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Il 14 marzo 2025 si celebra il “World Sleep Day”, la Giornata Mondiale del Sonno, un evento a cadenza annuale che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sonno per la nostra salute. La giornata è supportata, in ogni parte del mondo, dalla World Sleep Society e, in Italia, dall’Associazione Italiana della Medicina del Sonno (AIMS).
Il messaggio principale di quest’anno è “Fai della Salute del Sonno una Priorità”, indicando che la promozione del “dormire bene” ed efficaci trattamenti dei disturbi del sonno (quando presenti) possono contribuire significativamente a ridurre il rischio di altre patologie, oltre che a migliorare complessivamente la qualità della vita.
COSA FA IL S. ANNA. Presso l’Unità Operativa di Neurologia provinciale (Direttore, dott.ssa Daniela Gragnianiello) è attivo un Ambulatorio dedicato alla Diagnosi e Cura dei Disturbi del Sonno (Referenti, dott. Edward Cesnik e dott.ssa Elisa Fallica), attivo da oltre 20 anni. Si tratta di un Servizio specialistico di secondo livello, prenotabile su indicazione specialistica neurologica, pneumologica, otorino o internistica, dove i diversi disturbi del sonno possono essere correttamente diagnosticati e trattati. L’ambulatorio gestisce diverse condizioni cliniche - tra cui sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, insonnia, ipersonnia e alterazioni comportamentali nel sonno - che hanno vasta rilevanza epidemiologica nella popolazione ferrarese.
“Il “dormire bene” – evidenzia il dott. Cesnik - ha un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute del nostro cervello e nel prevenire le malattie cardio-metaboliche. Il sonno non è un fenomeno passivo ma un vero e proprio stato comportamentale, caratterizzato dalla sospensione temporanea dello stato di coscienza vigile. E’ una funzione biologica basilare, come l’alimentarsi e il respirare e, proprio per questo, il sonno esiste in tutti gli esseri viventi in forma più o meno evoluta. La deprivazione di sonno comporta un prezzo biologico e cognitivo. Per questo è importante riposare bene. Negli ultimi anni ha assunto una crescente importanza la terapia non farmacologica dei disturbi del sonno, che ha come punto di riferimento il concetto di “igiene del sonno”. Il decalogo del “buon dormitore” prevede, infatti, una serie di norme ambientali, dietetiche e comportamentali che possono avere un impatto positivo sul nostro sonno. Ad esempio vanno ridotti tutti gli stimoli fisici risveglianti e l’allontanamento di oggetti simbolo dell’attività di veglia; vengono sconsigliati il consumo di alcolici, tabacco e caffè nelle ore serali, oltre ai pasti ricchi di proteine che tendono a limitare l’assorbimento di triptofano, amminoacido precursore della serotonina. Viceversa, l’assunzione di zuccheri facilita l’assorbimento di quest’ultimo, favorendo il mantenimento del sonno. Le norme comportamentali sono fondamentali per una corretta igiene del sonno, alla base della “Cognitive-behavioral therapy” (CBT) nel trattamento dell’insonnia. La CBT ha come fine il migliorare la qualità del sonno percepito e ripristinare il senso di gestione dello stesso”.
Presso l’Unità Operativa di Pneumologia dell’ospedale di Cona, diretta dal prof. Alberto Papi, è attivo l’Ambulatorio dei Disturbi Respiratori nel sonno e dell’Insufficienza Respiratoria (referenti le dottoresse Lucia Ritrovato e Anna Boniotti). L’attività del Servizio, da oltre 20 anni, è rivolta sia ai pazienti affetti da apnee ostruttive nel sonno (OSAS) che a quelli con altre patologie (respiratorie e neuromuscolari che si complicano con l’insufficienza respiratoria) che devono essere trattate con ossigeno e/o con ventilazione domiciliare. Si tratta dell’unico ambulatorio della provincia di Ferrara ad occuparsi della diagnosi e della terapia dei disturbi respiratori del sonno (DRS). L’attività diagnostico-terapeutica dell’ambulatorio è centrata sull’esecuzione del Monitoraggio Cardio-Respiratorio completo notturno (o poligrafia dinamica) e la successiva scelta terapeutica per la correzione delle apnee; in altre parole la modalità di ventilazione (CPAP/BiPAP) e di interfaccia - cioè del tipo di maschera (nasale o oronasale) più adatta per ogni paziente - attraverso un percorso di adattamento al presidio ventilatorio scelto (Titolazione PAP).
