Valutazione di impatto sanitario (VIS)
Nell’ambito del Programma “Ambiente Clima e salute”, è definito uno specifico obiettivo che prevede l’identificazione a livello regionale di criteri per l’applicazione della VIS (Valutazione di impatto sanitario) in procedimenti ambientali e in piani e programmi regionali e la predisposizione del Documento regionale di indirizzo per l’applicazione della Valutazione di impatto sanitario (VIS) ne rappresenta uno degli esiti. Si tratta di un documento che definisce criteri oggettivi che permettono di distinguere gli impianti e i progetti da sottoporre a procedura di VIS, in coerenza con le Linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità e i documenti tecnici della Rete Italiana Ambiente e Salute (RIAS), nonché una metodologia di VIS da applicare ai principali strumenti pianificatori regionali e alla valutazione di progetti.
Il documento, frutto del lavoro congiunto tra il Settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica e la Struttura tematica Ambiente Prevenzione Salute di Arpae, intende sistematizzare un approccio comune tra operatori ambientali e sanitari teso a verificare quanto più compiutamente possibile gli impatti prevedibili anche sotto il profilo sanitario di nuovi insediamenti industriali o inerenti piani o programmi riconoscendo che, come afferma il D.lgs. 16 giugno 2017 n. 104 all’art. 1, “la valutazione ambientale dei progetti ha la finalità di proteggere la salute umana, contribuire con un miglior ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie e conservare la capacità di riproduzione degli ecosistemi in quanto risorse essenziali per la vita”.
Altra finalità del lavoro è fornire un documento operativo per la descrizione delle informazioni necessarie e dei metodi da utilizzare per la stima degli impatti sulla salute di un progetto o di una politica da integrare nelle procedure di valutazione di impatto ambientale.
A fine 2024 è previsto un evento formativo sul tema, che sarà l’occasione per gli operatori di Arpae e dei Dipartimenti di Sanità Pubblica impegnati nelle conferenze di servizio di sperimentare, attraverso casi studio, l’applicazione del documento regionale di indirizzo.