Salta al contenuto


Hanno preso il via, lo scorso 16 ottobre, le vaccinazioni sia per il Covid che contro l’influenza stagionale. La campagna punta ad innalzare la copertura per le persone ad alto rischio, di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica (come la gravidanza) o esposizione lavorativa, oltre naturalmente agli ultrasessantenni. Anche quest’anno il Ministero ha inserito nella categoria delle persone a cui è raccomandato il vaccino gratuito, i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni. L’obiettivo è raggiungere il 75% di copertura vaccinale nei cittadini dai 65 anni in su (fascia d’età per cui l’Emilia-Romagna è al primo posto tra le grandi regioni italiane come percentuale di copertura), a migliorare le coperture vaccinali nel personale sanitario e nei bambini a rischio di complicanze per presenza di patologie.

Per approfondire l’importanza della vaccinazione abbiamo realizzato tre interviste a professionisti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara, impegnati sul campo in settori diversi.

L’ultimo colloquio è con il dott. Marco Libanore (nella foto), Direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive ed Immunodeficienze Virali del S.Anna.


Perché sono importanti le vaccinazioni antinfluenzali e anti-covid, non solo per le fasce più deboli ma per tutta la popolazione?

Perché limitano la circolazione comunitaria di questi virus ad elevata diffusione, la capacità di contagio, lo sviluppo di malattie legate all’azione diretta del virus, complicazioni batteriche sovrapposte o scompensando malattie preesistenti ad elevata prevalenza sociale (come diabete, patologie cardiovascolari o forme tumorali), che impattano pesantemente sulla popolazione generale. Le vaccinazioni agiscono, in particolare, riducendo le forme gravi, l’ospedalizzazione e la mortalità, soprattutto nelle persone a maggior rischio come anziani, fragili, donne in gravidanza ed operatori sanitari”.


Quali sono le complicanze che si possono evitare attraverso le vaccinazioni di stagione?

Le complicanze legate all’azione primaria del virus sono quelle, in particolare, a carico dell’apparato respiratorio, dall’infezione delle alte vie respiratorie fino alla broncopolmonite massiva con insufficienza respiratoria acuta, che necessità di ricovero in Terapia Intensiva. Un paziente con una forma influenzale in atto, inoltre, è a maggior rischio di contrarre un’infezione come una polmonite pneumococcica o da stafilococco aureo. In altri casi l’infezione influenzale può interessare direttamente il sistema nervoso centrale, configurando un quadro di encefalite. Sono riportate anche forme influenzali con coinvolgimento dell’apparato cardiovascolare che determinano miocardite, miosite o rabdomiolisi. Altre patologie infettive estreme, sempre legate alle infezioni virali stagionali, sono rappresentate dall’insufficienza multiorgano, ad elevata mortalità, con interessamento contemporaneo respiratorio, epatico renale e cerebrale. Abbiamo avuto modo di osservare questi aspetti, con diversa incidenza, anche nel COVID in rapporto al grado di vaccinazione della popolazione e delle varianti circolanti; ecco perché in quest’ultimo caso la vaccinazione anti – SARS-CoV2, aggiornata ai ceppi virali circolanti attuali, diventa fondamentale”.


Perché le vaccinazioni sono importanti per tutti gli operatori sanitari?

Gli operatori sanitari svolgono una funzione sociale nevralgica nella gestione, nel controllo e nel trattamento della patologia infettiva contagiosa, come quella virale, se vengono meno tutto il sistema sanitario – sociale né risente mettendo in difficoltà e a volte in crisi interi settori del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

A cura di

Questa pagina è gestita da

Ultimo aggiornamento

23-11-2023 10:11

Questa pagina ti è stata utile?