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Torna lunedì 4 marzo l’Obesity Day, Giornata mondiale dell’obesità

Una malattia che in Emilia-Romagna riguarda oltre 336mila adulti. L’assessore Donini: “Importante non lasciare i pazienti soli con la propria dieta, al loro fianco c’è il servizio sanitario regionale”

In tutta l’Emilia-Romagna tanti incontri e iniziative per sensibilizzare i cittadini su questa patologia. La Regione in campo per la prevenzione e la cura anche dei più piccoli, con interventi coordinati e un Modello di presa in carico del bambino in sovrappeso e obeso che è stato inserito dall’OMS tra le buone pratiche europee per contrastare l’obesità infantile

2 marzo 2024 - L’obesità non è una condizione, ma una malattia. Che in Emilia-Romagna riguarda oltre 336mila persone adulte (tra i 18 e i 69 anni) - l’11% della popolazione di questa età- a cui se ne aggiungono 945mila in sovrappeso, il 32%.

Il 4 marzo, come ogni anno, si celebra la Giornata mondiale dell’obesità, e tutto il servizio sanitario regionale è impegnato a organizzare iniziative e incontri di informazione e sensibilizzazione (i programmi sono disponibili sui siti internet di Aziende sanitarie e ospedaliere). Per far comprendere ai cittadini che con l’obesità non si scherza, perché costituisce uno dei principali fattori di rischio collegati all’insorgenza di altre patologie come ictus, diabete, tumore, ipertensione e problemi cardiaci; inoltre, oggi più che mai rappresenta anche uno stigma e spesso è legata a episodi di bullismo e fat shaming, con le conseguenti ripercussioni psicologiche e di benessere complessivo che porta con sé.

“È importante non lasciare le persone sole con la propria dieta: in Emilia-Romagna al loro fianco ci sono i professionisti e le equipe multidisciplinari del servizio sanitario regionale, che da anni svolge attività di prevenzione, contrasto e cura dell’obesità già a partire dalla prima infanzia- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Occorre continuare a lavorare per favorire stili di vita sani, contrastare la sedentarietà e promuovere buone abitudini alimentari”.

A prendere in carico e a seguire le persone con obesità in Emilia-Romagna sono la rete di nutrizione preventiva e clinica delle Aziende sanitarie locali, attraverso i servizi Igiene degli alimenti e della Nutrizione, e le Aziende ospedaliere, con equipe multidisciplinari formate da nutrizionisti, medici dello sport, psicologi e altri specialisti.

Ma il contrasto all’obesità, come per altre malattie croniche, passa prima di tutto da una strategia che promuove un’alimentazione corretta e attività fisica regolare in diversi ambiti  - scolastico, lavorativo, di comunità e nelle strutture sanitarie, e prima ancora in gravidanza e in famiglia - e da uno specifico programma destinato ai più piccoli, il “Modello regionale di presa in carico del bambino in sovrappeso e obeso”, attivo dal 2013 e che è stato inserito dall’Organizzazione mondiale della sanità tra le buone pratiche europee per il contrasto all’obesità infantile.  I medici di base e i pediatri di libera scelta rivestono un ruolo fondamentale e costituiscono il primo step per accedere ai servizi.

Una rete che serve a prevenire e contrastare la patologia e a curare le persone con obesità, di tutte le età: se in regione il 43% degli adulti presenta un eccesso di peso, la percentuale sale a oltre la metà della popolazione sopra i 69 anni (dati Passi e Passi d’argento biennio 2021-2022). Numeri più confortanti, invece, per i minori. In Emilia-Romagna il 26% dei bambini di 8-9 anni è in sovrappeso o presenta obesità, ma fortunatamente la prevalenza diminuisce nell’adolescenza: il 15% nei 17enni (dati OKkio 2019 e HBSC 2022). A influire sull’eccesso di peso sono spesso lo scarso movimento e il troppo tempo trascorso davanti a tv, videogiochi, tablet, cellulare o sui social network.

