Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: "Senza rispetto non c’è gara”
Lori: “I valori dello sport per lanciare un messaggio forte, capace di trasmettere l’importanza del rispetto e della responsabilità in ogni ambito del quotidiano, a partire dai più giovani”
Emma Petitti: “Contrastare la violenza un impegno fondamentale. La mostra dell’Assemblea legislativa sulle donne iraniane”. I dati sulla violenza elaborati dall’Osservatorio regionale: nel 2021 4.934 donne si sono rivolte a un Centro antiviolenza dell’Emilia-Romagna, 300 in più del 2020. E sale il numero delle telefonate al numero 1522: 1.667 nel 2021 con un incremento del 4% rispetto al 2020 . Nei primi tre mesi del 2022 sono state 370 di cui 191 da vittime di violenza o stalking. Continua l’impegno delle Regione: scade il 2 dicembre il bando che mette a disposizione 2,5 milioni di euro per progetti di Enti locali, associazioni e onlus
21 novembre 2022 - Senza rispetto non c’è gara. Nella vita, oltre che nel mondo dello sport.
Viene proprio da due grandi campioni del basket e del motociclismo come Marco Belinelli e Andrea Dovizioso il messaggio contro la violenza sulle donne, cuore della campagna di comunicazione che la Regione Emilia-Romagna lancia in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne delle Nazioni Unite.
E che è stata presentata oggi Bologna dall’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori.
Due testimonial d’eccezione che hanno accettato di impegnarsi a fianco della Regione, per trasmettere un invito alla responsabilità e al rispetto. Due protagonisti di successo del mondo dello sport che si rivolgono ad altri uomini, a partire dai più giovani, per sensibilizzare su un dramma -la violenza sulle donne - che nel nostro Paese sta assumendo proporzioni sempre più drammatiche.
“Siamo di fronte a una vera e propria escalation della violenza, che sconfina sempre più spesso nella piaga dei femminicidi. E tanto più grave perché avviene quasi sempre in ambito famigliare– ha sottolineato l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori -. La tragedia di Saman, di Alice e di tutte le altre ci addolora, ma non solo: richiama tutti all’urgenza di fare squadra per accelerare ancor più l’impegno sul fronte della prevenzione per evitare fatti così gravi e drammatici. Occorre inoltre rafforzare ulteriormente il nostro impegno di Istituzioni sul piano culturale per promuovere una vera cultura del rispetto e contrastare stereotipi, discriminazioni, modelli educativi ancora evidentemente troppo diffusi. La campagna che lanciamo oggi va proprio in questa direzione”.
In Emilia-Romagna secondo i dati elaborati dall’ Osservatorio regionale sulla violenza di genere sono 4.934 le donne che nel 2021 hanno contattato un Centro antiviolenza: oltre 300 in più rispetto alle 4.614 del 2020. Mentre sono 1.667 le chiamate al numero 1522 del Dipartimento nazionale per le pari opportunità (1.606 nel 2020), di cui 994 da parte di donne vittime di violenza o stalking (913 nel 2020).
In crescita anche le donne ospiti di Case rifugio, in prevalenza straniere: 320 nel 2021 contro le 301 dell’anno precedente. E quelle accolte in un Centro antiviolenza: 2.646 (2.335 nel 2020).
Una prima anticipazione sul 2022, limitata tuttavia a 16 Centri, rivela che tra gennaio e maggio hanno preso contatto con un Centro antiviolenza 1.749 donne, mentre le chiamate al 1522 sono state tra gennaio e marzo di quest’anno 370, di cui 191 da vittime di violenza o stalking.
“Contrastare il fenomeno della violenza sulle donne – ha detto la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti- è uno degli obiettivi fondamentali per l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e per tutta la comunità regionale: in collaborazione con la rete dei Centri antiviolenza disseminati su tutto il territorio vogliamo continuare a dare supporto e protezione alle donne che si trovano in una difficile situazione. Perché a volte denunciare non è sufficiente e abbiamo bisogno del sostegno di strutture dedicate per affrontare quell’ emergenza sociale che i dati ci raccontano. Anche quanto sta accadendo in Iran ci obbliga, a una profonda riflessione: per questo abbiamo deciso di allestire in Assemblea legislativa una mostra dedicata ai volti delle donne iraniane per dare voce alla loro protesta e richiamare l’attenzione sui diritti umani negati. Come l’acqua è il titolo dell’esposizione che verrà inaugurata mercoledì 23 e che allude alla volontà ferrea di queste donne di abbattere il muro della violenza di genere”.
Sono intervenute alla conferenza anche Cristina Magnani, Presidente del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna e Loretta Michelini, Presidente di MondoDonna Onlus.
La campagna
“Ogni sport ha le sue regole, ma ce n’è una che vale per tutti: senza rispetto non c’è gara”, questo il messaggio che Belinelli e Dovizioso rivolgono attraverso gli spot radiofonici che saranno trasmessi dai network regionali dal 21 al 27 novembre e per una settimana a metà gennaio.
Mentre dagli schermi delle principali emittenti televisive – oltre che da Lepida Tv – il capitano della Virtus Segafredo Bologna e il campione del mondo classe 125 ricorderanno che lo “sport è fatto di passione, controllo e condivisione, mai di violenza”.
Gli stessi messaggi che faranno da filo conduttore delle clip per la campagna social che dal 21 novembre interesserà Facebook, Instagram e You Tube. Così come i podcast, le inserzioni sui quotidiani, i banner sulle testate on line, le affissioni stradali. Fino a una vetrofonia che dal 21 novembre decorerà le porte della sede della Regione Emilia-Romagna.
L’impegno della Regione. I progetti finanziati per provincia.
Un impegno quello della Regione a 360 gradi. A partire dal bando contro la violenza di genere - uscito lo scorso 4 novembre e per il quale è possibile presentare domanda fino al 2 dicembre - che mette a disposizione di enti locali, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, onlus 2,5 milioni di euro nel biennio 2023 – 2024 per progetti che puntano soprattutto alla prevenzione.
Uno stanziamento in crescita rispetto ai 2,1 milioni del bando precedente che ha sostenuto 83 progetti.
Di questi 7 in provincia di Piacenza per 106.420 euro; 4 in provincia di Parma per 164.280 euro; 9 in quella di Reggio Emilia per 246.780 mila euro; 13 in quella di Modena per 251.621 euro. Nell’area metropolitana di Bologna i progetti finanziati sono stati 28 per 830.004 euro; nel Ferrarese 3 per 80.120 euro; nel Ravennate 5 per 125.465; nel Forlivese-Cesenate 9 per 210.492; nel Riminese 5 per 68.816 euro.
Tra le misure più innovative il Reddito di libertà. Uno strumento per sostenere l’autonomia economica delle donne vittime di violenza e dunque la possibilità concreta di voltare pagina, grazie all’erogazione di un assegno mensile fino a 400 euro per un periodo massimo di un anno. A disposizione per il 2022 risorse per 1,3 milioni di euro, con le quali la Regione integra in modo significativo lo stanziamento nazionale, portando a 1 ,5 milioni di euro le risorse disponibili in Emilia-Romagna.
Le slide del Rapporto: https://regioneer.it/rapporto-violenza-genere