Già dal 2020, grazie alla Telemedicina, l’ambulatorio ha potenziato l’attività sui pazienti posti in trattamento ventilatorio con CPAP mediante sistemi di Telemonitoraggio e di Televisita. Nel 2023 è stato istituito il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Interaziendale OSAS (PDTA OSAS) allo scopo di facilitare il coordinamento delle attività degli operatori sanitari coinvolti (Pneumologi, Otorinolaringoiatri, Neurologi, Dietologi) e favorire una corretta identificazione dei pazienti ed una più completa impostazione terapeutica. A dicembre 2024 è stato approvato un progetto di implementazione del PDTA OSAS che ha incluso significative innovazioni sull’integrazione della Pneumologia Territoriale (diretta dal prof. Marco Contoli) con la rete ospedaliera e l’attivazione di Services esterni per il Telemonitoraggio e la Titolazione PAP da Remoto dei pazienti OSAS. Sono state inoltre introdotte tecnologie web che permettono di monitorare sul Territorio (referente del percorso, dott.ssa Elena Farina) l’andamento clinico, la compliance e l’efficacia della terapia ventilatoria impostata, al fine di verificarne l’appropriatezza prescrittiva.
Attualmente si contano circa 200 pazienti OSAS seguiti da remoto tra quelli in fase di Titolazione PAP e quelli già in follow up.
L'INFERMIERE DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ PROMOTORE DELL'IGIENE DEL SONNO NELLE SCUOLE. Un processo di promozione della salute - orientato non solo alla prevenzione ma alla creazione, nella comunità e nei suoi membri, di un livello di competenza (empowerment) sul miglioramento del benessere psicofisico - è quello più efficace per promuovere l’adozione di sani stili di vita. La scuola è un setting prioritario, anche perché investire sul benessere dei bambini e dei giovani, in un approccio il più possibile olistico, avrà un riflesso nel futuro, promuovendo il percorso di crescita di adulti responsabili e consapevoli.
In questo contesto si inserisce l’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC), un professionista con formazione universitaria specifica e con conoscenze e competenze specialistiche nell’area infermieristica delle cure primarie e sanità pubblica, che si occupa della promozione della salute, della prevenzione e della presa in carico, dal punto di vista infermieristico, delle persone nel loro ambiente di vita familiare e della comunità. L’attività educativa dell’infermiere di famiglia è stata nuovamente inserita all’interno del catalogo aziendale anno 2024-2025 "Scuole che promuovono salute" con interventi educativi riguardanti il tema di salute "Igiene del sonno", finalizzati alla conoscenza e all'approfondimento sui benefici e le criticità di un modello di riposo e sonno rivolti a studenti, insegnanti e genitori della Scuola Primaria, Secondaria di I e II grado".
IL SONNO. Il sonno non è semplicemente un periodo di riposo, ma un processo fondamentale che coinvolge una serie complessa di meccanismi rigenerativi che riguardano sia il corpo che la mente. Durante il sonno, il nostro corpo è attivamente coinvolto in processi di riparazione, ricostituzione e consolidamento che sono cruciali per la nostra salute e il nostro benessere. Una buona notte di sonno può influenzare positivamente la nostra capacità di affrontare le sfide quotidiane, mantenere un umore equilibrato e promuovere un sistema immunitario sano. Inoltre, il sonno svolge un ruolo essenziale nel consolidamento della memoria e nell’apprendimento.
Il dormire bene ha un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute del nostro cervello e nel prevenire le malattie cardio-metaboliche. Il sonno non è un fenomeno passivo ma un vero e proprio stato comportamentale, caratterizzato dalla sospensione temporanea dello stato di coscienza vigile. E’ una funzione biologica basilare, come l’alimentarsi e il respirare e, proprio per questo, il sonno esiste in tutti gli esseri viventi in forma più o meno evoluta. La deprivazione di sonno comporta un prezzo biologico e cognitivo. Per questo è importante riposare bene.