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Medici, la Regione finanzia 72 contratti di formazione per gli specializzandi, aggiuntivi rispetto a quelli statali

In totale sono 1.464, 533 in più dello scorso anno

Raggiunta la massima capacità formativa delle Scuole di specializzazione di area sanitaria più critica

Donini: "Rafforziamo ulteriormente il nostro impegno, la salute dei cittadini è la priorità delle priorità"

Quelli finanziati con risorse regionali sono ripartiti tra i 4 Atenei dell'Emilia-Romagna: 27 per l'Università di Bologna, 19 per Modena-Reggio Emilia, 13 per Ferrara e 13 per Parma

Bologna - Dalla Chirurgia generale alle Malattie infettive e tropicali, dalla Geriatria all’Otorinolaringoiatria, alla Pediatria. Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno per far sì che i medici specializzati siano, anche in un futuro prossimo, in numero adeguato alle proprie necessità. E lo fa finanziando, con risorse proprie - 1 milione 800 mila euro - la prima annualità dei contratti di formazione specialistica, aggiuntivi rispetto a quelli garantiti dallo Stato.

Con questo stanziamento, infatti, ne sovvenzionerà direttamente 72 per l’anno scolastico 2019/2020, due in più rispetto alla passata annualità. Considerando i 1.392 contratti garantiti dallo Stato per le Scuole di specialità attivate nelle Università dell’Emilia-Romagna (su un totale di 13.400 a livello nazionale), e l’impegno di Regione e Aziende sanitarie, si arriva dunque complessivamente a 1.464 contratti di formazione specialistica sul territorio, a fronte dei 931 dello scorso anno: 533 in più.

Un incremento di oltre il 57%, che permette di raggiungere la massima capacità formativa delle Scuole di specializzazione di area sanitaria più critiche dei quattro Atenei dell’Emilia-Romagna, a partire dalle Emergenze Urgenze e Malattie infettive.

“Un impegno importante, che continuiamo a rafforzare- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. In questo modo aumentiamo le opportunità di accesso ai corsi di specializzazione dell’area medica e diamo risposta alla carenza di professionisti, soprattutto laddove registriamo, o prevediamo, il più alto fabbisogno di copertura degli organici ospedalieri. La Regione fa dunque la propria parte per fronteggiare un problema che è peraltro di carattere nazionale, nella piena consapevolezza che la salute dei cittadini è la priorità delle priorità”.

Dei 72 contratti finanziati dalla Regione27 sono destinati all’Università di Bologna, per 675mila euro13 all’Università di Ferrara, per 325mila euro; 19 all’Università di Modena-Reggio Emilia, per 475mila euro e 13 all’Università di Parma, per 325mila euro.

Le specializzazioni per Ateneo

Dei 27 contratti di formazione specialistica destinati all’Università di Bologna, 1 è in Chirurgia generale, 1 in Chirurgia toracica, 4 in Geriatria, 1 in Neurologia, 6 per Ortopedia e traumatologia, 6 per Pediatria, 2 per Psichiatria, 5 per Radiodiagnostica e 1 per Urologia.

Per quanto riguarda i 13 contratti per l’Università degli Studi di Ferrara, 1 è in Dermatologia e venereologia, 1 in Endocrinologia, 1 per Geriatria, 1 per Neurologia, 3 per Ortopedia e traumatologia, 3 per Pediatria, 1 per Psichiatria e 2 per Radiodiagnostica.

Dei 19 contratti di formazione specialistica a favore dell’Università degli Studi di Modena - Reggio Emilia, 2 sono per Geriatria, 1 per Malattie dell’apparato digerente, 5 per Ortopedia e traumatologia,1 per Otorinolaringoiatria,5 per Psichiatria, 4 per Radiodiagnostica e 1 per Radioterapia.

Infine, dei 13 contratti per l’Università degli Studi di Parma, 2 sono per Geriatria, 1 per Malattie infettive e tropicali, 1 per Medicina fisica e riabilitativa, 6 per Pediatria e 3 per Psichiatria.

L’accesso ai corsi è subordinato a queste condizioni: impegno a prestare la propria attività lavorativa nelle strutture e negli enti del Servizio sanitario regionale emiliano-romagnolo per un periodo pari almeno alla durata del corso di specializzazione frequentato, a partire dal conseguimento del diploma di specializzazione; aver conseguito il diploma di Laurea in uno degli Atenei emiliano-romagnoli, ovvero essere residente in Emilia-Romagna alla data di scadenza della domanda di iscrizione al concorso.

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ultima modifica 2020-11-11T10:40:54+02:00
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