Sicurezza della terapia farmacologica
Gestione dei farmaci a domicilio
Un ruolo significativo nel processo di rafforzamento della rete territoriale dei servizi è svolto dall’assistenza domiciliare. L’obiettivo è garantire prestazioni appropriate, tempestive, sicure, nonché conformi a standard qualitativi e, parallelamente, sostenere la sicurezza delle cure al domicilio dei cittadini, considerata l’esposizione ai farmaci cui sono sottoposti, in particolare all’avanzare dell’età, e tenendo conto del ruolo dei familiari e di altri caregiver.
Nell’ambito delle attività regionali volte a promuovere la sicurezza nella gestione della terapia farmacologica è stato elaborato il documento Gestione dei farmaci a domicilio che ha l’obiettivo di:
- promuovere una corretta gestione del percorso terapeutico, considerando i diversi momenti in cui si articola e i differenti professionisti che vi intervengono;
- sostenere la collaborazione interprofessionale come irrinunciabile elemento per un fluido e continuo raccordo tra coloro che erogano le cure, anche attraverso un’idonea documentazione delle attività svolte;
- favorire il coinvolgimento diretto del paziente e/o del caregiver, per accrescere la sicurezza e la continuità delle cure.
Il documento è articolato in:
- Gestione dei farmaci in assistenza domiciliare: sezione che fornisce linee di indirizzo per la stesura o l’aggiornamento delle procedure aziendali adattate alle peculiarità organizzative locali;
- Gestione dei farmaci al domicilio da parte dei cittadini o loro caregiver: sezione destinata alle Aziende sanitarie per l’elaborazione di comunicazioni rivolte ai cittadini, da adattare secondo target specifici di popolazione e tradurre nelle diverse lingue necessarie.
Manuale per gestire in sicurezza la terapia farmacologica
Da anni la Regione Emilia-Romagna è impegnata nell'elaborazione di raccomandazioni rivolte agli operatori delle strutture sanitarie per lo svolgimento delle attività secondo standard qualitativi validati, con una speciale attenzione ai trattamenti legati ai pazienti. Una declinazione particolarmente rilevante ha riguardato la terapia farmacologica, settore in cui la sicurezza riveste un ruolo primario.
Questo documento costituisce un compendio di buone pratiche in materia di gestione delle terapie farmacologiche, in continuità e a sviluppo di quanto elaborato fino ad ora.
Raccolta delle esperienze realizzate nella Regione Emilia – Romagna in tema di sicurezza delle cure farmacologiche
La Regione Emilia-Romagna e le strutture sanitarie sono impegnate da tempo sul tema della sicurezza nell’uso dei farmaci, a garanzia della promozione della qualità dell’assistenza. In occasione della quarta “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita del 17 settembre si è inteso raccogliere le esperienze più significative realizzate in tema di sicurezza delle cure farmacologiche in ambito ospedaliero e territoriale.
Lista delle mie medicine
La "lista delle mie medicine" contribuisce a rendere migliore e più sicuro il percorso di cura collaborando con i professionisti sanitari. In particolare:
- quando ti rivolgi a un professionista sanitario, ricordati sempre di informarlo sulle terapie farmacologiche che stai effettuando e sulle allergie di cui sei a conoscenza
- comunica con esattezza il nome dei medicinali che stai assumendo (a volte i nomi o le confezioni sono molto simili ed è facile confonderli), il dosaggio e le modalità con cui li assumi (quantità, orari, …).
Ti consigliamo di portare sempre con te la lista.
Ricordati di tenerla costantemente aggiornata e di compilarla in modo completo, inserendo anche integratori/prodotti di erboristeria.
Per le modalità di aggiornamento segui le indicazioni riportate al suo interno.
Se hai difficoltà nel compilarla, chiedi aiuto al medico o al farmacista di tua fiducia.
Scarica la lista
Integrazioni e sinergie tra risk management e farmacovigilanza: strategie per la promozione di azioni di miglioramento nel percorso di terapia farmacologica
I principali obiettivi per una gestione sicura della terapia farmacologica consistono nel ridurre il rischio di errore ed eliminare, laddove possibile, il verificarsi di eventi causativi di un danno per il paziente. La garanzia della sicurezza della terapia farmacologica si realizza anche attraverso l’applicazione di strumenti e percorsi di segnalazione di eventi significativi per la sicurezza nella gestione del farmaco.
La finalità delle linee di indirizzo, elaborate dal gruppo di lavoro regionale, è di favorire, sia a livello aziendale sia regionale, il raccordo tra le funzioni di risk management e di Farmacovigilanza. L’integrazione tra le fonti informative (segnalazioni) e i flussi (sistemi informativi) è infatti di fondamentale importanza per adottare i provvedimenti migliorativi più consoni e accrescere l’efficacia delle misure di sicurezza.
