Ucraina, riunita la cabina di regia regionale
L’Emilia-Romagna accoglie quasi un quarto delle persone arrivate dall’Ucraina in Italia. Giudizio positivo sull’accoglimento della proposta avanzata la scorsa settimana di un contributo alle famiglie che accolgono i profughi nelle loro case
Bologna - La guerra in Ucraina non conosce soste, e l’arrivo dei profughi in fuga dagli orrori del conflitto vede impegnato l’intero sistema dell’accoglienza, sia a livello nazionale che nei territori.
In particolare, in Emilia-Romagna. Nel pomeriggio si è nuovamente riunita la Cabina di regia regionale per l’assistenza ai profughi, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, della vicepresidente Elly Schlein, dell’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, del sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e videocollegati prefetti, i sindaci delle città capoluogo, i presidenti di Provincia e i rappresentanti di Anci e Upi.
Tra i temi al centro dell’incontro, la valutazione dell’impatto di numeri crescenti sul sistema regionale emiliano-romagnolo che, da solo, sta ospitando quasi un quarto dei profughi arrivati nel nostro Paese: 14.500 sui quasi 60mila accolti in Italia.
Condiviso l’impegno di tutto il sistema regionale di accogliere al meglio possibile ogni persona in arrivo e in fuga dalla guerra, così come la necessità di una equa distribuzione degli arrivi a livello nazionale, in costante rapporto e collaborazione con il Governo e il Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Da un punto di vista organizzativo, in Emilia-Romagna il sistema di accoglienza continua ad essere diffuso, soprattutto presso famiglie e cittadini. Da questo punto di vista, è stato valutato positivamente il fatto che il Governo abbia accolto la proposta avanzata dall’Emilia-Romagna la settimana scorsa in sede di Conferenza delle Regioni per un contributo economico alle famiglie che accolgono.
I numeri aggiornati alle 12 di oggi
A fronte di un dato complessivo nazionale di arrivi dall’Ucraina pari a 59.589, persone, sono 14.547 i profughi arrivati in Emilia-Romagna, di cui 6.541 minori, sulla base dei dati aggiornati dalle Prefetture a oggi pomeriggio. Sul totale, 915 sono ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas).
Gli arrivi e l’accoglienza, per provincia
Nell’area metropolitana di Bologna, risultano essere arrivate 2.582 persone (di cui 844 minori), 276 quelle ospitate nella rete Cas.
Per quanto riguarda gli altri territori regionali: a Ferrara sono 1.296 i profughi (di cui 654 minori), 66 quelli nella rete Cas; a Forlì-Cesena risultano arrivate 894 persone (di cui 424 minori), nessuna è nella rete Cas; a Modena sono 1.916 (di cui 940 minori), 49 nella rete Cas. A Parma risultano arrivati 899 profughi (di cui 413 minori), uno è ospite nella rete Cas; a Piacenza sono 1.117 (di cui 514 minori), 21 nella rete Cas; a Ravenna risultano 845 arrivi (di cui 397 minori), 168 gli ospiti nella rete Cas; a Reggio Emilia sono 2.441 le persone (di cui 1.146 minori), 191 quelle all’interno della rete Cas. Infine, a Rimini risultano 2.557 profughi (di cui 1.209 minori), 143 gli ospiti nella rete Cas.
Sanità
A oggi, in Emilia-Romagna sono stati rilasciati dalle Aziende Usl 12.577 codici STP (Straniero temporaneamente presente), che consentono l’erogazione dell’assistenza sanitaria nei confronti degli stranieri privi di permesso di soggiorno.
Alla pagina https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenza-ucraina, sono disponibili tutte le informazioni e la documentazione per l’assistenza sanitaria dei profughi. Numerosi i documenti tradotti in ucraino. Informazioni in lingua sono anche presenti su tutti i siti web delle Aziende Usl.
La raccolta fondi
Prosegue la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare, indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA”, al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964.
Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.