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Come si applica il ticket?

I ticket sanitari si applicano a visite ed esami specialistici, a interventi di chirurgia ambulatoriale, erogati dal Servizio sanitario regionale nel caso in cui una persona non sia esente.

A partire da settembre 2020 l'abolizione del superticket su farmaci, visite ed esami è stata estesa a tutti, indipendentemente dal reddito. La fascia di reddito non è più indicata sulle ricette e non è necessario dichiararla.

Per calcolare il ticket, gli operatori sommano le tariffe delle singole visite ed esami presenti nella ricetta (tariffe definite nel Nomenclatore tariffario regionale della specialistica ambulatoriale) fino al tetto massimo di 36,15 euro. Anche per la chirurgia ambulatoriale il ticket è di 36,15 euro.

Dal 1^ settembre 2020 è stato abolito il ticket per i farmaci di fascia A per tutti i cittadini.

Resta a carico del cittadino l’eventuale differenza di costo tra il farmaco di marca e quello del corrispondente farmaco generico, anche per chi è titolare di esenzione dal ticket. Il farmacista è tenuto a proporre all’assistito un farmaco equivalente (generico) a carico del Servizio sanitario ma se il cittadino sceglie comunque il farmaco di marca dovrà pagare la differenza di prezzo, come stabilito dalla L. 405/2001.

Solo gli invalidi di guerra e le vittime del terrorismo non sono tenuti al pagamento di tale differenza di costo tra il farmaco di marca e il farmaco generico.

Le cure in Pronto Soccorso (PS) sono gratuite nei soli casi di accesso considerati appropriati. Qualora l’accesso al PS sia appropriato, il cittadino è esonerato anche dalla compartecipazione della spesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate all’interno del percorso di PS; quindi, anche le eventuali ulteriori prestazioni erogate sono gratuite.

L’accesso non appropriato comporta invece il pagamento di un ticket di € 25 che comprende la visita di presa in carico del medico di PS. A questa quota vanno aggiunti eventuali oneri per altre visite specialistiche che dovessero rendersi necessarie durante l'accesso in PS. Ad esempio, è previsto un ulteriore ticket di 25 euro per ogni eventuale successiva visita di consulenza richiesta dal medico di Pronto soccorso, fino a un massimo 36,15 euro per ricetta, per gli esami eventualmente prescritti dal medico di Pronto soccorso.

I casi di ACCESSO APPROPRIATO ai servizi di Pronto soccorso, che quindi non prevedono il pagamento del ticket, sono:

Pazienti con assegnazione del codice colore al triage all’ingresso o codice gravità all’uscita:

  • rosso-emergenza: sempre;
  • arancione-urgenza: sempre;
  • azzurro-urgenza differibile: sempre.

Pazienti con assegnazione del codice colore al triage all’ingresso “bianco-non urgenza” o “verde-urgenza minore” e con codice gravità all’uscita “bianco-non urgenza” o “verde-urgenza minore”, solo nel caso di:

  • passaggio in OBI (osservazione breve intensiva); o età inferiore a 14 anni;
  • accesso che esita in ricovero (anche in altro ospedale);
  • decesso in PS;
  • abbandono del PS prima della visita medica;
  • accesso dovuto a evento traumatico avvenuto nelle 24 ore precedenti;
  • accesso dovuto a evento traumatico avvenuto precedentemente alle 24 ore che ha esitato in un intervento terapeutico;
  • accesso per avvelenamento acuto (incluso avvelenamento chimico/farmacologico e ricompresa l’anafilassi);
  • accesso a seguito di infortunio sul lavoro;
  • accesso a seguito di invio con impegnativa di “Accesso pronto soccorso” da parte di Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta, Medico di continuità assistenziale (inclusi coloro che operano all’interno del CAU), specialista, Medico di altro Pronto Soccorso; o accesso avvenuto su richiesta formale dell’Autorità Giudiziaria o degli organi di Pubblica Sicurezza;
  • casi relativi a vittime di eventi riconducibili ai reati di cui agli articoli del Codice Penale: 571 (abuso dei mezzi di correzione e disciplina), 572 (maltrattamenti contro familiari e conviventi), 583-bis (Pratiche di mutilazione degli organi genitali), 609-bis (Violenza sessuale), 612-bis (Atti persecutori), limitatamente al primo accesso avvenuto nell’imminenza dei fatti; o accesso negli orari di chiusura dei Servizi di Salute Mentale diurni nei quali viene effettuata e registrata la prestazione di “visita psichiatrica”.

 Accesso per una delle seguenti problematiche indicate dal medico:

  • colica renale;
  • colica biliare;
  • crisi asmatica;
  • dolore toracico;
  • tachiaritmie sopraventricolari (fibrillazione atriale parossistica, tachicardia parossistica sopraventricolare);
  • glaucoma acuto;
  • corpo estraneo oculare;
  • epistassi in atto;
  • corpo estraneo dell’orecchio;
  • complicanze di intervento chirurgico che determinano il ricorso al PS entro 3 giorni dalla dimissione ospedaliera;
  • problemi e sintomi correlati alla gravidanza.

Pazienti con esenzione per patologia/condizione

Per i pazienti con esenzione per patologia/condizione, l'esenzione si applica solo nel caso di accesso inappropriato (non possono essere indicate più esenzioni e gerarchicamente prevale l’esenzione per accesso) e solo per le prestazioni correlate con la patologia/condizione associata all’esenzione, secondo le regole e le indicazioni individuate con circolare regionale n. 2/2019.

Le restanti prestazioni eventualmente erogate devono essere assoggettate a ticket. 

In caso di esenzione per patologia/condizione per un accesso che non presenta le condizioni di appropriatezza il ticket da 25€ è sempre dovuto.

Per ulteriori chiarimenti si può fare riferimento alla Delibera regionale N.1189/2024

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ultima modifica 30 gennaio 2025 11:31
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