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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Azienda Usl di Ferrara aderiscono alla Carta della qualità e della sicurezza delle cure promossa da “Cittadinanzattiva” e dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso): dieci punti chiave e quarantasette azioni concrete per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure in ospedale, con impegni che coinvolgono le aziende socio-sanitarie, i cittadini e le istituzioni.

La Carta è stata diffusa in occasione della Giornata Mondiale del lavaggio delle mani ed è stata realizzata con il contributo di rappresentanti delle istituzioni, dei professionisti sanitari, delle Società Scientifiche e delle Associazioni di pazienti.

“Sono felice che l’Ospedale S. Anna e l’Azienda Usl – ha dichiarato la dott.ssa Monica Calamai, Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi – abbiamo aderito a questo progetto. Nell’evoluzione delle cure è molto importante che il paziente/caregiver sia non solo informato, ma anche ascoltato. Sensibilizzare sull’importanza della sicurezza dei pazienti nei processi di cura significa promuovere un’azione globale per prevenire e ridurre i danni nell’assistenza sanitaria. Pertanto la gestione e la diffusione di questo tema deve partire proprio dalla sensibilizzazione degli operatori e pazienti, con l’obiettivo di rinsaldare quell’alleanza terapeutica di cui si sentono parte”.

“Il tema che ha ispirato il lavoro –
ha messo in evidenza la dott.ssa Paola Antonioli, Responsabile UOSD Igiene Ospedaliera e Qualità dei Servizi Ambientali - è relativo al rischio infettivo correlato all’assistenza sanitaria e alla diffusione dell’antimicrobico resistenza, due fenomeni che, per numeri e conseguenze, possono avere un impatto grave sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità dei servizi sanitari. Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS - Global report on infection prevention and control - ogni 100 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, ben 7 (nei Paesi ad alto reddito e 15 in quelli a basso e medio reddito) contraggono un’infezione. Uno su dieci va incontro al decesso. Il 70% di questi, dice l’Oms, potrebbe essere evitato attraverso una maggiore prevenzione, formazione del personale per l’implementazione dei protocolli di sicurezza e una migliore igiene negli ambienti ospedalieri”.


Fra le azioni concrete previste dalla Carta, la sensibilizzazione del tema attraverso campagne di comunicazione mirate (attraverso siti internet, social network e stampa) inerenti le misure adottate per la prevenzione e la gestione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA). Per proseguire con l’individuazione di figure di riferimento per la prevenzione delle infezioni e la gestione del rischio clinico, passando per la collaborazione con Associazioni civiche e di pazienti all’interno dei Comitati Infezioni Ospedaliere. Verrà chiesto ai cittadini di impegnarsi maggiormente a rispettare il decoro degli ambienti e ad utilizzare con cura i servizi offerti, oltre che a prestare attenzione ai percorsi e ai divieti di ingresso in ambienti dedicati ai professionisti e asettici, seguendo tutte le indicazioni ricevute dai professionisti (ad esempio, preparazione prima di un intervento, esame o prestazione, aderenza alle terapie). Il tutto, adottanmdo comportamenti responsabili, al fine di contribuire alla propria e altrui sicurezza.


Ad oggi sono oltre 50 le Aziende sanitarie e ospedaliere associate a Fiaso che aderiscono al documento.

Carta della Qualità e sicurezza delle cure


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Ultimo aggiornamento

31-08-2023 10:08

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