Riforma emergenza urgenza, debutto positivo per il CAU di Piacenza
Donini: “Anche a Piacenza confermata la buona partenza dei CAU. Continuiamo a rafforzare, sui territori, la risposta ai bisogni di cura dei cittadini, lasciando ai PS la gestione delle emergenze”
Tra le cause principali di accesso al Centro assistenza urgenza, problemi di natura ortopedica (25,7%), disturbi generali (18,9% dei casi), gastro-intestinali (13,7%) e dermatologici (10,5%). Maggiore afflusso registrato nelle fasce diurne e pomeridiane, dalle 8 alle 14 (45%) e dalle 14 alle 20 (29%)
13 dicembre 2023 - 571 accessi registrati, di cui 421 con codice verde, 145 bianco e 5 azzurro, il 93,5% dei quali gestito direttamente presso la struttura, e solo lo 0,5% (3 persone) indirizzato al Pronto soccorso. Per quattro persone (0,7%) si è reso necessario il ricovero in ospedale, mentre 30 (5,3%) hanno deciso di allontanarsi prima della visita del medico.
È il bilancio dei primi sette giorni di attività del CAU di Piacenza, il Centro di assistenza urgenza inaugurato lo scorso 4 dicembre all’interno del Polichirurgico, per gestire in tempi rapidi, e senza lunghe code, h24 e 7 giorni su 7, le urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, alleggerendo così il carico dei Pronto soccorso.
“I dati di questa prima settimana- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-confermano anche a Piacenza la buona partenza del CAU, con nove casi su dieci gestiti direttamente all’interno della struttura e solo tre pazienti trasferiti in Pronto soccorso. Un nuovo servizio che continueremo a potenziare anche nel 2024 in maniera capillare sul territorio, con l’apertura di nuove strutture che andranno ad aggiungersi ai nove già attivi. Così che queste strutture divengano il riferimento per i cittadini che presentano problematiche urgenti ma non emergenziali, per ricevere in tempi rapidi risposta ai propri bisogni di cura e assistenza, lasciando ai Pronto soccorso la presa in carico dei casi più gravi”.
I dati del CAU di Piacenza dal 4 al 10 dicembre
Il Centro di assistenza urgenza piacentino, nel periodo di monitoraggio, ha accolto complessivamente 571 persone. Di queste, 13 (2,3%) hanno concluso in loco le cure necessarie; 521 (91,2%) sono state invitate a proseguire il percorso di cura con il proprio medico curante; 3 pazienti (lo 0,5%) sono stati trasferiti al Pronto soccorso per la presa in carico e 4 (0,7%) sono stati ricoverati in ospedale. Il restante 5,3% dei casi (30 persone) ha preferito allontanarsi prima della visita medica.
Maggiore afflusso si è verificato nelle ore diurne e pomeridiane, ovvero tra le 8 e le 14 (45%) e tra le 14 e le 20 (29%). Solo il 26% delle persone si è recato al CAU nelle ore notturne, tra le 20 e le 8 del mattino. 421 sono stati gli accessi in codice verde (73,7%), 145 in codice bianco (25,4%) e 5 in codice azzurro (0,9%).
Tra le cause principali di accesso, problemi di natura ortopedica (147 persone, pari al 25,7% dei casi); disturbi generali e problemi minori (108 casi, il 18,9%); gastro-intestinali (78 casi, il 13,7%) e dermatologici (60 casi, il 10,5%).
I CAU in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna sono 9, a oggi, i CAU già attivi: oltre a quello di Piacenza, tre sono nel bolognese - Budrio, Vergato e Navile (inaugurato lunedì 11 dicembre) - uno è a Castelfranco Emilia, nel modenese (anche questo inaugurato due giorni fa), e quattro sono nel ferrarese: Comacchio, Copparo, Portomaggiore e Ferrara.