CRT-ER festeggia 25 anni!
Giovedì 16 giugno il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia Romagna (CRT-ER) ha compiuto venticinque anni, un anniversario che ha permesso di ripercorrere la storia della rete donativo-trapiantologica e insieme condividere esperienze, fatti, numeri.
Il CRT-ER: una struttura operativa-gestionale fortemente voluta dalla Regione per razionalizzare, potenziare e coordinare il percorso di donazione e trapianto di organi e tessuti. Fin dall’inizio organizzato secondo il modello “Hub & Spoke” il CRT-ER, sul territorio regionale, governa e garantisce il collegamento tra le sedi donative presso gli ospedali, i centri trapianto, i laboratori di riferimento e le banche dei tessuti e delle cellule. Il complesso di queste attività è in stretta connessione e condivisione con il Centro Nazionale Trapianti struttura afferente al Ministero della Salute.
In Emilia-Romagna, dall’istituzione del Centro (1997) ad oggi, è raddoppiato il numero dei trapianti
Il numero dei trapianti effettuati in regione nel 1997 era circa 200, 440 del 2019, 392 del 2020 fino ad arrivare al record dei 488 effettuati del 2021.
In 25 anni la rete ha prodotto oltre 5.400 segnalazioni di potenziali donatori, 3mila dei quali divenuti poi effettivi dopo le verifiche del caso. Grazie alla loro generosità sono stati realizzati più di 700 trapianti di cuore, oltre 3.200 di fegato, più di 4.200 di rene (470 dei quali da donatore vivente), un centinaio di polmone e una cinquantina di intestino.
In totale il CRT ha garantito il corretto utilizzo di 8.296 organi offrendo una nuova possibilità di vita a ben 7.772 persone.
La rete regionale ha proseguito l’attività in modo soddisfacente anche durante l’emergenza sanitaria da Covid. Nonostante le inevitabili difficoltà, infatti, nel 2020 il numero dei trapianti realizzati è rimasto stabile, mentre il 2021 si è chiuso con un nuovo record dei trapianti realizzati: 488.
Negli ultimi due anni, inoltre, la percentuale di opposizione alla donazione, ha toccato il suo livello più basso: “appena” il 22%, rispetto al 30% della media nazionale, circa 12-16 punti percentuali in meno rispetto ai primi anni 2000.
L’impegno finanziario della Regione a favore della rete
Per continuare a garantire e a rafforzare l’attività trapiantologica, la Giunta regionale ha stanziato - con una delibera approvata a novembre 2021 - 11 milioni e 650 mila euro.
Contestualmente è stato approvato il programma degli interventi concordati con le Aziende sanitarie per il potenziamento e il coordinamento delle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti.
Principale destinatario dei finanziamenti - che sono andati anche alle Ausl e agli Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli e Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola - è istato il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna.
La campagna di comunicazione
Per tenere alta l’attenzione sull’importanza della donazione e spingere sempre più persone a questo gesto di grande generosità la Regione Emilia-Romagna promuove fin dal 1997 la campagna permanente di comunicazione e informazione dal titolo “Una scelta consapevole” che nel biennio 2020/2021 è mirata a sottolineare il fatto che dire ‘sì’ alla donazione è un’occasione unica di responsabilità sociale, dal momento che, affinché la vita ritorni a battere, bisogna che si incontrino due coraggi, quello di chi la dona e quello di chi la riceve. Il servizio sanitario regionale ha condotto nel 2020 la campagna di comunicazione “Una scelta consapevole”, che quest’anno propone il messaggio “La vita dentro la vita- Diventa donatore: decidi ora”.
Un invito a scegliere per dare alla propria vita un valore straordinario, partendo dalla convinzione che dire Sì alla donazione sia un’occasione unica di responsabilità sociale. E pochi giorni fa l’avvio di un’altra campagna più specifica per la donazione del midollo osseo: ‘Accetta la sfida, diventa donatore, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e realizzata assieme ad Admo, Crs – Centro regionale sangue e Crt – Centro regionale trapianti.
Gli ospedali dell’Emilia-Romagna in cui si effettuano i trapianti
In Emilia-Romagna si svolgono le attività di trapianto d’organo per rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone, intestino e multiviscerale. I trapianti d’organo vengono effettuati presso le Aziende ospedaliero-universitarie di Parma, Modena e Bologna.
Storicamente il primo trapianto di rene da cadavere è stato eseguito a Bologna il 24 ottobre 1967, il primo trapianto di rene da vivente, sempre a Bologna, il 26 gennaio 1971; il primo trapianto di fegato a Bologna il 9 aprile 1986; il primo di cuore a Bologna il 23 settembre 1991; il 30 dicembre 2000 il primo trapianto di intestino a Modena e il 16 febbraio 2001 il primo trapianto multiviscerale a Modena; il 10 settembre 2001 il primo trapianto di polmone, a Bologna. /Ti.Ga.
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