La sorveglianza "Passi" in Emilia-Romagna

Lettura facilitata

"Passi", acronimo di Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, è un sistema di sorveglianza sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone. È stato avviato nel 2006 dal Ministero della Salute che ne ha affidato la sperimentazione al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità.

L’Emilia-Romagna ha sostenuto fin dall’inizio l’adesione al Sistema Passi, con la partecipazione di tutte le Aziende Usl. Operatori sanitari dei Dipartimenti di sanità pubblica, opportunamente formati, intervistano al telefono un campione di persone tra i 18 e i 69 anni. Il campione è estratto dalle liste anagrafiche delle Aziende Usl, attraverso un campionamento casuale, stratificato per sesso ed età. La rilevazione avviene in maniera continuativa durante tutto l’anno. I dati raccolti sono trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale e il trattamento dei dati avviene nel rispetto della normativa sulla tutela della privacy.

Il questionario proposto al telefono è costituito da un nucleo fisso di domande relative alle tematiche di seguito riportate.

Schede tematiche

Indagine PASSI 2022-2023

Screening del collo dell’utero (1.05 MB)
(novembre 2024)
In sintesi: in Emilia-Romagna l’84% delle donne tra i 25 e i 64 anni intervistate dichiara di aver eseguito un Pap test o un test dell’HPV preventivo entro i tempi raccomandati (il 66% all’interno dei programmi regionali di screening, il 18% al di fuori e pagamento). Il dato complessivo registra una lieve diminuzione rispetto al triennio precedente. La copertura dello screening per la diagnosi precoce del tumore del collo dell'utero risulta più alta nelle donne tra 35-64 anni, sposate o conviventi, con istruzione medio-alta, senza difficoltà economiche riferite, con cittadinanza italiana. Il 91% delle intervistate riferisce di aver ricevuto la lettera di invito dell’Ausl.

Screening mammografico (1.08 MB)
(novembre 2024)
In sintesi: in Emilia-Romagna l’84% delle donne tra i 45 e i 69 anni intervistate dichiara di aver eseguito una mammografia preventiva entro i tempi raccomandati (il 74% all’interno del programma regionale di screening, il 10% al di fuori e a pagamento). La copertura complessiva è pressoché costante dal 2008. La percentuale di chi ha eseguito una mammografia per la diagnosi precoce del tumore al seno è più alta nelle donne dai 50 anni in su, conviventi, senza difficoltà economiche riferite, con cittadinanza italiana. Il 93% delle intervistate ha ricevuto la lettera di invito dell’Ausl. Ma la mammografia è diffusa anche nella fascia prescreening: circa la metà delle donne con 40-44 anni l’ha già eseguita almeno una volta nella vita.

Screening del colon retto (819.36 KB)
(novembre 2024)
In sintesi: in Emilia-Romagna il 67% degli intervistati (uomini e donne) tra i 50 e i 69 anni dichiara di aver eseguito un esame delle feci o una colonscopia entro i tempi raccomandati (il 60% all’interno del programma regionale di screening, il 7% al di fuori e a pagamento). Il dato complessivo è pressoché costante dal 2010. La percentuale di chi ha eseguito lo screening per la diagnosi precoce dei tumori colorettali è maggiore dai 60 anni in su, nelle persone con istruzione medio-alta, senza difficoltà economiche riferite, con cittadinanza italiana. L’88% degli intervistati (uomini e donne) riferisce di aver ricevuto la lettera di invito dell’Ausl.

Mobilità attiva
Dati PASSI 2022-2023 ( pdf 916.58 KB)
Scheda riassuntiva ( pdf 211.54 KB)
(pubblicati online a settembre 2024)
In sintesi: in Emilia-Romagna il 18% delle persone con 18-69 anni ha utilizzato nell’ultimo mese la bicicletta per andare al lavoro o a scuola o per gli spostamenti abituali, escludendo l’attività sportiva o ricreativa, a, pari a una stima di oltre 525 mila persone. Questa percentuale risulta significativamente superiore a quella nazionale (11%). In Emilia-Romagna chi si muove in bicicletta lo fa mediamente per circa 133 minuti alla settimana per 3,9 giorni.

Attività fisica in Emilia-Romagna (1.17 MB)
(luglio 2024)
In sintesi: in Emilia-Romagna nel biennio 2021-2022 oltre la metà degli adulti 18-69enni ha uno stile di vita attivo (56%), in quanto pratica attività fisica nel tempo libero ai livelli raccomandati dall’OMS (51%) oppure svolge un’attività lavorativa pesante dal punto di vista fisico (10%). La percentuale di attivi è più elevata rispetto a quella registrata a livello nazionale (48%).
Circa un sesto degli 18-69enni (15%) è completamente sedentario, pari a circa 439 mila persone nella fascia 18-69 anni, valore significativamente inferiore rispetto a quello nazionale (28%).

Consumo di frutta e verdura (1.12 MB)
(luglio 2024)
In sintesi: la quasi totalità degli intervistati tra i 18 e i 69 anni (98%) mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno: il 57% ne consuma una o due porzioni, il 35% tre o quattro e solo il 6% mangia le cinque o più porzioni raccomandate. Rispetto al dato nazionale in regione è maggiore la quota di chi consuma 1-2 porzioni ed inferiore la percentuale di coloro che ne mangiano 3-4 porzioni.

Eccesso ponderale (1.01 MB)
(luglio 2024)
In sintesi: si stima che in Emilia-Romagna l’eccesso ponderale coinvolga una quota rilevante di adulti 18-69enni (43%): in particolare il 32% è in sovrappeso e l’11% presenta obesità. La stima rilevata corrisponde in regione a oltre 943 mila persone adulte in sovrappeso e oltre 333 mila con obesità.

Abitudine al fumo di sigaretta (1.14 MB)
(luglio 2024)
In sintesi: in Emilia-Romagna fuma sigarette circa un quarto (24%) degli adulti con 18-69 anni, pari a una stima di oltre 710 mila persone; il valore regionale è in linea con quello nazionale (24%).
Nel periodo 2008-2023 in Emilia-Romagna la prevalenza di fumatori mostra una diminuzione fino al 2019 (andamento statisticamente significativo), che si è interrotta nel corso del 2020, anno in cui ha registrato un aumento.
Successivamente la percentuale di fumatori ha ripreso a scendere riportandosi su valori prepandemici, anche se in modo non uniforme rispetto alle condizioni demografiche e socioeconomiche: il ritorno a valori pre-pandemici è più lento tra le donne, le persone con bassa istruzione e quelle con difficoltà economiche.

Consumo di alcol (1.19 MB)
(luglio 2024)
In sintesi: in Emilia-Romagna consuma alcol il 71% delle persone con 18-69 anni e il 22% risulta essere un consumatore di alcol potenzialmente a maggior rischio per la salute, pari a oltre 640 mila persone in questa fascia d’età.
Il consumo di alcol a maggior rischio riguarda il consumo abituale elevato, il consumo fuori pasto e il binge drinking (uomini che consumano cinque o più unità in un’unica occasione o donne che ne consumano quattro o più in un’unica occasione). Il consumo a maggior rischio è più diffuso:

nelle classi di età più giovani (46% nei ragazzi di 18-24 anni e 40% nelle ragazze della stessa età)
negli uomini
nelle persone con un livello di istruzione medio-alto
nelle persone con cittadinanza italiana