Igiene delle mani: un gesto fondamentale e una priorità anche per la fase 2 dell'epidemia Covid-19
Ogni anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove la campagna per l’igiene delle mani, prevedendo il suo momento centrale nella giornata del 5 maggio.
Per l'occasione, la Sub Area Rischio Clinico della Commissione Salute delle Regioni, coordinata dalla Regione Emilia-Romagna, ha prodotto un documento per ricordare il ruolo fondamentale di questo gesto, ancor più significativo quest'anno nel pieno della pandemia Covid-19.
"L’igiene delle mani rappresenta, insieme al distanziamento fisico e all’etiquette respiratoria (coprirsi naso e bocca in caso di starnuti o colpi di tosse), una delle principali misure di prevenzione e mitigazione del rischio di infezione. Si tratta quindi di un fattore di protezione “chiave” sia nel contesto sanitario che in comunità", si legge nel documento che prosegue sottolineando che l'uso corretto della mascherina e dei dispositivi di protezione individuale non può prescindere dalle fondamentali regole di igiene: "In queste settimane - si legge nel documento - l’attenzione di professionisti, decisori dell’opinione pubblica si è focalizzata molto sull’utilizzo di “dispositivi di protezione” e soprattutto sull'uso della mascherina. Occorre ricordare che indossare una mascherina, non è sufficiente a fornire un livello adeguato di protezione e, in ogni caso occorre rispettare al massimo le regole dell’igiene delle mani e del distanziamento fisico.
In ambito lavorativo, ad esempio, i dispositivi medici e i dispositivi di protezione individuale vengono considerati come una misura efficace per la protezione dell’operatore sanitario solo se inseriti all’interno di un più ampio insieme d’interventi che comprende controlli amministrativi e procedurali, ambientali, organizzativi e tecnici, tra i quali sono presenti quelli relativi all’igiene delle mani".
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, come riporta il documento della Sub area Rischio Clinico della Commissione Salute, nel suo recente documento “Interim recommendations on obligatory hand hygiene against transmission of COVID-19”, raccomanda di: allocare postazioni per l’igiene delle mani (con acqua e sapone o con soluzioni/gel a base alcolica) di fronte all'ingresso di ogni edificio pubblico (comprese scuole e strutture sanitarie) o privato ad uso commerciale, per consentire a ciascuno di praticare l'igiene delle mani sia all’entrata che all’uscita; incrementare la pratica dell’igiene delle mani nelle strutture sanitarie.
E proprio nello specifico contesto sanitario e socio-sanitario, è necessario sostenere la pratica dell’igiene delle mani coinvolgendo tutte le professioni, con particolare attenzione a quelle infermieristiche e ostetriche essendo l’anno loro dedicato dall’OMS; un ruolo importante deve essere svolto dai policy maker e dalle Direzioni in quanto il messaggio deve essere anche sostenuto in maniera molto forte dai responsabili e dalle funzioni in staff delle organizzazioni sanitarie.
La Sub Area Rischio Clinico sottolinea anche il fondamentale ruolo del paziente: "Per garantire una migliore qualità e sicurezza delle cure è infatti necessario considerare il paziente parte attiva del processo assistenziale. Ne deriva che, anche in questo ambito, è necessario un suo completo coinvolgimento, come anche dei familiari e degli eventuali caregiver".
Al contempo la Sub Area ricorda anche il ruolo dei risk manager : "Nella situazione attuale, considerando che l’infezione da SARS-CoV-2 si trasmette per contatto e droplet, è fondamentale comunicare al cittadino in maniera corretta l’importanza delle precauzioni
necessarie nell'abbattere il possibile rischio di contagio: i risk manager si impegnano, in sinergia con i responsabili per gli aspetti igienico sanitari e con i referenti del rischio infettivo, a collaborare nella promozione e monitoraggio di queste azioni, al servizio degli operatori di prima linea".