L'Emilia-Romagna continua a investire nella prevenzione e nel benessere psicofisico delle persone
L'assessore Donini: "Promuovere la salute e migliorare gli stili di vita fin da giovani per consentire una vita sana, attiva e indipendente sino a tarda età"
Via libera dalla Giunta al riparto e assegnazione alle Aziende sanitarie delle risorse per il 2020. Tra gli ambiti di intervento: alimentazione, stili di vita corretti e contrasto alle dipendenze. Progetti specifici per i giovani, realizzati in partnership con gli Istituti scolastici
Bologna - Promuovere e facilitare l'adozione di stili di vita sani in ogni età della vita, dall'infanzia alla terza età, prevenire patologie croniche (malattie cardiovascolari, tumori, diabete, malattie respiratorie croniche, problemi di salute mentale), anche attraverso un’alimentazione sana e sicura; contrastare fattori di rischio modificabili, quali il fumo, l’abuso di alcol e la sedentarietà.
Guardano a questi obiettivi i progetti finanziati dalla Regione con 3,5 milioni di euro, approvati da una recente delibera di Giunta regionale, che stabilisce anche la ripartizione delle risorsetra le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, per realizzare azioni e interventi previsti dalla specifica legge regionale sulla ‘promozione della salute e prevenzione primaria’ (n.19 del 2018).
"Come Regione abbiamo sempre puntato molto sulla prevenzione e sul benessere psicofisico delle persone, e vogliamo continuare a farlo - dice l'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Investire in questi ambiti significa studiare e implementare strategie che non siano necessariamente limitate a interventi nel settore sanitario. Al contrario, pensiamo sia necessario effettuare interventi che consentano ai cittadini di vivere in modo sano, attivo e indipendente sino a tarda età. Per questo è importante promuovere la salute e migliorare gli stili di vita dei giovani, per quanto riguarda, ad esempio, l'alimentazione, l'attività fisica, l’abuso di sostanze stupefacenti. Quanto alla prevenzione in ambito sanitario- prosegue l’assessore- mai come in questo periodo di emergenza pandemica diventa indispensabile concentrare l’attenzione sui vaccini antinfluenzali e sulle attività di riduzione dei fattori di rischio cardiovascolari e tumorali. Tutto ciò richiede naturalmente, oltre a una forte integrazione fra i diversi livelli del Servizio sanitario regionale, la realizzazione di programmi specifici, che continuiamo a supportare”.
Gli interventi finanziati
La maggior parte delle risorse - 2 milioni di euro - andranno alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per coprire le spese di realizzazione dei programmi regionali per la promozione della salute, benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria, suddivisi in base al numero di residenti per Ausl. Il 20% delle risorse è destinato ad azioni e interventi in partnership con gli istituti scolastici.
Un milione di euro viene poi assegnato alle Aziende Usl in base al numero di residenti- al 1 gennaio 2020- di età compresa tra 15 e 64 anni, per interventi socio-sanitari di prevenzione, contrasto delle dipendenze, promozione del benessere psicofisico e della salute mentale delle persone con problematiche d’abuso e dipendenza.
Ulteriori 350 mila euro saranno assegnati all’Azienda sanitaria di Piacenza per consentire la realizzazione di azioni di prevenzione e contrasto delle dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti.Non solo, l’Azienda potrà anche utilizzare tali contributi per progettare interventi finalizzati a migliorare lo stato di salute dei detenuti, intervenendo sulle abitudini alimentari e sul rischio di diffusione delle malattie infettive.
I restanti 150 mila euro andranno all’Azienda Usl di Modena per attività di comunicazione sociale e formazione diffusa della popolazione.
La ripartizione delle risorse per Azienda, relativa ai programmi di valenza regionale
Le risorse sono così ripartite: 754 mila euro all’Azienda Usl della Romagna, 626 mila all’ Azienda Usl di Modena, 594 mila euro all’Azienda Usl di Bologna,542 mila euro all’Azienda Usl di Piacenza, 359 all’Azienda Usl di Reggio Emilia,306 mila euro all’Azienda Usl di Parma, 229 mila euro all’Azienda Usl di Ferrara e 89 mila euro all’Azienda Usl di Imola.