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Piano regionale della prevenzione

I risultati di “#Community Lab 2022/2023 - Promozione della salute in età evolutiva”

Undici progetti sperimentali per bambini e adolescenti nelle Ausl dell’Emilia-Romagna, un vademecum per promuovere la salute e un mazzo di carte per progettare la partecipazione con i più giovani. Sono i risultati 2022-2023 del percorso partecipativo voluto dalla Regione, che ha coinvolto 400 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni, 200 operatori e l’Università di Bologna.

Ci sono i “Piccoli investigatori a caccia di pericoli negli ambienti di vita” a Parma, c’è il “Network psicologi scuola-sanità” a Cesena e c’è la “progettazione partecipata delle Case di Comunità” con gli adolescenti a Borgonovo Val Tidone, nel piacentino, e a Carpi, nel modenese. Ovvero alcuni degli 11 progetti sperimentali partiti nelle Aziende Usl dell’Emilia-Romagna e rivolti a bambini e adolescenti. E poi c’è “Agire per ciò che più conta”, un vademecum per addetti ai lavori per promuovere la salute attraverso il metodo del Community Lab, e “A carte scoperte”, una sorta di gioco per progettare la partecipazione con le giovani generazioni realizzate con il loro contributo. Progetti territoriali delle Ausl, linee guida e carte da gioco sono i risultati di “#Community Lab - Promozione della salute in età evolutiva”, un percorso partecipativo voluto dalla Regione Emilia-Romagna, durato 16 mesi e che – attraverso otto laboratori regionali e 50 incontri locali – ha coinvolto 400 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni e 200 operatori (tra aziende sanitarie, scuole, enti locali e terzo settore) sul tema della promozione della salute tra i più giovani.

Dato interessante la partecipazione di alcune comunità scolastiche da quasi tutte le province della Regione: da Castel San Giovanni e Borgonovo Val Tidone nel piacentino, Parma e Salsomaggiore Terme, Carpi e Vignola nel modenese, Castiglione dei Pepoli e Valsamoggia per Bologna, Ferrara, Imola, Forlì e Cesena.

Il Community Lab è un metodo di formazione, ricerca e azione promosso dalla Regione Emilia-Romagna per innovare le politiche pubbliche, i rapporti fra istituzioni e cittadini e agire sui processi collettivi nelle organizzazioni che si occupano di servizi sociali e socio-sanitari, anche attraverso forme di partecipazione delle comunità locali.

Evento Community-LabLa proposta 2022-2023 è stata quella di creare uno strumento riflessivo che partisse dal punto di vista delle ragazze e dei ragazzi, per individuare i principali assi su cui è importante muoversi quando si fa progettazione e si vuole concretizzare un processo che preveda una loro partecipazione attiva. Questa edizione del percorso regionale Community Lab è stata coordinata dal Settore Innovazione dei Servizi sanitari e sociali della Regione Emilia-Romagna, in sinergia con il Settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica (all’interno delle attività previste dal Piano regionale della Prevenzione 2021-2025). Il percorso incentrato sulla popolazione in età scolare, e i suoi risultati concreti, hanno visto la collaborazione del Centro studi e ricerche in salute internazionale e interculturale dell’Università di Bologna e della cooperativa Casa del Cuculo.

“Finalizzare concretamente una progettualità è il coronamento di ogni obiettivo, soprattutto quando in ballo c’era quella fascia d’età che è ha risentito maggiormente della pandemia – ha commentato Giuseppe Diegoli, responsabile del Settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione –. Ed è fondamentale lavorare sul benessere sociale, sanitario e sull’equità, soprattutto per chi parta da situazioni di disagio o di svantaggio”. Per Maurizia Rolli, responsabile del Settore Innovazione dei servizi sanitari e sociali, “la metodologia adottata e i risultati raggiunti andranno riportati anche nelle azioni future. Sull’importanza “dell’ascolto e del coinvolgimento dei più giovani”, invece, è intervenuta Claudia Giudici, Garante dell’infanzia e adolescenza della Regione Emilia-Romagna.  

