Le famiglie - Sezione A: il contesto regionale
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Composizione famiglie
- Per famiglia, in conformità al regolamento anagrafico, si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. Una famiglia può essere costituita da una persona sola. A ciascuna famiglia corrisponde una scheda familiare che identifica l'insieme delle schede individuali intestate ai singoli componenti della famiglia.
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Famiglie per numero di componenti (da 1 a 6+)
- Distribuzione del numero di famiglie residenti in un dato territorio in base al numero di persone iscritte nella scheda familiare. La popolazione residente si divide tra coloro che sono membri di una famiglia - popolazione residente in famiglia - e coloro che sono membri di una convivenza, intendendo per quest'ultima un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili aventi dimora abituale nello stesso comune. Valori assoluti e %. serie storica dal 1.1.2011.
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Famiglie per Tipologia familiare
- La tipologia familiare viene identificata sulla base delle relazioni di parentela presenti tra i membri della famiglia ed in particolare sulla base della presenza di una o più relazioni orizzontali (coppia) o verticali (genitore-figlio). Queste relazioni definiscono la presenza di un nucleo all'interno della famiglia. La famiglia può essere 'senza nucleo' quando formata da una sola persona ovvero quando sono presenti più persone tra le quali non sussiste una relazione nucleare. A fini statistici un membro della famiglia è etichettato come figlio solo se celibe/nubile.
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Famiglie unipersonali per classi di età
- Distribuzione del numero di famiglie residenti in un dato territorio costituite da una sola persona. Distribuzione per classi di età del componente.
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Famiglie monogenitore per grandi classi di età del genitore
- Distribuzione del numero di famiglie residenti in un dato territorio costituite da un solo genitore e figli. Distribuzione per classi di età del genitore.
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Famiglie con o senza Anziani (65 + anni) per numero componenti
- Distribuzione del numero di famiglie residenti in un dato territorio in base al numero di persone iscritte nella scheda familiare e alla presenza di persone con 65 anni o più. Permette di identificare le famiglie composte da sole persone ultra 65enni. valori assoluti dal 1.1.2015
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Famiglie con o senza Anziani (75 + anni) per numero componenti
- Distribuzione del numero di famiglie residenti in un dato territorio in base al numero di persone iscritte nella scheda familiare e alla presenza di persone con 65 anni o più. Permette di identificare le famiglie composte da sole persone ultra 65enni. valori assoluti dal 1.1.2015
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Famiglie per presenza di stranieri e numero componenti
- Distribuzione del numero di famiglie residenti in un dato territorio in base al numero di persone iscritte nella scheda familiare e alla presenza di persone con cittadinanza non italiana. Permette di identificare la relazione tra presenza di stranieri e numerosità della famiglia. Valori assoluti dal 1.1.2015
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Famiglie per componenti stranieri e numero di componenti minorenni
- Distribuzione del numero di famiglie residenti in un dato territorio in base al numero di persone iscritte nella scheda familiare e alla presenza di cittadini non italiani e minori. Permette di identificare la relazione tra presenza di stranieri e minori nelle famiglie. Valori assoluti dal 1.1.2015
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Proiezioni Famiglie per numero di componenti
- Sulla base degli scenari demografici si stima l'evoluzione del numero di famiglie e della loro dimensione.Valori assoluti. Arco di proiezione di 20 anni, dal 2015 al 2035.
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Proiezioni Famiglie per Tipologia familiare
- Sulla base degli scenari demografici si stima l'evoluzione delle famiglie classificate sulla base delle relazioni di parentela in esse presenti. La tipologia familiare adottata evidenzia in particolare la presenza di persone sole, coppie con figli o senza figli e monogenitori.Valori assoluti. Arco di proiezione di 20 anni, dal 2015 al 2035.
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Matrimoni (Tassi nuzialità, età media al matrimonio)
- Sulla base dei registri di stato civile si rilevano le principali caratteristiche dei matrimoni e degli sposi. Storicamente il matrimonio ha costituito il perno della formazione delle nuove famiglie e anche se negli ultimi decenni le giovani generazioni hanno fatto emergere nuovi comportamenti nella formazione delle coppie, il matrimonio resta un elemento di analisi importante per la comprensione delle dinamiche di formazione delle coppie. Quozienti di nuzialità (matrimoni ogni mille residenti) ed età media al matrimonio di spose e sposi.
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Acquisizione cittadinanza
- La cittadinanza italiana è regolata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 91 (e relativi regolamenti di esecuzione). La cittadinanza italiana può essere acquisita: per filiazione (“ius sanguinis”); per nascita sul territorio ("ius soli") in alcuni casi specifici; per naturalizzazione dei genitori che la trasmettono ai figli minori conviventi; per matimonio con un cittadino/a italiano/a; per residenza continuativa sul territorio italiano di almeno 10 anni; per meriti speciali; per leggi speciali, rivolte in particolare ai discendenti di avi italiani o nati in territori ex-italiani.