Sconfezionamento e riconfezionamento di farmaci per la cura di pazienti dei Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
Il gruppo di lavoro regionale multidisciplinare ha elaborato un documento mirato a definire alcuni modelli organizzativi per lo sconfezionamento e il riconfezionamento dei farmaci destinati alla cura dei pazienti afferenti ai Dipartimenti di salute mentale e Dipendenze patologiche (DSM-DP), per consentire di consegnare un numero di dosi di terapia adeguate alle specifiche occorrenze dei propri assistiti. Si tratta infatti spesso di pazienti fragili e vulnerabili ai quali può essere necessario consegnare un numero di unità posologiche inferiore a quello contenuto nelle confezioni dei medicinali disponibili sul mercato, al fine di gestire in sicurezza la terapia farmacologica.
È demandata alle Aziende sanitarie la scelta del modello gestionale ritenuto più adatto al contesto locale da declinarsi all’interno di uno specifico documento aziendale.
Linee di indirizzo per la Sicurezza nella terapia farmacologica n. 9 - febbraio 2021 (431.6 KB)
Strategie organizzative per la gestione in sicurezza della terapia marziale endovenosa nei pazienti assistiti in ambiti diversi dal ricovero ospedaliero
Il documento - prendendo atto delle misure di minimizzazione del rischio di comparsa di reazioni di ipersensibilità (anafilattiche/anafilattoidi) a prodotti a base di ferro ev disposte dall’Agenzia Europea dei Medicinali e riprese dall’Agenzia Italiana del Farmaco - fornisce elementi utili a definire a livello locale strategie e percorsi di gestione di tali terapie in condizioni di sicurezza, qualora si ritenga necessario un trattamento endovenoso della carenza di ferro in ambiti assistenziali diversi dal ricovero ospedaliero.
Il lavoro rappresenta un indirizzo per l’elaborazione del documento operativo - comprendente i percorsi organizzativi - che dovrà essere adottato da ciascuna Azienda sanitaria tenendo conto degli specifici contesti locali.
Gestione in sicurezza dei farmaci nelle Case-Residenza per Anziani (CRA)
Le Case-Residenza per Anziani (CRA) sono strutture destinate ad accogliere anziani non autosufficienti di grado medio ed elevato, con quadri clinici diversi che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere. In questo contesto assumono un ruolo di rilievo sia la terapia farmacologica sia la terapia nutrizionale, interventi assistenziali caratterizzati da varie fasi diverse che coinvolgono più professionisti.
Le linee di Indirizzo rivolte alle Case-Residenza per Anziani hanno l'obiettivo di fornire un indirizzo per la gestione in sicurezza dei farmaci e di altri prodotti terapeutici nelle CRA e, nel contempo, hanno il fine di agevolare la stesura e l’adozione di procedure locali che dovrebbero essere elaborate tenendo conto dei singoli contesti organizzativi.
Quale premessa a una prescrizione corretta e sicura, il documento propone una scheda strutturata per eseguire sia la ricognizione farmacologica sia la ricognizione dei prodotti nutrizionali, e dedica particolare attenzione all’identificazione della persona assistita, al consenso alla terapia, alla somministrazione delle terapie, alla comunicazione tra gli operatori, all’approvvigionamento e conservazione dei prodotti e alla gestione dei farmaci stupefacenti.
Prima di una sua validazione, il documento è stato oggetto di consultazione con i principali stakeholder al fine di acquisire osservazioni.
Indicazioni per il recupero dei farmaci inutilizzati e in corso di validità
Sono numerose le tipologie di farmaci che, seppure ancora in corso di validità, finiscono più frequentemente nei rifiuti. Donare farmaci e metterli a disposizione è possibile grazie a progetti che mirano a coniugare la sostenibilità ambientale, attraverso il contenimento della produzione di rifiuti e la solidarietà sociale, che si concretizza nell'incremento di aiuti verso i più bisognosi.
La Regione Emilia-Romagna, grazie al contributo del Gruppo regionale multidisciplinare Rischio Clinico da farmaci, ha elaborato un documento contenente le Indicazioni per il recupero dei farmaci inutilizzati e in corso di validità (aggiornamento luglio 2019), volto a fornire indicazioni pratiche per promuovere attività di recupero omogenee su tutto il territorio regionale.
Il documento è rivolto alle Aziende Sanitarie, alle Associazioni di Categoria dei Farmacisti Convenzionati, a Enti/Soggetti Esterni che partecipano ai progetti locali e ai Cittadini.
