tra gli over 65, mentre un deficit uditivo permanente si manifesta in 1-3 nati su mille ed è presente in 4-5 bambini su mille a 5 anni. Proprio per questo, la Regione Emilia-Romagna ha data particolare attenzione alle screening uditivo neonatale ed al percorso clinico ed organizzativo per i bambini affetti da deficit uditivo. A partire dal 1 gennaio 2012 in tutti i punti nascita dell'Emilia-Romagna viene eseguito lo screening uditivo, con un’ottima copertura territoriale con valori ben oltre la soglia raccomandata internazionalmente, e con un'incidenza dell'ipoacusia di circa 3,8 ogni 1.000 bambini (dato riferito al 2016). Le diagnosi di ipoacusia effettuate includono non solo i casi di ipoacusia grave e profonda ma anche le forme più lievi e le monolaterali che potrebbero necessitare di una stretta sorveglianza prima di un intervento protesico riabilitativo.

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Ultimo aggiornamento

01-03-2023 10:03

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