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Conciliazione
- Questa dimensione è volta a indagare la gestione dei tempi di lavoro e di vita in relazione agli impegni familiari. La compatibilità tra l'occupazione delle donne e la loro funzione riproduttiva è un obiettivo cruciale delle politiche del lavoro. La qualità dell'occupazione di un paese si misura anche sulla possibilità che le donne con figli riescano a conciliare i lavori di cura familiare con il lavoro retribuito.
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Quota di part time involontario
- Percentuale di occupati che dichiarano di svolgere un lavoro a tempo parziale perché non ne hanno trovato uno a tempo pieno sul totale degli occupati.
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Rapporto tra il tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con almeno un figlio in età prescolare e quello delle donne senza figli
- Tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con almeno un figlio in età 0-5 anni sul tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni senza figli per 100.
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Tempo dedicato al lavoro di cura (12.25 KB)
- Tempo della settimana dedicato mediamente al lavoro domestico dalla popolazione fra i 20 e 74 anni di età, per genere
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Violenza di genere
- Negli ultimi anni, è aumentata la sensibilità sociale riguardo al fenomeno della violenza contro le donne e si è diffusa una maggiore consapevolezza della sua gravità, della sua estensione, delle conseguenze che genera a livello personale e sociale. La violenza contro le donne non è un problema soltanto delle fasce marginali della popolazione, né unicamente degli spazi pubblici, ma trasversale alle classi sociali che si manifesta anche e soprattutto nell'ambito domestico e delle relazioni affettive.
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Vittime e autori di violenza per genere
- Numero di vittime di violenze verbali, psicologiche, fisiche, omicidi consumati e tentati, violenze sessuali, per genere. Numero di autori di violenze verbali, psicologiche, fisiche, omicidi consumati e tentati, violenze sessuali, per genere (tabella 6.1)
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Vittime e autori di violenza per cittadinanza
- Numero di vittime donne di violenze verbali, psicologiche, fisiche, omicidi consumati e tentati, violenze sessuali, per cittadinanza. Numero di autori maschi di violenze verbali, psicologiche, fisiche, omicidi consumati e tentati, violenze sessuali, per cittadinanza (tabella 6.2)
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Vittime per entità e natura della violenza per età
- Vittime donne di violenze verbali, psicologiche, fisiche, omicidi consumati e tentati, violenze sessuali, per cittadinanza. Numero di autori maschi di violenze verbali, psicologiche, fisiche, omicidi consumati e tentati, violenze sessuali, valori percentuali per classi di età (tabella 6.3)
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Impoverimento famiglie
- Questa dimensione è volta a indagare le condizioni economiche delle famiglie e la loro vulnerabilità. Seguendo un approccio multidimensionale del fenomeno della povertà e dell’esclusione sociale, oltre a indicatori di tipo monetario, si considerano una serie di altri indicatori volti a rilevare in modo diretto le conseguenze della scarsità di risorse monetarie sul benessere delle famiglie.
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Reddito familiare netto medio annuo
- Il reddito familiare netto è dato dalla somma dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, di quelli da capitale reale e finanziario, delle pensioni e degli altri trasferimenti pubblici e privati al netto delle imposte personali, di quelle sull’abitazione e dei contributi sociali a carico dei lavoratori. Da questa somma vengono sottratti anche i trasferimenti versati ad altre famiglie (per esempio, gli assegni di mantenimento per un ex-coniuge).
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Indice di Gini dei redditi familiari
- L’indice di Gini è una misura del grado di diseguaglianza della distribuzione del reddito: è pari a 0 nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi, quando tutte le famiglie percepiscono lo stesso reddito; è invece pari a 1 nel caso di massima concentrazione, quando il reddito complessivo è virtualmente percepito da una sola famiglia.
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Spesa familiare mensile
- E' la spesa sostenute dalle famiglie per l'acquisto di beni e servizi necessari al soddisfacimento dei propri bisogni. Vi rientra anche il valore monetario dei fitti figurativi e quello degli autoconsumi, cioè dei beni prodotti e consumati dalla famiglia, così come dei beni e i servizi ricevuti dal datore di lavoro a titolo di salario.
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Famiglie che vivono in condizioni di povertà relativa
- Una famiglia è definita povera in termini relativi se sostiene una spesa per consumi inferiore ad una soglia convenzionale (linea di povertà), che per una famiglia di due componenti è data dalla spesa media mensile nazionale. Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea di povertà si ottiene applicando alla spesa per consumi una opportuna scala di equivalenza, che tiene conto delle economie di scala realizzabili nella famiglia all’aumentare del numero di componenti.
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Indice di grave deprivazione materiale
- L’indice di grave deprivazione materiale è dato dalla percentuale di persone che vivono in famiglie che sperimentano almeno 4 tra i seguenti 9 sintomi di disagio: 1. essere in arretrato con il pagamento di bollette, affitto, mutuo o altro tipo di prestito; non riuscire a: 2. riscaldare adeguatamente la propria abitazione, 3. affrontare spese impreviste, 4. fare un pasto proteico almeno una volta ogni due giorni; non potersi permettere: 5. almeno una settimana di ferie all’anno, 6. un televisore a colori, 7. una lavatrice, 8. l’automobile, 9. il telefono fisso o cellulare.
