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Malnutrizione

Malnutrizione

Per malnutrizione si intende una situazione di alterato apporto di nutrienti. La malnutrizione può essere per eccesso (ad esempio nei soggetti con sovrappeso o obesità possono verificarsi stati carenziali) o per difetto. La malnutrizione per difetto rappresenta una variabile peggiorativa indipendente della salute, in grado di influire su prognosi, qualità di vita, tempi di riabilitazione, ospedalizzazione.
Pur essendo abbastanza diffusa, mancano purtroppo dati ufficiali nazionali e internazionali, in quanto sovente non viene registrata o codificata quando presente e, soprattutto, non vengono indagati abitualmente la sua presenza o il rischio di svilupparla. Alcune patologie (neurologiche, oncologiche, bronco-pneumologiche croniche, gastro-intestinali) ne favoriscono la comparsa. Anche le modifiche organiche fisiologiche che accompagnano l’invecchiamento possono indurla.

3 livelli di intervento

Sono previsti 3 livelli di intervento:

La prevenzione avviene in ambito territoriale, presso il domicilio, da parte dell’equipe territoriale, presso le strutture residenziali per anziani e le strutture ospedaliere, per garantire la sorveglianza su apporti e stato nutrizionale, valutazione dei menù, screening nutrizionali.
Le attività preventive della malnutrizione, una volta identificati i soggetti a rischio o già malnutriti, prevedono:

  • fortificazione dei pasti e degli spuntini
  • sorveglianza o assistenza al pasto e controllo dei resti dei vassoi
  • modifica della consistenza degli alimenti in caso di difficoltà deglutitive (disfagia), fino alla fornitura di addensanti dei liquidi
  • formazione del personale addetto alla gestione dei pasti (preparazione, assistenza, …)

È in carico agli ambulatori di Dietetica e Nutrizione clinica delle Aziende USL, che devono garantire la gradualità e trasversalità degli interventi tra ospedale e territorio.

Le attività di questo livello comprendono:

  • diagnostica nutrizionale completa (antropometrica, esami ematochimici, eventuali esami strumentali nutrizionali specifici)
  • rilevazione degli apporti alimentari
  • impostazione del programma dietoterapeutico personalizzato
  • programmazione del follow up in reparto e/o in ambulatorio e/o al domicilio (anche in telemedicina).

Il livello 3 di presa in carico avviene da parte della Unità operativa di Nutrizione Clinica e prevede le consulenze nei reparti di ricovero dei pazienti con grave malnutrizione.

Le attività riguardano le consulenze nei reparti e ricalcano quelle descritte nel livello 2, col coinvolgimento del personale di reparto.

Al livello 3 afferisce, inoltre, il Centro Insufficienza Intestinale Cronica Benigna (IICB) dell’adulto presso IRCCS Azienda Ospedaliera-Universitaria di Bologna, istituito per la valutazione, diagnosi, trattamento e follow-up di soggetti con patologie che riducono o eliminano la capacità di assorbimento intestinale dei nutrienti.

Le attività sono finalizzate alla valutazione completa della situazione clinico-nutrizionale e dello stato di salute di base, del deficit di assorbimento dei nutrienti, della funzione intestinale residua, dei bilanci nutrizionali su esami ematici, degli apporti alimentari. A ciò segue la prescrizione dietoterapica del caso. Il follow-up ambulatoriale o in telemedicina è in funzione del quadro clinico e della possibilità o meno di una riabilitazione intestinale e della stabilità nutrizionale.

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ultima modifica 7 marzo 2025 14:57
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