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In Emilia-Romagna nasce la Rete regionale per la cura e l’assistenza dei malati di mesotelioma pleurico maligno: di recente sono state approvate dalla Giunta le Linee di indirizzo che istituiscono un nuovo Percorso terapeutico assistenziale, multidisciplinare e omogeneo su tutto il territorio.

Il documento prevede entro il 2024 l’attivazione, nelle principali sedi ospedaliere di ogni provincia, di 10 Centri di I livello per la diagnosi e le terapie non complesse, e di 7 Centri di II livello distribuiti nelle aree vaste dell’Emilia-Romagna - Emilia Nord, Emilia Centro e Romagna - per la gestione dei trattamenti chirurgici e integrati. Anche l’Azienda Ospedaliero – Universitaria e l’Azienda Usl di Ferrara fanno parte di questa rete: il S. Anna rientra sia nei Centri di I che di II livello.


Secondo i dati forniti dal Registro regionale mesoteliomi, tra il 1996 e il 2022, in Emilia-Romagna si sono registrati 3.357 casi di persone affette da questa rara forma tumorale, che spesso risulta correlata all’esposizione ad amianto, di cui 134 nel 2022. In 2.034 casi, inoltre, l’esposizione all’amianto è stata classificata come professionale.

Alla costruzione del Pdta relativo al mesotelioma pleurico maligino ha partecipato anche l’Azienda S. Anna di Ferrara, attraverso il contributo del dott. Mario Tamburrini della Unità Operativa di Pneumologia, del dott. Pio Maniscalco dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica, della prof.ssa Luana Calabrò della Unità Operativa di Oncologia.

L’Ospedale di Cona collabora con le altre strutture del territorio alla fase diagnostica di I livello ed è stata identificata al tempo stesso come uno dei sette centri regionali di II livello, dove vengono eseguiti trattamenti oncologici e chirurgici avanzati, grazie alla collaudata collaborazione tra la Chirurgia Toracica (diretta dal dott. Giampiero Dolci), la Pneumologia Universitaria e Territoriale ( dirette rispettivamente dal prof. Alberto Papi e dal prof Marco Contoli), l’Oncologia (diretta dal prof. Antonio Frassoldati), la Radioterapia (diretta dal dott. Antonio Stefanelli) e dall’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (diretta dalla dott.ssa Antonia Maria Guglielmin).


L’ONCOLOGIA DEL S. ANNA. Il mesotelioma pleurico è una malattia tumorale rara, ma molto aggressiva. Per anni, i percorsi assistenziali sul mesotelioma sono stati molto disomogenei e la ricerca troppo scarsa, per lo più supportata da Istituzioni no-profit.

Si è resa pertanto indispensabile attuare, in questa patologia tumorale, una strategia di gestione globale mediante la definizione di percorsi finalizzati a migliorare e uniformare gli approcci diagnostici e di cura, ma anche promuovere la ricerca clinica e traslazionale per poter sviluppare strategie terapeutiche più innovative ed efficaci e migliorare cosi gli outcomes clinici.

Per quasi un ventennio, infatti, il trattamento medico standard è stato principalmente basato, nella maggior parte dei pazienti con mesotelioma pleurico, su un regime chemioterapico, sebbene l’efficacia in termini di miglioramento della sopravvivenza globale e controllo della malattia sia limitata e di breve durata. Da poco più di un anno si è aperto un nuovo capitolo per la cura di questa malattia con l’ingresso in clinica di un approccio immunoterapico innovativo che ha dimostrato di migliorare significativamente la sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia in specifici sottotipi di mesotelioma pleurico. Attualmente si sta studiando, anche qui a Ferrara, un loro possibile utilizzo nell’ambito di approcci terapeutici integrati dopo la chirurgia. Tale approccio terapeutico, basato su una doppietta di farmaci, può tuttavia provocare effetti collaterali che richiedono una precoce identificazione ed una pronta gestione per evitare una interruzione del trattamento. E’ pertanto necessario che il paziente con mesotelioma sia preso in carico da un gruppo multidisciplinare di professionisti, esperti nel trattamento di tale patologia, che consenta di definire con più precisione non solo il tipo di mesotelioma ma anche il percorso terapeutico e la gestione più appropriata. Ciò è possibile grazie ad una stretta interazione e cooperazione, strutturata da anni tra Azienda Ospedaliera-Universitaria e Servizi Territoriali ferraresi, e che si avvale anche di piattaforme digitali facilitando la presa in carico globale del paziente.

Parallelamente, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara in collaborazione con altri Centri Oncologici Nazionali, sta portando avanti anche progetti di ricerca che potranno consentire nel prossimo futuro di personalizzare e disegnare «su misura» il miglior trattamento per questi pazienti, sulla base dello studio delle caratteristiche biologiche del tumore e del microambiente tumorale.


AL REPARTO DI PNEUMOLOGIA DEL S. ANNA è affidato il compito diagnostico, in parte terapeutico, del mesotelioma pleurico maligno. In particolare il paziente che presenta sintomi dai quali si sospetti un mesotelioma, in assenza di altre patologie note neoplastiche e non, viene indirizzato dagli ambulatori di medicina del lavoro per gli ex esposti all’amianto, dai medici di medicina generale (MMG) o da altri specialisti agli ambulatori della Pneumologia Ospedaliera. Qui, dopo un’iniziale valutazione pneumologica, il paziente viene preso in carico presso il DH pneumologico.

