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Dopo il test di screening

Che cosa succede se il Pap test è negativo (25-29 anni)?

Se l’esame non rileva anomalie cellulari riceverà una lettera di esito negativo per posta e/o sul suo Fascicolo Sanitario Elettronico, generalmente entro un mese.

Che cosa succede se il Pap test è inadeguato (25-29 anni)?

Talvolta, anche se il prelievo è stato effettuato accuratamente, è necessario ripetere il test. Questo di solito avviene quando:

  • il numero di cellule raccolte è insufficiente per una corretta interpretazione
  • c’è un’infiammazione che impedisce la corretta lettura del Pap test: in questo caso l'esame dovrà essere ripetuto dopo adeguata cura.

Che cosa succede se il Pap test è positivo (25-29 anni)?

Se il Pap test evidenzia anomalie, la donna sarà invitata ad effettuare una colposcopia di approfondimento eseguita gratuitamente dal personale del programma di screening. Le anomalie vengono generalmente descritte utilizzando delle sigle (per esempio, ASC-US o LSIL), che fanno parte di una classificazione internazionale. Per informazioni sulle sigle

Che cosa succede se il test HPV è negativo?

Se il test non evidenzia la presenza del virus HPV ad alto rischio riceverà una lettera di esito negativo per posta e/o sul suo Fascicolo Sanitario Elettronico, generalmente entro 15-20 giorni.

Verrà invitata di nuovo a fare lo screening fra 5 anni. Infatti, il test HPV ricerca l’infezione che, se persiste a lungo, può provocare lesioni al collo dell’utero, per questo motivo è sufficiente ripeterlo ogni 5 anni anziché ogni 3 anni come il Pap test. Molti studi hanno dimostrato che lo screening con HPV test trova più lesioni del collo dell’utero rispetto al Pap test, e le trova più precocemente, quindi è più protettivo.

Che cosa succede se il test HPV è positivo?

Se il test HPV risulta positivo, evidenziando quindi la presenza di virus HPV ad alto rischio, le cellule già prelevate verranno esaminate al microscopio (Pap test): se il Pap test è positivo, verrà contattata telefonicamente dal personale del programma di screening per fare una colposcopia di approfondimento eseguita gratuitamente dal personale del programma di screening. 

Invece, se il Pap test è negativo (significa che il virus non ha causato modificazioni), verrà invitata a ripetere il test HPV dopo un anno per verificare se c’è ancora l’infezione. La ripetizione del test HPV dopo un anno permette di ridurre il numero di colposcopie inutili senza diminuire la protezione.

Questo perché la grande maggioranza delle infezioni guarisce spontaneamente (oltre il 50% nel corso di un anno e circa l’80% in due anni). Pertanto, solo se dopo un anno il test HPV di controllo sarà ancora positivo, sarà invitata a fare una colposcopia, anche se il suo Pap test risulterà normale.

Cosa devo fare se non mi arriva l’esito del test di screening?

Se è passato almeno un mese dal test di screening e non ha ricevuto l’esito, né è stata contattata dal centro screening, può chiedere informazioni alla propria AUSL: contatta il centro screening

Che cos’è la colposcopia?

La colposcopia è un controllo simile alla visita ginecologica: il ginecologo usa uno strumento chiamato colposcopio, che serve a illuminare il collo dell’utero e a vederlo ingrandito.

Il ginecologo la esegue mediante il colposcopio, uno strumento dotato di lenti a vari ingrandimenti. Si effettua nella stessa posizione necessaria per effettuare il Pap test e ha una durata di circa 10-15 minuti. Per eseguire la colposcopia è necessario utilizzare, come nel Pap test e nel test HPV, uno strumento che permette di visualizzare il collo dell’utero. Viene applicata inizialmente una soluzione trasparente a base di acido acetico, molto diluito, che consente al medico di evidenziare le eventuali lesioni del collo dell’utero o della vagina. In alcuni casi può essere necessario applicare successivamente una soluzione di colore scuro a base di iodio, molto diluito, che aiuta ulteriormente il ginecologo. Normalmente i liquidi usati non causano alcun fastidio.

Se il ginecologo vede alterazioni, fa una biopsia, cioè un piccolo prelievo di tessuto dal collo dell’utero che viene analizzato al microscopio.  In genere, la colposcopia non è dolorosa. Se le facessero una biopsia, potrebbe sentire un modesto fastidio, come una puntura, o un lieve dolore.  Talvolta, dopo la colposcopia si può avere una piccola perdita di sangue, che generalmente termina da sola in poco tempo.

Che cosa succede dopo aver fatto la colposcopia?

Se il collo dell’utero risulta normale o presenta solo lievi lesioni, non avrà bisogno di cure particolari e verrà invitata ai successivi controlli consigliati. In caso di lesioni che invece necessitano di un trattamento, potranno essere curate gratuitamente presso un centro specializzato del programma di screening.

Oltre al test di screening, viene eseguita anche la visita medica specialistica?

No, in occasione del test di screening non viene eseguita la visita ginecologica, ma solo la raccolta del materiale necessario per il test.

Quali sono i limiti dei test di screening usati?

Il Pap test può talvolta risultare anormale anche se i successivi accertamenti escludono lesioni significative del collo dell’utero (falso positivo). Al contrario, in rarissimi casi può invece succedere che, nonostante il Pap test risulti normale, un tumore invasivo possa essere presente (falso negativo) o manifestarsi nell’intervallo tra un test e il successivo.

Il test HPV rileva la presenza o meno di un’infezione, condizione necessaria ma non sufficiente affinché si sviluppi una lesione del collo dell’utero. In molti casi l’infezione guarisce spontaneamente. Raramente sono state rilevate lesioni pretumorali in donne con test HPV negativo ed eccezionalmente tumori invasivi (falso negativo). È raro che il test HPV risulti positivo se non vi è infezione (falso positivo).

Sebbene lo screening con il test HPV sia estremamente protettivo, non è possibile eliminare completamente il rischio che un tumore invasivo possa svilupparsi nell’intervallo tra un test e l’altro.

In ogni caso, è importante prestare attenzione all’insorgenza di eventuali sintomi o disturbi e, nel caso, rivolgersi al proprio medico di famiglia o contattare il centro di screening.

Il test HPV e il Pap test sono comunque gli esami più efficaci per prevenire il tumore del collo dell’utero nelle fasce di età indicate. Come tutti gli esami presentano però dei limiti e non possono individuare altre malattie ginecologiche.

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ultima modifica 2023-04-01T17:48:23+02:00
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