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Salute mentale

La Regione investe 40 milioni di euro nel 2025 per potenziare i servizi con interventi e programmi personalizzati per i pazienti più fragili

Le risorse a disposizione delle Aziende per un’utenza che va dai giovani con disturbi alimentari o dello spettro autistico fino ai soggetti sottoposti a misure alternative alla detenzione.

5 settembre 2025 - La Regione Emilia-Romagna conferma il proprio sostegno al Piano della salute mentale e il superamento degli ex ospedali psichiatrici, destinando 40 milioni di euro, ripartiti tra le Aziende sanitarie, per l’anno 2025.

Serviranno a sostenere una serie di interventi sociosanitari specifici e a garantire percorsi personalizzati e continuità assistenziale per i pazienti dei Centri di salute mentale e per le persone con bisogni specifici di assistenza, minori o adulti.

“Vogliamo consolidare un sistema di cure in grado di integrare la dimensione sanitaria con quella sociale- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi-. Le risorse stanziate metteranno le Aziende sanitarie in grado di predisporre interventi personalizzati e innovativi, capaci di sostenere la Salute mentale e di promuovere l’autonomia delle persone”.

I destinatari delle iniziative previste dal Piano sono molteplici: minori con disabilità intellettive, giovani con disturbi del comportamento alimentare, persone con esordio psicotico. Particolare attenzione è rivolta a bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento o con disturbo dello spettro autistico nella fascia tra zero e sei anni.

La distribuzione dei fondi per aree

Una parte significativa dei fondi, pari a 33,7 milioni di euro, è destinata al ‘Fondo per l’autonomia possibile – Salute mentale’. Si tratte di interventi a bassa intensità assistenziale, che privilegiano i progetti personalizzati e percorsi riabilitativi realizzati attraverso la metodologia del Budget di salute. I destinatari comprendono persone con disturbi mentali, dello spettro autistico, ma anche persone dimesse dagli ex ospedali psichiatrici, pazienti provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari o dalle Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza), nonché soggetti sottoposti a misure alternative alla detenzione. Alcune Aziende sanitarie riceveranno inoltre risorse aggiuntive per esigenze specifiche di livello regionale, come le strutture speciali per gli autori di reato a Bologna e Parma (assegnati 150mila euro ciascuno), e il potenziamento delle attività della Rems di Reggio Emilia per le quali sono previsti 300mila euro.

Un’attenzione particolare è riservata all’assistenza delle persone con disturbi del comportamento alimentare, per la quale sono previsti 820mila euro. Parte delle risorse sosterrà l’assistenza residenziale nelle strutture accreditate “In Volo” di Parma e “Residenza Gruber” di Bologna, nonché lo sviluppo di percorsi di cura in età pediatrica.

Sono poi previsti 400mila euro per il programma “Esordi psicotici”, che punta a garantire un’applicazione uniforme delle raccomandazioni regionali a beneficio di chi affronta le prime fasi di malattia, e 565mila euro per il programma che si occupa della diagnosi e presa in carico di minori e giovani adulti con disturbi specifici dell’apprendimento.

Un capitolo fondamentale riguarda i disturbi dello spettro autistico, cui sono dedicate risorse complessive per oltre 4,2 milioni di euro. Di questi, 1,22 milioni finanziano il Programma regionale integrato (PRIA) per i minori, 2 milioni sono espressamente riservati alla fascia 0-6 anni per garantire tempi certi tra diagnosi e inizio del trattamento e per il rispetto degli standard previsti, mentre un altro milione di euro è destinato agli adulti, con l’obiettivo di strutturare équipe multidisciplinari e percorsi di continuità assistenziale. 280mila euro infine sostengono la presa in carico delle persone con disabilità intellettive.

La ripartizione per Ausl

Le risorse, che dovranno essere impiegate entro il 31 dicembre 2025, sono ripartite tra le diverse Aziende sanitarie secondo criteri legati alla popolazione residente e alla specifica tipologia di bisogno.

Dei 40 milioni complessivi di risorse disponibili, alla Ausl di Piacenza vanno 3.195.233 euro, Ausl Parma 5.894.196 euro, Ausl Reggio Emilia 5.025.008,00 euro, Ausl Modena 4.356.062 euro, Ausl Bologna 7.022.942 euro, Ausl Imola 3.292.727euro, Ausl Ferrara 4.464.408 euro e Ausl Romagna 6.749.424 euro.

Per approfondire

Offerta assistenziale in Emilia-Romagna e i dati 2024

La rete di servizi regionali dell’Emilia-Romagna è costituita da Dipartimenti di Salute mentale e Dipendenze patologiche, che comprendono punti ambulatoriali, residenze a carattere intensivo o estensivo, Centri Diurni e Day Hospital territoriali; Servizi psichiatrici ospedalieri (che a loro volta sono costituiti dai Servizi psichiatrici di diagnosi e cura e dai reparti di Neuropsichiatria infantile); e, infine, dall’ospedalizzazione privata.

Nell’ultimo anno sono stati 83.891 i pazienti assistiti dai Servizi di salute mentale adulti (+3,9% rispetto al 2023). La quota più consistente di utenti si colloca nella fascia d'età maggiore compresa di tra i 55 e i 64 anni (22,3%), mentre la fascia tra 45 e 54 anni rappresenta il 19,8% del totale. In evidenza un 11,2 % di utenza under 25 e un ulteriore 13,1% di utenti di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Gli over 55 sono complessivamente il 43,3%.

Gli adulti con disturbi dello spettro autistico in trattamento nei Servizi di salute mentale della Regione Emilia-Romagna nel 2024 erano 1.506, con un incremento del 26% rispetto all'anno precedente (erano 1.194). Il 47% ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni.

Complessivamente tra gli adulti le donne rappresentano il 25%.

I minori con disturbi dello spettro autistico invece nel 2024 erano 6.666 (+8,7% rispetto all’anno precedente), il 42,5% ha tra i 6 e i 10 anni. Gli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni sono il 32,7%, i rimanenti 24,8% hanno meno di 5 anni.

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ultima modifica 2025-09-05T13:28:30+01:00
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