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Bologna e Imola. Organismo metropolitano di coordinamento

La replica dell'assessore Donini al consigliere Marchetti: "Nessun tentativo di limitare l'autonomia dell'Azienda sanitaria di Imola"

"Obiettivi molto chiari nelle carte, basta leggerle con attenzione e senza pregiudizi. E al primo posto, per questa Regione, rimane sempre la tutela della salute dei cittadini da parte di una sanità pubblica e universalistica"

Bologna - “Nessun tentativo di limitare l’autonomia dell’Azienda sanitaria di Imola. Al contrario, proprio grazie al coordinamento, ciascuna Azienda vedrà valorizzato il proprio operato. E al primo posto, per la Regione Emilia-Romagna, rimane sempre la tutela della salute dei cittadini da parte di una sanità pubblica e universalistica”. 

Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffele Donini, replica al consigliere della Lega, Daniele Marchetti, sull’istituzione di un organismo collegiale di governo dell’area metropolitana bolognese.

“Il documento regionale a cui il consigliere fa riferimento andrebbe letto bene, senza pregiudizi, e compreso. Perché dice tutto in modo molto chiaro e non mette alcuna Azienda sanitaria nella posizione di diminuzione di autonomia gestionale. Al contrario, indica la via corretta per valorizzare in misura sempre maggiore l’azione di ogni singola Azienda, proprio grazie al coordinamento con le altre del sistema sanitario metropolitano”.

Chiari gli obiettivi della Regione, ricordati dall’assessore: “Maggiore interazione e valorizzazione dei protocolli clinico-scientifici, più relazioni come sistema territoriale con la sanità pubblica internazionale, migliore circolazione di esperienze, più solidarietà fra le Aziende sanitarie del territorio nell’affrontare le criticità. Il tutto, a garanzia di quello che rimane l’unico e immutabile obiettivo: la tutela della salute dei cittadini da parte del nostro sistema sanitario, pubblico e universalistico. Questo è ciò che pensiamo noi. Non certo a chiudere Imola in un cassetto tenendola lontana dalle grandi opportunità che si realizzeranno nella sanità pubblica”.

“Finalità precise e trasparenti, oltre che perfettamente coerenti con ciò che è avvenuto per la nomina dei direttori generali, che ad Imola ha visto la conferma di Andrea Rossi. Direttori che continueranno a rappresentare le rispettive Aziende sanitarie, dotati della necessaria autonomia, coordinandosi fra loro a livello operativo e all’interno della Conferenza territoriale socio sanitaria, in rapporto con il sistema degli enti locali del territorio”.

“È imbarazzante- chiude l’assessore- che chi riveste ruoli istituzionali si lasci andare ad una bassa strumentalizzazione politica fine a sé stessa e priva di fondamento”.  



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ultima modifica 2020-07-20T11:54:00+02:00
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