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Indebitamento e vulnerabilità delle famiglie
- Serie di Indicatori di indebitamento e vulnerabilità delle famiglie: % famiglie indebitate (hanno contratto un mutuo o debiti diversi dal mutuo); % famiglie con mutuo; % famiglie con credito al consumo(debiti per acquisto di beni o servizi); % famiglie con mutuo e credito al consumo (%); Valore mediano del mutuo contratto (migliaia di euro); Mediana del rapporto fra rata annuale del mutuo e reddito familiare; % Famiglie vulnerabili (famiglie con servizio del debito immobiliare superiore al 30 per cento del reddito disponibile, al lordo degli oneri finanziari); % Famiglie in arretrato con il pagamento del mutuo (almeno una volta nel corso dei 12 mesi precedenti); % Famiglie che hanno dichiarato di essere state in arretrato con il pagamento della rata del prestito al consumo (almeno una volta nel corso dei 12 mesi precedenti).
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Domande ISEE
- La dichiarazione sostitutiva unica (DSU) è il modello di autocertificazione con cui i cittadini richiedono prestazioni agevolate, sottoposte alla prova dei mezzi tramite Isee. È “unica” perché vale per tutti i componenti il nucleo familiare e può essere usata da ciascuno di questi per la richiesta di prestazioni sociali nel corso della sua validità, pari a un anno dalla sottoscrizione. L'ISEE è costituito da una componente reddituale (Isr) e da una componente patrimoniale (Isp) ed è reso confrontabile per famiglie di diversa numerosità e caratteristiche mediante l’uso di una opportuna scala di equivalenza (Se). Si riporta il dettaglio dei seguenti indicatori: Famiglie che hanno sottoscritto una DSU, individui e numero medio di componenti per famiglia; Famiglie che hanno sottoscritto una DSU per numero di minori, anziani e grandi anziani presenti in famiglia; Famiglie per tipo di prestazione richiesta e numero medio di prestazioni richieste; Famiglie per classi di valori ISEE e valore medio e mediano dell'ISEE.
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Sfratti
- Gli sfratti sono un fenomeno socio-economico che si manifesta con tre distinte modalità di procedure giuridico-amministrative: i provvedimenti di sfratto emessi, le richieste di esecuzione presentate all’ufficiale giudiziario, gli sfratti realmente eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario. Se le esecuzioni avvenute individuano uno specifico e immediato fabbisogno abitativo, il numero delle richieste di esecuzione e i procedimenti aperti sono invece elementi conoscitivi di uno scenario ben più ampio. Le tre serie di dati, pur essendo collegate, non sono direttamente correlabili né comparabili tra loro perché corrispondono a tre momenti non necessariamente conseguenti l’uno all’altro e, spesso, con tempi e modalità diversi.
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Richieste di esecuzione, provvedimenti di sfratto per motivo e sfratti realmente eseguiti
- Numero di richieste di esecuzione, provvedimenti di sfratto emessi per motivo e sfratti realmente eseguiti (Valori assoluti e Rapporto per 1.000 famiglie)
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Edilizia popolare
- L'edilizia residenziale pubblica (E.R.P.) rimane la principale misura in ordine di importanza a sostegno delle famiglie bisognose. Gli alloggi ERP sono di proprietà delle Amministrazioni Comunali che ne danno la gestione alle ACER territorialmente competenti. L'ACER dell’Emilia-Romagna gestisce quindi la quasi totalità del patrimonio ERP. Il numero degli alloggi comprende, oltre alle abitazioni occupate, quelle disponibili per la locazione ma ancora non assegnate per vari motivi, quelle destinate all’emergenza abitativa e anche quelle non disponibili poiché in corso di recupero, manutenzione o in demolizione. L’entità e l’articolazione delle domande di Alloggi E.R.P. sono stimate a partire dal numero di famiglie che, accertato il possesso dei requisiti, vengono inserite nelle graduatorie di assegnazione; questa analisi ha oggettive difficoltà conoscitive derivate dalla dispersione e difformità delle informazioni poichè ogni comune ha facoltà di stilare una propria graduatoria adottando criteri di assegnazione diversi.
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N. Alloggi ERP occupati e non assegnati
- Alloggi ERP gestiti dalle ACER occupati e non assegnati in Emilia-Romagna, per Province, Capoluoghi e altri Comuni. Confronto Anni 2010-2015.
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Utenti in alloggi ERP per età, cittadinanza
- Numero Utenti in alloggi ERP gestiti dalle ACER, per età, cittadinanza e per Province. Confronto Anni 2010-2015.
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Domande Alloggi ERP e Nuove assegnazioni
- Domande inserite in graduatoria ERP (Valori assoluti e % sul N. famiglie e sul N.Alloggi ERP) e assegnazioni in corso nell'anno, per Comuni capoluogo e selezione di altri Comuni dell’Emilia-Romagna. Anno 2015.
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