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Donini: “Fatte migliaia di assunzioni, proseguiremo il confronto con tutti i professionisti della nostra sanità regionale”

L’assessore dopo la presa di posizione delle sigle sindacali dei medici

“Massima disponibilità. Intendiamo continuare a fare tutto ciò che serva per contrastare la pandemia e la campagna vaccinale, nonostante la situazione di grande criticità economica che riguarda tutte le Regioni italiane, che attendono con fiducia che il Governo assicuri la copertura delle spese sostenute per questo”

Bologna – “Lo ribadisco. In Emilia-Romagna non c’è alcun taglio al personale sanitario. Anzi, dal 2016 al 2020 sono state fatte 23mila assunzioni di medici, infermieri, operatori, garantendo negli ultimi due anni oltre il 170% del turnover. E nella prima parte del 2021 le assunzioni sono state oltre 5mila. Attraverso accordi con le rappresentanze sindacali per l’ammodernamento del sistema sanitario regionale, la valorizzazione dei percorsi professionali e la riduzione del precariato, grazie numerosissime stabilizzazioni”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, rispetto alla presa di posizione delle sigle sindacali dei medici Anaao-Assomed, Aaroi-Emac, Anpo, Cimo, Fesmed e Fvm.

“Un rafforzamento degli organici- prosegue- che è stato ancora maggiore durante la pandemia, durante la quale la sanità dell’Emilia-Romagna ha dato una straordinaria prova di sé, come sta facendo tuttora, grazie soprattutto alla forza e alla preparazione di chi vi lavora. La pandemia non è finita, continua a richiedere uno sforzo eccezionale, necessario anche sul fronte delle cure ordinarie, ed è aperto il confronto col Governo sui trasferimenti statali, insufficienti. Intendiamo continuare a fare tutto ciò che serva per vaccinare e fermare il virus, nonostante la situazione di grande criticità economica che riguarda tutte le Regioni italiane, che attendono con fiducia che il Governo assicuri la copertura delle spese sostenute proprio per il contrasto alla pandemia e per la campagna vaccinale in corso. Difficoltà economiche che, come riconosciuto dagli stessi sindacati dei medici, non dipendono dalla Regione. Allo stesso modo, proseguiremo il confronto con tutti i professionisti della nostra sanità, nessuno escluso, per uscire insieme dall’emergenza sanitaria, rafforzare la medicina di territorio e garantire la massima qualità del lavoro”.

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ultima modifica 2021-12-13T10:05:36+01:00
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