Casa-residenza per anziani non autosufficienti (ex Rsa, Casa protetta)
Per sapere come fare e dove andare:
Assistenza e accoglienza in casa residenza per anziani non autosufficienti (Ex Rsa, Casa protetta)
Le case residenza per anziani non autosufficienti (ex Residenze sanitarie assistenziali, RSA, Case protette ) sono strutture dedicate a persone anziane non autosufficienti che non possono restare nella propria abitazione. Prevedono una permanenza anche per periodi lunghi. L’assistenza, garantita 24 ore su 24, ha lo scopo di prevenire ulteriori perdite di autonomia, mantenere le capacità fisiche, mentali, affettive e relazionali della persona ospitata.
E’ assicurata l’assistenza del medico, dell’infermiere, del fisioterapista, dell’operatore socio-sanitario, consulenze di mediche specialistiche e psicologiche. Sono programmate attività di animazione. L’organizzazione è in grado di garantire flessibilità e personalizzazione del servizio.
Per l'accesso a queste strutture è prevista una preliminare valutazione dell'Unità di valutazione geriatrica territoriale, che fa riferimento al Distretto, composta da un geriatra, un infermiere professionale e un assistente sociale.
Per il primo contatto non c’è bisogno di alcuna documentazione specifica, occorre rivolgersi all’assistente sociale del Comune di residenza o del Servizio assistenza anziani del proprio Distretto della Azienda Usl di residenza.
Nuclei dedicati a persone anziane con demenza e gravi disturbi del comportamento, adulti con gravissime disabilità acquisite
All’interno delle case residenza, possono essere attivati dei nuclei specializzati per l’accoglienza temporanea di persone anziane con demenza e gravi disturbi del comportamento e nuclei per l’accoglienza di persone adulte con gravissima disabilità acquisita: handicap gravissimo acquisito in conseguenza di gravissime celebro lesioni, mielolesioni, esiti disabilitanti di patologie neurologiche involutive in fase avanzata (delibera di Giunta regionale 2068/2004).
Per gli anziani con demenza o gravi disturbi del comportamento il riferimento per l’accesso è sempre l’Unità di valutazione geriatrica.
Per gli adulti con gravissima disabilità, il riferimento è l’Unità di valutazione multidimensionale dell’Azienda Usl di residenza.