Rete trasversale di nutrizione preventiva e clinica
Uno stile di vita corretto è un indispensabile strumento per la prevenzione e il trattamento delle varie patologie nutrizionali, in eccesso e in difetto.
In Emilia-Romagna la Rete trasversale di nutrizione preventiva e clinica integra la componente di prevenzione/promozione della salute e quella di diagnosi, trattamento e riabilitazione delle patologie nutrizionali attraverso specifici Percorsi preventivi e diagnostico-terapeutici dedicati (PPDTA).
I percorsi nutrizionali essenziali sono:
- Sovrappeso e obesità: bambino e adulto/anziano
- Malnutrizione
- DNA (Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione)
Le modalità organizzative dei percorsi sono state definite da linee di indirizzo regionali, in particolare:
- Linee di indirizzo per la definizione e ruolo della rete trasversale di nutrizione preventiva e clinica della Regione Emilia-Romagna” (DGR 2200/2019)
- Linee di indirizzo per la definizione dei percorsi di nutrizione essenziali e per l’organizzazione regionale della chirurgia bariatrica” (DGR 1331/2024)
Percorso preventivo diagnostico-terapeutico assistenziale (PPDTA) e multiprofessionalità
Il PPDTA promuove il recupero di abilità e di performance funzionali individuali e il miglioramento della qualità della vita con un approccio multidimensionale affidato al lavoro integrato di diversi professionisti sanitari.
Le Case della Comunità (CdC) rappresentano i luoghi principali in cui gli operatori dell’assistenza primaria si integrano ad altre figure professionali prendendo in carico il cittadino/utente che è inserito all'interno di un percorso unitario di prevenzione e cura.
Le esperienze sviluppate in questi anni in
Emilia-Romagna sono state mirate a potenziare i progetti di integrazione tra medici, infermieri e operatori della sanità pubblica. L'integrazione è finalizzata sia alla prevenzione primaria, per sensibilizzare/educare a mettere in atto precocemente una serie di azioni preventive-età specifiche, sia alle attività di presa in carico personalizzata, inviando i soggetti alle strutture di assistenza specialistica della rete integrata, ove necessario.