Per conoscere le iniziative aziendali e le farmacie che aderiscono al progetto è opportuno consultare le pagine web delle singole Aziende Sanitarie.
- Indicazioni per il recupero dei farmaci inutilizzati e in corso di validità (869.77 KB)
[revisione luglio 2019]
Sistemi elastomerici, le indicazioni operative per l’uso corretto
Il documento regionale “Corretta gestione dei sistemi elastomerici” si applica in tutti i contesti assistenziali in Emilia-Romagna in cui si fa uso di questi dispositivi medici per somministrare farmaci al paziente. I sistemi elastomerici sono utilizzati per l’infusione continua di farmaci per via sottocutanea, per esempio nella terapia antibiotica, nella terapia del dolore e nella terapia antineoplastica.
Il documento, elaborato dal Gruppo regionale rischio clinico da farmaci, recepisce – l’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia - e applica al contesto regionale la circolare ministeriale del 28 gennaio 2015, con integrazioni specifiche in base ai dati di utilizzo regionale di questi dispositivi, ai tipi di elastomeri impiegati, all’organizzazione logistica per la preparazione (allestimento) degli stessi.
Particolare attenzione è stata posta nel documento alla preparazione di elastomeri nella somministrazione di farmaci non oncologici che in Emilia-Romagna sono l’84% del totale.
- Corretta gestione dei sistemi elastomerici (533.73 KB)
[documento tecnico regionale per la sicurezza nella terapia farmacologica n. 5, ottobre 2016]
Cure farmacologiche orali, le indicazioni regionali nei casi particolari
La raccomandazione, da applicare nelle strutture sanitarie e sociosanitarie dell'Emilia-Romagna, fornisce indicazioni certe e uniformi alle Aziende sanitarie per garantire in sicurezza la corretta somministrazione orale dei farmaci, in tutti quei casi in cui il paziente non è autosufficiente o ha problemi di deglutizione o è alimentato solo con sondino, ma anche quando nella struttura il farmaco proposto è in una confezione con dosaggio diverso da quanto previsto dalla terapia.
Il documento, tra i pochi casi in Italia a intervenire sull'argomento, fornisce indicazioni pratiche su cosa i professionisti sanitari e sociosanitari devono fare per esempio per dividere o triturare una compressa oppure aprire una capsula, o ancora quando devono somministrare un farmaco insieme a cibi o bevande.
- Corretta gestione delle forme farmaceutiche orali (473.45 KB)
[raccomandazione regionale per la sicurezza nella terapia farmacologica n. 4, ottobre 2015]
Linee di indirizzo per la gestione clinica dei farmaci negli istituti penitenziari
Migliorare ulteriormente la qualità e la sicurezza delle cure rivolte alle persone detenute; fornire indicazioni per la gestione clinica dei farmaci negli istituti penitenziari di tutta l’Emilia-Romagna e uniformare le procedure seguite nelle carceri dalle Aziende Usl.
Con questi obiettivi, la Regione Emilia-Romagna ha realizzato le “Linee di indirizzo per la gestione clinica dei farmaci negli Istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna”, elaborate dal Gruppo regionale sul rischio clinico da farmaci a partire dalle “Linee di indirizzo per la gestione clinica dei farmaci”.
Le Aziende Usl devono ora elaborare procedure locali che tengano conto delle necessità specifiche e dei contesti organizzativi, individuando compiti e responsabilità delle figure professionali, tempi di attuazione delle linee di indirizzo e azioni di monitoraggio dei risultati.
- Linee di indirizzo per la gestione clinica dei farmaci negli Istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna (2015) (800.48 KB)
[documento tecnico regionale per la sicurezza nella terapia farmacologica n. 2, aprile 2015]
Raccomandazioni regionali: la ricognizione e la riconciliazione farmacologica
Uno specifico ambito di attività riguarda il miglioramento della gestione e della sicurezza delle terapie farmacologiche nei passaggi da un ambito all’altro della cura (ad esempio da casa a un ricovero in ospedale o viceversa): sono queste le situazioni che costituiscono criticità, in cui possono verificarsi rischi di errori terapeutici e danni alla salute della persona assistita.
A questo proposito sono state elaborate raccomandazioni che forniscono indicazioni per la ricognizione (raccolta di informazioni complete e accurate sulla terapia in corso) e la riconciliazione farmacologica (il processo nel quale il medico che prescrive i farmaci confronta i medicinali assunti dal paziente con quelli indicati per la cura).
Un’ulteriore raccomandazione riguarda i pazienti che necessitano di cure con farmaci antineoplastici.