La fase diagnostica iniziale comprende un’attenta anamnesi, finalizzata a ricercare i fattori di rischio noti quali esposizione professionale, familiare o ambientale all’amianto e l’abitudine al fumo. L’esame obiettivo mirato alla valutazione di sintomi quali tosse, dispnea, dolore toracico, calo ponderale e presenza di segni come versamento pleurico e masse toraciche palpabili. Una volta ottenute tutte le informazioni preliminari necessarie si passa ad una seconda fase diagnostica, affidata all’Unità Operativa di Endoscopia Interventiva Respiratoria che prevede la raccolta di materiale dalla pleura per una definizione accurata cito-istologica del mesotelioma.

A causa della tipologia di tumore nel mesotelioma raramente si raggiunge una diagnosi con la sola raccolta del liquido. Per tale motivo, a seconda dei quadri clinici, si rendono necessari ulteriori accertamenti come la biopsia della pleura guidata dalla ecografia o dalla TC o la toracoscopia medica; quest’ultimo esame offre la possibilità di ottenere agevolmente biopsie della pleura.

L’Endoscopia Interventiva Respiratoria, il DH Pneumologico e la Chirurgia toracica sono impegnati insieme ad altre strutture sanitarie del territorio nella gestione dei sintomi del versamento pleurico tumorale, attraverso il posizionamento di particolari drenaggi detti “a permanenza”, che consentono al paziente di evitare il ricovero ospedaliero in favore di una gestione domiciliare. Anche la broncoscopia attraverso l’ecoendoscopia può, in casi selezionati, permettere una diagnosi e stadiazione di malattia.

Una volta ottenuta la diagnosi e la stadiazione il DH pneumologico avrà il compito di affidare il paziente agli oncologi, ai radioterapista e ai chirurgo toracici per il proseguimento delle cure.


L’UNITA’ OPERATIVA DI CHIRURGIA TORACICA DEL S.ANNA. Il trattamento chirurgico del mesotelioma pleurico maligno, eseguito da una equipe altamente specializzata di chirurghi toracici coadiuvati da esperti anestesisti e personale infermieristico, consiste in un complesso intervento di pleurectomia-decorticazione che prevede la completa asportazione della pleura coinvolta da malattia. Questa procedura è tuttavia riservata a pazienti accuratamente selezionati attraverso una scrupolosa stadiazione preoperatoria. Alla gestione dei pazienti inclusi nel Pdta in questione prendono parte anche i professionisti radiologi, medici nucleari, anatomopatologi, fisioterapisti, case manager ed il personale dedito alle cure palliative che possono avvalersi delle tecnologie di ultima generazione per affrontare al meglio le insidie dovute a questa malattia.


L'UNITÀ OPERATIVA PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO, nell'ambito dell'ambulatorio di Medicina del Lavoro, effettua assistenza informativa e sanitaria per i lavoratori ex esposti ad amianto, come stabilito dalla DGR 3/9/2018 n. 1410, che prevede l’istituzione presso i dipartimenti di sanità pubblica delle aziende USL di ambulatori dedicati finalizzati alla prevenzione e al contenimento delle possibili patologie amianto-correlate legate alla pregressa esposizione lavorativa.

L'accesso all'ambulatorio è diretto, spontaneo e gratuito e può essere richiesto da un lavoratore ex esposto ad amianto, che risiede nel territorio dell'azienda, sano o malato, dipendente o autonomo, disoccupato, pensionato o occupato in altre attività, che dichiari una pregressa esposizione ad amianto.

Al primo accesso viene accertata l’effettiva passata esposizione e determinato il grado della stessa. Vengono inoltre effettuati l'esame clinico e l'invio ad esami radiodiagnostici e di valutazione della funzionalità respiratoria, previsti dal protocollo, e ad eventuali accertamenti specialistici. Sono stati definiti percorsi di accesso preferenziale con la Pneumologia e la Radiologia, al fine di garantire uniformità di intervento e gratuità delle prestazioni. E' presente un codice regionale di esenzione.

A tutti coloro che accedono all'ambulatorio viene effettuata un’attività di counselling e informazione sulla promozione di stili di vita sani, in particolare cessazione del fumo attivo e allontanamento da fonti di irritanti respiratori; di promozione delle vaccinazioni antinfluenzale e anti pneumococcica; sugli aspetti assicurativi previdenziali; sui vantaggi, limiti e rischi legati alla ripetizione periodica di indagini di radiodiagnostica del torace; sul riconoscimento ed automonitoraggio dei sintomi di allarme e sulle modalità di accesso facilitato alle strutture di diagnosi e cura di primo e secondo livello.

All’ambulatorio possono anche essere inviati dai centri ospedalieri i pazienti con diagnosi di mesotelioma maligno per la sola valutazione dell'esposizione professionale e conseguenti adempimenti medico-legali.


Leggi qui il comunicato regionale: https://notizie.regione.emilia-romagna.it/comunicati/2024/marzo/amianto-in-emilia-romagna-nasce-la-rete-regionale-per-la-cura-e-l2019assistenza-dei-malati-di-mesotelioma-pleurico-maligno-approvate-dalla-giunta-le-linee-di-indirizzo-che-istituiscono-un-nuovo-percorso-terapeutico-assistenziale-multidisciplinare-e

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Ultimo aggiornamento

22-03-2024 09:03

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