Microraccolta - Cosa e come rimuovere in autonomia
Cos'è la microraccolta?
La microraccolta è un’opportunità che viene data ai privati cittadini per rimuovere personalmente, in sicurezza, piccole quantità di materiali contenenti amianto compatto in buono stato di conservazione presenti nelle loro civili abitazioni e/o relative pertinenze e conferirli al servizio pubblico, attraverso un apposito circuito di ritiro a domicilio organizzato dai Gestori del Servizio Rifiuti Urbani.
E' stata voluta dalla Regione Emilia-Romagna per ridurre al massimo i rischi derivanti da un non corretto smaltimento dei rifiuti contenenti amianto ed è stata condivisa con le AUSL, i gestori del servizio rifiuti e i Comuni del territorio regionale.
Costi del servizio di microraccolta
- Il costo del materiale necessario per l’autorimozione è a tuo carico
- Ai sensi della D.G.R. del 01/07/2019 n.1071, il servizio di raccolta e smaltimento attraverso la modalità della microraccolta è compreso all’interno del servizio di gestione dei rifiuti urbani
Posso fare la microraccolta?
Puoi accedere a questa opportunità se rispetti le seguenti condizioni:
- Se sei un privato cittadino e sei proprietario di un’abitazione (e relative pertinenze) nella quale è presente del materiale contenente amianto;
- Se l’amianto è in matrice compatta in buono stato di conservazione e non friabile;
- Se il materiale è facilmente raggiungibile attraverso l’impiego di idonee attrezzature (scale, trabatelli) e lo trovi ad un’altezza massima pari a 3,00 metri dal suolo;
- Se il materiale compatto è presente in questi tipi di manufatti: pannelli, lastre piane e/o ondulate, serbatoi, cisterne per acqua, canne fumarie, tubazioni, casette per animali, vasi e fioriere (consulta la galleria di immagini);
- Se le quantità di questi materiali rientrano in questi limiti:
Tipologia manufatto | Quantità max | Peso max (kg) | Note |
---|---|---|---|
Pannelli, lastre piane e/o ondulate |
24 mq |
360 kg |
In caso di coperture, la superficie deve essere strutturalmente continua; sono esclusi interventi su più strutture adiacenti e appartenenti a più soggetti |
Serbatoi, cisterne per acqua |
n. 2 |
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Fino a 500 litri ognuno |
Canne fumarie |
3 mt lineari |
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Altre tubazioni |
3 mt lineari |
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Casette per animali |
n. 2 |
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Cucce per animali |
Altri manufatti (vasi, fioriere) |
n. 2 |
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NOTA: i quantitativi singoli o associati sopra richiamati si intendono per anno e per singola utenza. Il peso massimo consentito per ogni ritiro è pari a 500 kg.
Se manca anche solo una delle caratteristiche elencate, devi rivolgerti ad una ditta specializzata, autorizzata alla rimozione dei materiali contenenti amianto.
Per maggiori informazioni consulta le seguente pagina:
Come devo procedere per fare la microraccolta?
Le prime 3 cose che devi fare, dopo aver verificato che il materiale da smaltire sia conforme in quantità e per tipologia a quanto indicato dalle linee guida regionali, sono:
- Contattare la tua Azienda USL o il tuo Gestore del Servizio Rifiuti per accertarti della possibilità di avviare la procedura e per avere informazioni sulle modalità di attivazione;
- Compilare il Piano Operativo Semplificato (64.98 KB) e farlo pervenire all'Azienda USL competente per territorio con le seguenti modalità: consegna in cartaceo (in 4 copie, di cui una rimane all’Azienda USL e tre ti verranno restituite timbrate) oppure via PEC o mail (la ricevuta della PEC o mail è da stampare in tre copie);
- Acquistare il kit per la rimozione dell’amianto che ti permette di rimuovere in sicurezza il materiale: puoi trovarlo nelle ferramenta o nei negozi specializzati oppure puoi acquistarlo on-line.
Poi procedi così:
- Rimuovi e confeziona i rifiuti con le modalità operative descritte nei video sotto riportati, assicurandoti che mentre operi non si avvicinino persone estranee. In particolare:
- Utilizza i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): prima indossa la tuta intera monouso dotata di cappuccio integrato (con protezione da polveri e fibre di tipo 5 e 6 e simbolo di protezione da sostanze chimiche), poi il facciale filtrante con protezione P3 monouso, posiziona il cappuccio ed infine indossa i guanti di protezione a perdere
- Tratta il manufatto su tutta la superficie con il prodotto incapsulante certificato di tipo D, di colore contrastante con quello del manufatto contenente amianto
- Se ti trovi a dover rimuovere ganci, viti, chiodi, utilizza esclusivamente utensili manuali non motorizzati
- Racchiudi il materiale rimosso con teli di plastica trasparenti di spessore adeguato (minimo 0,15 mm), sigillandoli con nastro adesivo;
- Al termine del lavoro rimuovi i DPI usati (comincia togliendo la tuta, poi i guanti di protezione ed infine il facciale filtrante), mettili all’interno di teli o sacchi di plastica trasparenti e sigillali con nastro adesivo assieme al rifiuto.
- Apponi adeguata etichettatura sulla confezione finale del materiale (simbolo “a” di amianto)
- Posiziona il materiale già confezionato in un punto idoneo al ritiro da parte del gestore e facilmente accessibile per le operazioni di carico
- Al momento del ritiro fai compilare e firmare al gestore le 3 copie del piano operativo semplificato. Il gestore te ne lascerà 2: conserva 1 copia per te e l’altra inviala all’AUSL entro un mese.
Nei casi in cui non hai garanzia di lavorare in sicurezza e/o ti trovi in presenza di amianto in matrice friabile o compatto in cattivo stato di conservazione, rivolgiti sempre ad una ditta specializzata.
Prima di intervenire su materiali contenenti amianto, per informazioni rivolgiti al Dipartimento di Sanità Pubblica della tua AUSL e al tuo Comune.
Tutte le informazioni sulla procedura sopra descritta sono consultabili nell'informativa: Servizio di microraccolta amianto: come procedere (453.79 KB)
Per maggiori dettagli, puoi consultare le Linee Guida per la microraccolta dell'amianto della regione Emilia-Romagna, recepite con DGR 1071 del 01/07/2019, che definiscono le procedure semplificate di rimozione sopra illustrate.