Le informazioni sulla prevenzione dei tumori femminili diventano multilingue
Dall’albanese all’urdu. Le informazioni sulla prevenzione dei tumori femminili diventano multilingue. Gli opuscoli sugli screening del cancro al seno e al collo dell’utero, infatti, sono stati tradotti in 15 lingue per facilitarne la comprensione alle donne provenienti da altri Paesi.
Queste le lingue delle brochure: albanese, arabo, bosniaco, cinese, filippino, francese, indiano, inglese, punjabi, polacco, romeno, russo, spagnolo, ucraino e urdu. L’obiettivo è cercare di fare prevenzione sanitaria tra le comunità straniere maggiormente presenti in Emilia-Romagna.
Lo slogan resta lo stesso: “5 minuti che valgono una vita!”. Perché partecipare agli screening oncologici – che sono gratuiti – consente una diagnosi precoce, l’accesso a un percorso dedicato e più guarigioni, con una notevole riduzione della mortalità per i tumori della mammella e della cervice uterina.
In regione i residenti provenienti da altri Paesi sono 569.460 (fonte: Rapporto 2023 “L’immigrazione straniera in Emilia-Romagna"). La maggior parte viene dalla Romania, con il 17,5% del totale; seguono i cittadini di Marocco (10,9%), Albania (10,3%), Ucraina (5,9%) e Cina (5,3%). Il 52,7% del totale degli stranieri residenti sono donne.
Le traduzioni in più lingue rientrano tra le azioni di equità previste dal Piano regionale della prevenzione 2021-2025 per ridurre le diseguaglianze in campo sanitario.