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La Sala dei Culti e del Silenzio dell’Ospedale Sant’Anna di Cona (Azienda Ospedaliero-Universitaria) e più in generale il servizio di mediazione culturale, al centro della visita di una delegazione dell’Università di Padova, che sta conducendo uno studio sulle strutture sanitarie che hanno attivato progetti di inclusione.
Nei giorni scorsi due ricercatori dell’Università veneta, il professor Mohammed Khalid Brandalise Rhazzali (docente associato presso il Dipartimento Fisppa dell’Università di Padova e Direttore del Centro di Ricerca Interuniversitario “Forum Internazionale Democrazia e Religioni F.I.D.R, Responsabile scientifico del progetto Bird 2023) e la dottoressa Serena Scarabello (ricercatrice del dipartimento Fisppa dell’Università di Padova, progetto Bird 2023), hanno effettuato un incontro di diverse ore presso l’Ospedale di Cona nel corso del quale hanno visitato la Sala dei Culti e del Silenzio e si sono confrontati con i servizi di Accoglienza e di Mediazione culturale, acquisendo informazioni sui protocolli operativi utilizzati dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria, ma anche sul lavoro che ha portato, nel corso degli anni, a sviluppare servizi e percorsi che si attagliano alle esigenze di una cittadinanza sempre più multietnica e con sensibilità civili e culturali differenziate.
Un approccio caratterizzato anche da una forte flessibilità, in grado dunque di cogliere le mutevoli esigenze dell’utenza cercando di mantenere sempre il massimo livello di accoglienza e umanizzazione delle cure possibile.
Sono stati trattati in particolare il percorso del lutto ed è stata molto apprezzata la visita alla Sala Multiculto, attiva dal momento della costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna.
Nella foto, da sinistra: il professor Rhazzali, la dottoressa Olga Gamberini (responsabile Urp Azienda Ospedaliero-Universitaria) e la professoressa Scarabello