Ma scendiamo più nel dettaglio degli 11 progetti sperimentali avviati nelle Aziende Usl dell’Emilia-Romagna:

  • l’Ausl di Piacenza ha individuato, nel Distretto di Ponente, la Casa della Salute di Borgonovo Val Tidone e il progetto "Giovani al centro: cambio prospettiva dei servizi, da prevenzione a promozione, da prestazione a compartecipazione”, dove protagonisti sono stati gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado del territorio, partecipanti attivi nella co-progettazione aperta a tutti dell’organizzazione delle attività della Casa della comunità;
  • l’Ausl di Parma ha coinvolto i bambini e le bambine della scuola primaria attraverso il progetto "Piccoli investigatori a caccia di pericoli: promozione della sicurezza negli ambienti di vita in età pediatrica";
  • l’Ausl di Reggio Emilia, nel territorio dell'Unione Colline Matildiche, ha avviato la sperimentazione del Punto di ascolto Open G, con il coinvolgimento della Casa della comunità di Puianello e di tutti i servizi del territorio, per intervenire sul disagio giovanile e creare uno spazio accogliente, di ascolto, in cui gli adolescenti potranno avere accesso diretto e gratuito;
  • l'Ausl di Modena ha sperimentato due percorsi: uno nel Distretto di Vignola, con la metodologia delle "Ruote di terapia comunitaria: un approccio per generare benessere emotivo e relazionale all'interno della scuola", l’altro nel Distretto di Carpi, dove è stato attivato un percorso partecipativo di co-progettazione per la costituzione della Casa della Comunità di Carpi, che ha visto il coinvolgimento attivo di scuole, organizzazioni del Terzo settore e cittadinanza del territorio;
  • l’Ausl di Bologna ha attivato due sperimentazioni: una nel Distretto di Reno, Lavino e Samoggia con il progetto "Ben-essere in adolescenza: sviluppo di nuove reti protettive nei confronti dei più giovani e vulnerabili” dove, a partire da una mappatura delle opportunità aggregative, culturali, sportive, di servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari per i giovani, è stato realizzato un patto comunitario tra scuole e servizi, l’altra nel Distretto dell'Appennino bolognese con il progetto "Sviluppare una comunità attiva: creare opportunità strutturate e diffuse di contesti in cui poter modificare il proprio stile di vita", incentrato sulla promozione dello sport attraverso attività integrate e inclusive costruite in collaborazione con gli enti locali, le scuole e le associazioni sportive dei territori;
  • l'Ausl di Ferrara, attraverso "Spazi partecipativi per il benessere della comunità: dar vita a laboratori generativi”, ha promosso attività intergenerazionali creative in connessione allo Sportello di ascolto psicologico dell'lstituto comprensivo del quartiere Barco, zona periferica della città;
  • l'Ausl di Imola, invece, con il progetto “Bicibus e pedibus: nuove dinamiche di vita urbana e comunitaria (sviluppo autonomia e autostima bambini e reti comunitarie)” e in collaborazione con il Comune, ha coinvolto le scuole di istruzione primaria per la creazione di un nuovo piano di spostamento sostenibile casa-scuola, in modo da rendere più sicure le infrastrutture dedicate;
  • l’Ausl Romagna, infine, ha sviluppato due percorsi: uno nel Distretto di Forlì, attraverso la collaborazione tra il Comune e le organizzazioni del Terzo settore, dove ha promosso il sondaggio “La città che vivo” rivolto agli adolescenti che frequentano i centri giovanili al fine di raccogliere le loro prospettive e visoni sul territorio e, a partire dai dati raccolti, proporre attività incentrate sulla promozione della salute in età evolutiva, l’altro nel Distretto di Cesena che, con il progetto “Network psicologici scuola-sanità”, ha puntato a sviluppare un sistema di comunità all’interno dell’Agenzia infanzia e adolescenza volto a ideare interventi per la promozione del benessere e la gestione della presa in carico in ambito scolastico, al fine di facilitare l’invio ai servizi e costruire linguaggi comuni tra diversi operatori.                                                            

E il prossimo anno? Per il 2023-2024 la metodologia del Community Lab coinvolgerà il percorso di accompagnamento e trasformazione delle Case della Salute in Case della Comunità. Il 15 novembre, infatti, è partito CasaCommunityLAB.


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ultima modifica 2023-11-22T10:00:49+01:00
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