Per approfondire

L’esperienza della Regione nella prevenzione e nel trattamento dell’obesità

Per la prevenzione e la cura dell’obesità la Regione Emilia-Romagna ha adottato un approccio multidisciplinare, con un’ampia gamma di interventi coordinati a differenti livelli, e specifiche linee di indirizzo per prevenirne l’insorgenza, rallentarne la progressione e assicurare la presa in carico precoce dei soggetti a rischio di obesità.

Dal 2013 è attivo il “Modello regionale di presa in carico del bambino in sovrappeso e obeso”, che vede impegnate le Aziende sanitarie locali attraverso una rete integrata di servizi di prevenzione, diagnosi e trattamento. Sempre in ambito pediatrico è attivo il progetto “Sapori di maternità”, che fornisce utili consigli per un corretto stile di vita delle donne in gravidanza in condizione di sovrappeso o obesità, e sono state messe a punto le nuove Linee guida per la ristorazione scolastica.

Tra altre iniziative di prevenzione, ci sono i due siti web: Alimenti&Salute e Mappa della Salute, con tutte le opportunità di alimentazione sana e movimento per i residenti in Emilia-Romagna.

Inoltre, attraverso i due programmi del Piano regionale della prevenzione 2021-2025 “Scuole che promuovono salute” e “Luoghi di lavoro che promuovono salute”, la Regione continua a portare negli istituti di ogni ordine e grado e nelle aziende i temi della prevenzione delle patologie croniche attraverso il sostegno a sani stili di vita.

Infine, ha firmato un Accordo di collaborazione con il ministero della Salute e altre otto Regioni italiane per realizzare, entro la metà del 2025, un progetto specifico di prevenzione e cura dell’obesità, di cui l’Emilia-Romagna è capofila. A disposizione ci sono complessivamente oltre 400mila euro per sostenere interventi mirati di formazione e presa in carico di minori e adulti.

Sovrappeso, obesità e sedentarietà: i dati

Eccesso di peso. In Emilia-Romagna il 32% della popolazione tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso (oltre 945 mila persone) e l’11% presenta obesità (oltre 336 mila persone), per un totale di adulti con eccesso di peso corporeo del 43% (oltre un milione e 281mila persone). Percentuale che sale con l’età: tra gli ultra 69enni, il 40% è in sovrappeso e il 16% è obeso, con una percentuale di anziani in eccesso di peso corporeo di oltre la metà della popolazione (dati Passi e Passi d’argento biennio
2021-2022).

Per quanto riguarda i più giovani, secondo l’indagine OKkio 2019, il 26% dei bambini di 8-9 anni è in eccesso di peso (19% in sovrappeso e 7% con obesità), prevalenza che cala nell’età adolescenziale: meno del 20% negli 11enni, il 16% nei 13enni, il 17% nei 15enni e il 15% nei 17enni (dati HBSC 2022).

Sedentarietà. In Emilia-Romagna nel biennio 2021-2022 il 14% degli adulti risultano completamente sedentari; la percentuale sale al 21% tra coloro che presentano almeno una patologia cronica, pari a una stima di oltre 124 mila persone (dati Passi).

Considerando i più piccoli, invece, il 16% dei bambini di 8-9 anni non ha svolto attività fisica il giorno precedente l'indagine OKkio 2019 e il 40% trascorre più di due ore al giorno davanti a tv e/o videogiochi, tablet, cellulare. Cifre che si discostano con la crescita: il 6% degli 11-13enni e il 18% dei 17enni non svolge mai attività fisica. Una quota importante di adolescenti tra gli 11 e i 17 anni (il 61%) trascorre più di tre ore davanti a tv, pc o smartphone guardando video, utilizzando i social network o giocando ai videogames (dati HBSC 2022)

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ultima modifica 2024-03-04T12:33:26+01:00
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