Tumore al seno, in Emilia-Romagna adesione allo screening al 73%
“Prevenzione un punto di forza della sanità pubblica, insieme per migliorare ulteriormente i percorsi di cura e assistenza”
21 ottobre 2025 - La prevenzione come miglior strumento di cura.
In Emilia-Romagna lo screening gratuito per il tumore della mammella continua a registrare risultati importanti, con un’adesione al 30 giugno 2025 del 73% (in ulteriore crescita rispetto al 71% del 2023) e, per le donne tra i 45 e i 74 anni che aderiscono, un calo della mortalità del 56% e del 26% per le forme avanzate di carcinoma mammario.
Dati che sono frutto dell’impegno di tutti, come è stato ribadito oggi pomeriggio in Regione a Bologna dal presidente, Michele de Pascale, e dall’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, durante l’incontro con la delegazione regionale di Europa Donna Italia, dal 1994 impegnata nella tutela dei diritti delle donne su prevenzione e cura del cancro al seno.
Un’ occasione per presentare anche il valore e l’impatto sociale generato dalle associazioni di pazienti con tumore al seno in Emilia-Romagna e rinnovare il dialogo con le Istituzioni regionali.
“La Regione Emilia-Romagna- ha sottolineato de Pascale- ha fatto della prevenzione gratuita un punto di forza della sanità pubblica. I dati confermano che la strada che stiamo portando avanti è quella giusta, che dobbiamo continuare a investire e a rendere ancora più capillare la rete. Dobbiamo permettere alle donne di poter accedere sempre più facilmente agli screening. Il nostro impegno, anche grazie alla preziosa collaborazione con Europa Donna, è di migliorare i servizi e l’assistenza alle donne, per accompagnarle in modo sempre più efficace lungo tutto il percorso di prevenzione, cura e follow up”.
“La prevenzione – ha aggiunto Fabi- è un gesto semplice che può cambiare la nostra vita. Nella nostra regione grazie allo screening mammografico la mortalità è drasticamente ridotta, ma la prevenzione permette anche percorsi di cura meno invasivi. Insieme ad associazioni come Europa Donna siamo chiamati a promuovere la cultura della prevenzione per una migliore qualità della vita delle nostre comunità”.
“Europa Donna è nata trent’anni fa da un’idea del professor Umberto Veronesi, con l’obiettivo di tutelare i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. Oggi- le parole di Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia- siamo presenti in 47 Paesi dell’Europa allargata, e il nostro impegno parte dal territorio, attraverso il dialogo costante con le associazioni di pazienti, le società scientifiche e le istituzioni. Siamo lieti di essere qui oggi per rafforzare l’alleanza tra chi governa la sanità a livello regionale e la società civile, nell’interesse della salute delle donne”.
Dal 2019 Europa Donna svolge annualmente, con il supporto metodologico di PwC Italia, una ’Analisi del valore sociale generato dalle associazioni di volontariato del tumore al seno’ a livello nazionale e regionale per fornire una panoramica dell’operato delle associazioni e quantificare il loro impatto sulla comunità. L’ultima edizione dell’Analisi presentata oggi in Regione evidenzia come le associazioni dell’Emilia-Romagna abbiano inciso concretamente sulla vita delle donne e dei loro familiari. Nel corso dell’anno sono stati raccolti oltre 5 milioni di euro, risorse che hanno permesso anche l’acquisto di strumentazioni diagnostiche e di supporto alla cura. Nel 2024 le associazioni dell’Emilia-Romagna hanno inoltre potuto contare su 1.094 volontari attivi, un numero in crescita rispetto all’anno precedente, segno di una rete solida e sempre più riconosciuta sul territorio.
Tra le proposte presentate, la partecipazione alla commissione di monitoraggio delle Breast Unit regionali, con l’obiettivo di rendere più strutturato il supporto psico oncologico e riabilitativo per le pazienti; la partecipazione al gruppo di lavoro per l’aggiornamento del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) del tumore della mammella e, infine, la riduzione dei ritardi nel percorso di ricostruzione al seguito di mastectomia.
In Emilia-Romagna sono tre gli screening gratuiti a disposizione per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. La mammografia, annuale nelle donne fra i 45 ed i 49 anni e con mammografia biennale fra i 50 e i 74 anni, riguarda oltre 900.000 donne residenti e domiciliate in Emilia-Romagna. Sono circa 350.000 le donne che si sottopongono alla mammografia, con una cadenza annuale per la fascia d’età 45-49 anni e biennale tra i 50 e i 74 anni; di queste, circa 20.000 eseguono approfondimenti diagnostici che permettono di identificare un tumore al seno in oltre 1.800 donne.
