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Verso una nuova fase di convivenza con il virus

Cosa cambia dal 1^ aprile con la fine dello stato di emergenza nazionale

Per molti servizi basterà il green pass base, dal 1^ maggio ingresso libero ovunque e addio alle mascherine. A scuola Dad solo per i positivi.

Donini: “Conclusa la fase di emergenza si apre quella della convivenza. Continuiamo però a tenere alta l’attenzione e a essere prudenti”. Le novità introdotte anche in Emilia-Romagna, come in tutto il Paese, con il decreto-legge del Governo: gradualmente tra aprile e maggio cadranno quasi tutte le misure restrittive

Bologna, 30 marzo 2022 - L’Italia, e quindi anche l’Emilia-Romagna, fanno un passo deciso verso il ritorno alla normalità: a partire da venerdì 1^ aprile, infatti, si conclude lo stato di emergenza decretato a livello nazionale il 31 gennaio 2020 a causa della pandemia.

Dopo oltre due anni, il decreto-legge 24 marzo 2022 ha messo la parola fine a molte delle misure di prevenzione fin qui applicate. Secondo il Governo, infatti, anche se il virus continua a circolare, non ci sono più le condizioni per giustificare lo stato di emergenza.

Scompare innanzitutto il sistema delle zone colorate assegnate alle Regioni a seconda dell’andamento dei contagi e dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. Resterà invece per tutto aprile l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, di tipo Ffp2 nel caso di mezzi pubblici di trasporto, per spettacoli ed eventi sportivi al chiuso: l’addio alle mascherine di qualsiasi tipo avverrà dal 1° maggio, quando si potrà entrare liberamente ovunque.

“Si conclude la fase dell’emergenza e si apre quella della convivenza- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. D’ora in poi non ci saranno quasi più divieti, ma il virus circola ancora, sarà quindi necessario continuare a tenere comportamenti prudenti, a sorvegliare il proprio stato di salute e ad affidarsi alla scienza, a partire dai vaccini. Una scelta, peraltro, che in Emilia-Romagna ha già fatto la stragrande maggioranza dei cittadini, con quasi 3 milioni e 800mila persone over 12 già vaccinate e poco meno del 94%, sempre degli over 12, che ha già completato il ciclo”.

Cosa cambierà, dunque, dal 1^ aprile?

Accessi ai servizi

Non sarà più necessario il green pass rafforzato per viaggi interregionali in bus o treno, in aereo o nave, per frequentare mense o ristoranti al chiuso, partecipare a concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati o università, spettacoli e sport all’aperto, colloqui con i detenuti: basterà il green pass base.

Il green pass rafforzato rimarrà – per tutto il mese di aprile - solo per palestre e piscine, centri benessere, convegni e congressi, centri ricreativi, feste al chiuso, sale gioco, discoteche, cinema, teatri, sale da concerti e strutture sportive al chiuso.

E ancora, nessuna certificazione per il trasporto locale (autobus o treni regionali, metropolitana). Torneranno a riempirsi senza limiti di capienza gli impianti sportivi.


Prevenzione

Resterà per tutto aprile l’obbligo di mascherine al chiuso, che dovranno essere Ffp2 nel caso di mezzi pubblici di trasporto, per spettacoli ed eventi sportivi al chiuso. Così come resterà l'isolamento di 7 giorni per i positivi se vaccinati (che salgono a 10 giorni per i non vaccinati), al termine del quale servirà un tampone rapido o molecolare negativo.

Chi ha avuto un contatto con un positivo rimarrà in regime di autosorveglianza con mascherina Ffp2 per 10 giorni e test solo se sintomatico.


Obblighi vaccinali e lavoratori

Per il rientro al lavoro degli ultracinquantenni sarà sufficiente il green pass base. 

La sospensione dall’incarico e dallo stipendio resterà attiva fino al 31 dicembre per gli esercenti delle professioni sanitarie (medici, infermieri e altri professionisti sanitari), per gli operatori di interesse sanitario (tra cui gli OSS) e per il personale che presta la propria attività lavorativa nelle aziende sanitarie, per i quali rimane in vigore per tutto il 2022 l’obbligo vaccinale. Analoga misura è prevista per chi svolge la propria attività lavorativa nelle RSA.

Obbligo vaccinale prorogato fino al 15 giugno per le forze dell'ordine e il personale docente ed educativo. Questi ultimi, se non vaccinati, potranno lavorare svolgendo attività di supporto alla didattica senza contatto con gli alunni.


Scuole

Nelle scuole di ogni ordine e grado (dai 6 anni in su), rimane l’obbligo di indossare le mascherine, ma basteranno le chirurgiche. In presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e per docenti ed educatori, nonché per le bambine e i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l'utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con il soggetto positivo.

La Dad potrà essere attivata solo per gli studenti con positività certificata dal medico, previa richiesta della famiglia o dello stesso alunno, se maggiorenne. I positivi saranno riammessi dopo isolamento e tampone.

Per i sintomatici sarà necessario un test antigenico (anche autotesting) o molecolare che escluda l’infezione.

Infine, torneranno le gite, le uscite didattiche e le manifestazioni sportive scolastiche.


Strutture ospedaliere, residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie: accesso dei visitatori

L’accesso di visitatori alle strutture di degenza ospedaliera è consentito, ma viene prorogato sino al 31 dicembre 2022 l’obbligo di possesso di certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo, oppure a seguito del completamento ciclo vaccinale primario/avvenuta guarigione unitamente a un test antigenico o molecolare negativo nelle 48 ore precedenti.

Vengono inoltre prorogate sino al 31 dicembre 2022 le “Disposizioni per l'accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice” (decreto-legge 24/2022 - art. 7, comma 2, lettera "a" - che proroga le disposizioni dell’art. 1 bis del decreto-legge 44/2021), che prevedono: 

accesso di familiari e visitatori a strutture di ospitalità e di lungodegenza, residenze sanitarie assistite (RSA), strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, strutture socio-assistenziali, eccetera, con la garanzia, nel rispetto delle misure indicate dalle specifiche linee guida definite con ordinanza ministeriale cui le strutture sono tenute a conformarsi e a condizione che siano assicurate idonee misure di protezione individuale, della continuità delle visite da parte di familiari con cadenza anche giornaliera, consentendo loro anche di prestare assistenza quotidiana nel caso in cui la persona ospitata sia non autosufficiente

- possesso di certificazione verde Covid-19, con le condizioni precisate nel decreto: certificazione rilasciata a seguito somministrazione dose di richiamo o certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito completamento ciclo vaccinale primario/avvenuta guarigione unitamente a test antigenico rapido o molecolare negativo nelle 48ore precedenti). La responsabilità della verifica è posta in capo ai responsabili delle strutture.

Servizi socio-sanitari per le persone anziane e con disabilità, centri diurni

Con la cessazione dello stato di emergenza si prevede il progressivo ritorno alle normali modalità di funzionamento dei servizi socio-sanitari diurni, domiciliari e territoriali. In tutti i servizi devono essere garantite le misure generali di prevenzione ancora previste in ambito socio-sanitario con particolare riferimento all’obbligo vaccinale del personale, accessi e uscite degli ospiti, isolamento ed auto sorveglianza.  Confermato fino al 30 aprile l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Le principali novità dal 1^maggio

Scomparirà l’obbligo di indossare mascherine. Sui mezzi pubblici non sarà richiesto alcun certificato né servirà per lavorare: sarà necessario solo per accedere alle strutture sanitarie.

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ultima modifica 2022-04-01T13:07:17+01:00
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