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La Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus (Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson, le sindromi extrapiramidali e le demenze), sotto l’egida dell’Accademia LIMPE-DISMOV (Accademia Italiana per lo Studio della Malattia di Parkinson e dei Disordini del Movimento), la principale associazione scientifica di riferimento in Italia per la malattia di Parkinson, dal 2014 ha indetto anche quest’anno una giornata di sensibilizzazione e di sostegno dedicata proprio alle persone affette da questa patologia e alle loro famiglie.

Sabato 25 novembre 2023 si celebra infatti la 15° edizione della Giornata Nazionale del Parkinson e più di 100 centri italiani specializzati nella diagnosi e nel trattamento organizzeranno incontri e seminari per confrontarsi sulle principali tematiche della malattia.


All’iniziativa parteciperà anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara prendendo parte all’evento, organizzato da un’Associazione nata sul territorio da circa un anno Associazione Parkinson & Caregiver. Proprio il 25 novembre, dalle ore 10.00 alle 13.00, presso l’Oasi di Vigarano Pieve è stato organizzato un incontro dal titolo "Vado a 100 all’ora" che prevede una camminata a piedi, in bici e anche con deambulatore lungo la ciclabile per Bondeno. La manifestazione è promossa dal Centro Disordini del Movimento dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Cona (attualmente sotto la guida della dott.ssa Daniela Gragnaniello, facente funzione), coordinato dalla dott.ssa Mariachiara Sensi.


Il Centro nasce oltre 25 anni fa dall'esigenza di rispondere in maniera multidisciplinare alle richieste dei pazienti affetti da patologie degenerative del sistema nervoso centrale, quali i parkinsonismi, la distonie e le coree. Nello specifico l’ambulatorio si occupa della fase più complicata della “malattia di Parkinson” e dei parkinsonismi degenerativi atipici ma, in egual maniera, dei più rari disordini del movimento ad esordio giovanile per i quali è necessaria un’adeguata e precoce presa in carico, considerate le alte richieste funzionali, sia lavorative che sociali, di questi pazienti. Attualmente l’ambulatorio dedicato segue circa 450 pazienti l’anno, il 20% dei quali presenta un esordio giovanile, con circa 600 accessi annuali, e si avvale di diverse collaborazioni, in primis quella fisiatrica, ma anche deglutologica, cognitiva, psichiatrica, pneumologica e gastroenterologica, necessarie per gestire le diverse patologie in maniera ottimale. Oltre all’attività mirata alla diagnosi e terapia medica dei pazienti con disordini del movimento, il Servizio di Ferrara è uno dei tre Centri di terzo livello della Regione Emilia-Romagna autorizzato alle Terapie Avanzate (stimolazione cerebrale profonda o Deep Brain Stimulation e terapie infusionali con apomorfina o levodopa) per i pazienti affetti da malattia di Parkinson in fase complicata.


“Nelle fasi più avanzate – spiega il dott. Franco Romagnoni, Direttore del Dipartimento di Cure Primarie dell'Azienda USL di Ferrara - la malattia di Parkinson può determinare una riduzione importante dell'autonomia individuale, proprio per questo già da anni viene riconosciuta come una delle patologie che può consentire l'accesso ai benefici previsti dal Fondo Nazionale per la non autosufficienza per le persone affette da gravissima disabilità. E' una risorsa che si affianca a quanto la Regione Emilia Romagna mette a disposizione con i servizi che afferiscono al Fondo Regionale della Non Autosufficienza”.


Alla Giornata nazionale contro il Parkinson aderisce anche l’Azienda Usl di Ferrara che già da diversi anni ospita l'Associazione "Gruppo Estense Parkinson Ferrara (G.E.Pa)". Ausl ha infatti concesso all’Associazione un punto di ascolto all'interno di Cittadella S. Rocco, per permettere ai pazienti e ai famigliari, spesso care-giver del malato di parkinson, di avere un punto di riferimento di prossimità. Fra Azienda Usl e il Gruppo Estense Parkinson Ferrara esiste ormai una collaborazione storica. Tutti i servizi dell'Asl rivolti alla presa in carico dei pazienti non autosufficienti, inoltre, sono deputati anche all'assistenza dei pazienti con parkinson che è, anche questa, una malattia con ripercussioni invalidanti.


Sebbene non esistano terapie in grado di prevenire o modificare l’andamento di questa malattia neurodegenerativa, sicuramente un corretto stile di vita (dieta, prevenzione dei fattori di rischio cardio e cerebrovascolare) e l’attività fisica rappresentano fattori importanti in grado di modificare positivamente l’andamento della patologia e la sopravvivenza. In particolare l’esercizio fisico è considerato uno dei trattamenti con effetto protettivo in grado di rallentare la progressione della malattia. L’attività fisica è infatti in grado di incidere positivamente sulla qualità della vita delle persone affette, agendo non solo a livello motorio (nel camminare, muoversi, nella postura e equilibrio e nella prevenzione e riduzione delle cadute) ma anche - a livello cognitivo - migliorando la plasticità cerebrale, l’attenzione, il pensiero, la memoria e l’apprendimento.

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Ultimo aggiornamento

24-11-2023 10:11

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