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L'assessore Donini risponde sui tempi d'attesa delle prestazioni sanitarie dell'Ausl di Bologna

"Già recuperato il 50% di quelle che erano state sospese". La Ausl ha già potenziato il piano di recupero, accelerando anche sulla riapertura di agende e sportelli Cup

Bologna - “C’è chi non sa andare oltre la polemica e chi invece, con grande impegno, sta cercando di recuperare le migliaia di prestazioni sospese durante l’emergenza. Dal nuovo Direttore generale della Ausl di Bologna, Bordon, avevo già ricevuto la rassicurazione sul fatto che questo fosse il suo primo obiettivo, nell’incontro che abbiamo avuto pochi giorni fa dopo l’avvio del suo incarico. Su questo, ha subito formato una task force, per accelerare i tempi il più possibile. E comunque, anche nella polemica, ci vorrebbe il senso della misura, perchè i numeri non sono quelli indicati dalla Lega, dato che a Bologna il 50% delle prestazioni sospese è già stato recuperato stiamo lavorando per recuperare il prima possibile la quota rimanente. Fare polemica è comodo, molto più impegnativo lavorare sugli obiettivi e le risposte da dare ai cittadini e ai territori”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, replica ai consiglieri regionali della Lega, Michele Facci e Daniele Marchetti, sui tempi di attesa relativi alle prestazioni ordinarie erogate a Bologna e lo fa sulla base dei dati forniti dalla Ausl di Bologna.

Una situazione che è costantemente monitorata ed è oggetto di un piano di recupero avviato da tempo. Sempre rispetto alla situazione di Bologna, la Ausl ha potenziato ulteriormente le azioni del piano di recupero, in stretto coordinamento con la Conferenza territoriale socio-sanitaria per le modalità di attuazione, oltre che con Lepida per la parte relativa alla infrastruttura tecnologica del Cup, accelerando quindi ulteriormente la riapertura di agende e sportelli.

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