Per approfondire
Il tumore alla mammella in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna il tumore della mammella è responsabile del 30% dell’incidenza dei tumori maligni tra le donne e del 15% della relativa mortalità, con oltre 4.500 nuovi casi all’anno.
L’impegno della Regione: dallo screening gratuito alla Rete dei Centri di senologia
Dalla metà degli anni ’90 in Emilia-Romagna è attivo il programma di screening mammografico, attualmente rivolto a tutte le donne (residenti/domiciliate) dai 45 ai 74 anni, oltre 900.000 in regione; viene coinvolto il 100% delle donne ‘bersaglio’, con un’adesione del 73%, a cui si aggiunge un ulteriore 10% che effettua la mammografia al di fuori del programma.
Negli anni sono state allargate le fasce di età invitate e nel 2012 è stato introdotto un percorso, primo in Italia e completamente gratuito, per l’individuazione e la sorveglianza delle donne a rischio ereditario di tumore alla mammella/ovaio.
Per migliore ulteriormente il percorso di screening, diagnosi tempestiva, terapia e controllo che già
collocava l’Emilia-Romagna ai vertici in Italia per il tumore al seno, nel 2018 la Regione, in attuazione alla normativa nazionale, ha attivato 12 Centri di senologia (uno per provincia, due a Modena e tre per l’area Metropolitana di Bologna).
Strutture di riferimento che lavorano con standard di qualità, modalità organizzative e di funzionamento uniformi, garantendo un modello altamente specializzato in tutte le fasi del percorso diagnostico terapeutico e assistenziale, dalla prevenzione al follow-up post-trattamento del tumore alla mammella.
Dal 2005 ad oggi è stato avviato un processo di riorganizzazione dell’offerta chirurgica per tumore
della mammella che ha comportato una progressiva concentrazione della casistica: se nel 2016 l’81% era stato trattato in ospedali ad alto volume di casi (>150 casi/anno), nel 2024 degli oltre 5.472 interventi eseguiti in Emilia-Romagna, il 97,5 % si è svolto in ospedali ad alto volume (nei centri senologici individuati), con un numero mediano di interventi pari a 472 casi/anno.
I Centri di senologia sul territorio
Provincia di Piacenza: Centro di Senologia Ospedale di Piacenza;
Parma: Centro di Senologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma;
Reggio Emilia: Centro di Senologia Arcispedale Santa Maria Nuova-Irccs di Reggio Emilia;
Modena: Centro di Senologia Ospedale di Carpi; Centro di Senologia Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena;
Area Metropolitana di Bologna: Centro di Senologia Ospedale Bellaria; Centro di Senologia Azienda Ospedaliera-Universitaria di Bologna; Centro di Senologia Ospedale di Imola;
Provincia di Ferrara: Centro di Senologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara;
Ravenna: Centro di Senologia Ospedale di Ravenna;
Forlì Cesena: Centro di Senologia Ospedale di Forlì (integrazione con Irccs-Irst di Meldola);
Rimini: Centro di Senologia Ospedale Sant’Arcangelo di Romagna.
Europa Donna
Movimento che tutela i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno, è un’associazione di promozione sociale nata a Milano nel 1994 da un’idea del professor Umberto Veronesi e per iniziativa della European School of Oncology. Attiva, oggi, in 47 Paesi; in Italia guida una rete di circa 190 associazioni presenti su tutto il territorio nazionale, con un coordinamento regionale in 13 Regioni. La Delegazione Emilia-Romagna di Europa Donna Italia è guidata dalle delegate Patrizia Bagnolini e Paola Boldrini e comprende sedici associazioni di pazienti con tumore al seno: A.M.O. Carpi - Associazione Malati Oncologici; Il punto rosa-gruppo forlivese; Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo (Forlì); aBRCAdabra Emilia-Romagna; Il palloncino rosa (Campegine); La Doppia Elica (Parma); Angela Serra (Modena); Il Seno di poi (Bologna); Cuore di Donna-territorio di Ferrara; A.D.O.C.M. Crisalide-Associazione Donne Operate Carcinoma Mammario (Rimini); Armonia (Piacenza); Il cesto di ciliegie (Modena); Il Punto Rosa (Santarcangelo di Romagna); SENOnALTRO (Reggio Emilia); A.D.O.S. Parma; Fiori d’acciaio (Faenza).