Archivio campagne informative: anni 2013-2012
Jessica ha un cuore nuovo. E una bici che l’aspetta”, “Valter ha un rene nuovo. E tanti progetti da realizzare”, “Martina ha ricevuto in dono un intestino. E tanta voglia di cantare”, “Francesca ha ricevuto in dono il midollo osseo. E tante nuove storie da vivere”, “Gianluca ha un cuore nuovo. E la sua vita riparte”, “Mattia ha un cuore nuovo. E tante ragazze da conoscere”.
La campagna regionale 2013 e 2012 per promuovere la donazione di organi e tessuti, “Una scelta consapevole”, propone i volti di donne e uomini che hanno ricevuto un trapianto e grazie a questo hanno ripreso a coltivare sogni e progetti.
I sei manifesti (con altrettante locandine) contengono sei messaggi realizzati insieme ai nuovi testimonial e sono visibili in tutta l’Emilia-Romagna, negli spazi pubblici dedicati alle affissioni, nelle sale d’attesa delle strutture sanitarie, nelle sedi della associazioni di volontariato e dei pazienti.
I nuovi manifesti della campagna “Una scelta consapevole”:
Le iniziative per la campagna regionale "Una scelta consapevole"
La campagna regionale “Una scelta consapevole” è realizzata dalla Regione Emilia-Romagna con il coordinamento del Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna (CRT-ER) e con l’attiva collaborazione delle Aziende sanitarie, delle associazioni di volontariato e dei pazienti.
L’opuscolo informativo “Donazioni e trapianto di organi, tessuti e cellule. Ecco cosa bisogna sapere” è articolato in domande e risposte per semplificarne la consultazione e fornisce tutte le informazioni utili sulla donazione, sui trapianti, sull’organizzazione della rete regionale dedicata alle donazioni e ai trapianti, su dove rivolgersi per approfondimenti e contiene anche un tesserino staccabile dove esprimere la propria volontà sulla donazione.
Il materiale informativo è inoltre diffuso tutto l’anno, nel corso di iniziative locali promosse dalle Aziende sanitarie e dalle associazioni di volontariato e in occasione di eventi speciali.
"Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. Ecco cosa occorre sapere"
Tra gli eventi speciali, la Giornata nazionale per la donazione e il trapianto che si svolge tutti gli anni nell'ultima domenica di maggio. L'iniziativa si caratterizza anche per la maratona radiofonica "Parole e musiche per la vita" che si svolge a Bologna, in collaborazione con Radio International: ai microfoni della radio intervengono operatori e volontari per sensibilizzare la popolazione sull'importanza di dare il proprio assenso alla donazione.
Inoltre, si sta costituendo una sorta di team sportivo regionale, composto da operatori del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna, che porta il messaggio di solidarietà “In gara per la vita” in molte competizioni in tutta Italia. Sono protagonisti da anni l’imbarcazione “Serenissima Open 36” di Claudio Masoli, medico rianimatore dell’ospedale di Ravenna, che partecipa alle principali regate dell’Adriatico, e la MG Rover 105ZR di Massimo Palmieri, cardiologo dell’Ospedale Maggiore di Bologna, protagonista in alcuni trofei nazionali di rally.
La sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo tema si svolge inoltre nelle scuole e in altri luoghi dove medici, operatori del Servizio sanitario regionale e volontari spiegano l’importanza di donare.
"Dona il sangue del cordone ombelicale"
"Dona il sangue del cordone ombelicale - assieme a una nuova vita nasce una possibilità di cura"
Nel sangue del cordone ombelicale sono contenute cellule staminali in grado di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, utili a curare malattie del sangue e del sistema immunitario.
Da qui il messaggio "assieme a una nuova vita nasce una possibilità di cura" contenuto nell'opuscoloo "Dona il sangue del cordone ombelicale" e nella locandina realizzati da Regione Emilia-Romagna e Centro Riferimento Trapianti, che coordina tutte le attività di donazione, prelievo e trapianto nella nostra regione.
L'opuscolo, rivolto a tutte le donne che stanno per partorire, spiega nella forma agile delle "domande e risposte" e con un linguaggio divulgativo l'importanza di questa donazione, come avviene, a quali persone malate può offrire una possibilità di cura e fornisce indicazioni utili su cosa fare e a chi rivolgersi per saperne di più e per comunicare la propria volontà.
Stiamo parlando del sangue che rimane nel cordone ombelicale e nella placenta dopo la recisione del cordone ombelicale alla nascita. Questo sangue viene di solito scartato assieme alla placenta, ma è la terza fonte di cellule staminali emopoietiche, dopo il midollo osseo e il sangue dei vasi sanguigni. Le cellule staminali emopoietiche generano i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine che possono essere utili nel curare appunto malattie del sangue e del sistema immunitario.
Il sangue cordonale viene utilizzato per curare bambini e adulti di basso peso poiché la quantità di cellule staminali che contiene non sempre è sufficiente per un trapianto in persone che superano i 50 chili di peso.
Questo tipo di trapianto può curare malattie tumorali del sangue come la leucemia e i linfomi (tumori del sistema linfatico) e patologie come ad esempio la talassemia (una malattia ereditaria del sangue), l'aplasia midollare (mancata produzione delle cellule del sangue) e le immunodeficienze congenite (mal funzionamento del sistema immunitario che provoca una maggiore predisposizione alle infezioni). Inoltre, le cellule del sangue cordonale sono utilizzate per curare persone sottoposte a chemioterapia o terapia radiante ad alte dosi.
La donazione del sangue del cordone ombelicale è sicura, anonima e gratuita. Non comporta rischi né per la madre, né per il neonato e non è dolorosa (solo dopo aver reciso il cordone ombelicale, viene prelevato il sangue al suo interno).
In Italia la donazione più diffusa e consolidata è la donazione per trapianto allogenico non familiare: il sangue del cordone ombelicale viene raccolto e certificato dalla banca, dove rimane a disposizione di qualsiasi malato che ne abbia bisogno per un trapianto. E' possibile anche la donazione per curare un consanguineo del neonato (fratello, sorella).
In Italia è vietata la conservazione del sangue cordonale per uso autologo, destinata a favore del bambino che ha donato il sangue, perché non è stata ancora dimostrata la sua reale utilità, né in base alle conoscenze scientifiche, né in base alla pratica clinica. Per ottenere migliori risultati nella cura di malattie del sangue è preferibile usare cellule provenienti da una persona diversa dal malato perché in questo modo aumenta l'effetto immunologico delle cellule trapiantate.
Inoltre, la conservazione del sangue cordonale per uso autologo riduce ulteriormente la probabilità di trovare un'unità di sangue compatibile per la cura dei malati: solo aumentando il numero di donazioni, aumenta la probabilità di avere unità di sangue cordonale idonee per il trapianto.
E' possibile reperire l'opuscolo "Dona il sangue del cordone ombelicale" nei reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali, nei Punti nascita, nei Consultori familiari.
Il progetto anagrafi comunali
Nel 2008 è stato avviato il “Progetto anagrafi comunali” da un’iniziativa congiunta tra Regione e Anci Emilia-Romagna: il progetto prevede che ai cittadini che si recano negli Uffici anagrafe per il rilascio o il rinnovo della carta di identità sia proposto l’opuscolo informativo “Donazioni e trapianto di organi, tessuti e cellule. Ecco cosa bisogna sapere”.
- Progetto anagrafi comunali: elenco dei Comuni che hanno aderito
[aggiornato al marzo 2012] - Progetto anagrafi comunali: Regione e Comuni insieme per sensibilizzare i cittadini