Quadro socio-economico - Sezione A: il contesto regionale
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Livello di Istruzione
- L'istruzione della popolazione, intesa come leva di realizzazione personale e di inclusione sociale, è qui misurata dal massimo titolo conseguito dalla popolazione adulta, dalla dimensione percentuale dei giovani laureati e dei giovani che abbandonano precocemente gli studi
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Popolazione 25-64 anni per livello di istruzione e genere
- La quota di popolazione adulta con un dato livello di istruzione si ottiene rapportando la popolazione di 25-64 anni che ha conseguito quel determinato livello di istruzione al totale della popolazione della medesima età.
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Popolazione 30-34 anni per livello di istruzione e genere
- La quota di giovani con istruzione universitaria è definita come la percentuale della popolazione tra i 30 e i 34 anni che ha conseguito un titolo di studio universitario. Nella classificazione internazionale sui livelli di istruzione (Isced) sono considerati i titoli di studio compresi nei livelli 5 e 6 (tertiary education).
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Indicatore Dispersione scolastica
- L’indicatore è dato dalla quota di popolazione di 18-24 anni che ha abbandonato gli studi senza aver conseguito un titolo superiore al livello 3 della classificazione internazionale sui livelli di istruzione (Isced). Tale indicatore, nel sistema di istruzione italiano, equivale alla percentuale della popolazione in età 18-24 anni che non ha conseguito titoli scolastici superiori alla licenza media (il titolo di scuola secondaria di primo grado), non è in possesso di qualifiche professionali ottenute in corsi di durata di almeno 2 anni e non frequenta né corsi scolastici né attività formative.
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Indice di deprivazione
- L'indice di deprivazione (401.76 KB) e’ una misura della deprivazione materiale e sociale. E' composto dalla somma di cinque indicatori di svantaggio (% persone con titolo di studio pari o inferiore a licenza elementare, % disoccupati o in cerca di prima occupazione, % abitazioni occupate in affitto, persone per 100 mq di superficie delle abitazioni, abitazione in affitto).
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Indice di deprivazione al Censimento 2011 (433.05 KB)
- L'indice di deprivazione varia attorno allo 0 ed è classificato in quintili di popolazione; il 1° quintile contiene il 20% della popolazione meno deprivata, il 5° il 20% della popolazione più deprivata.
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Indice di deprivazione, confronto Censimento 2011 vs. 2001 (401.76 KB)
- La variazione tra l’indice di deprivazione misurato al Censimento 2011 rispetto a quello misurato nel 2001 può fornire un’indicazione di come in media si sia modificato il livello di svantaggio materiale e sociale nei distretti. Valori sopra lo zero indicano un relativo peggioramento delle condizioni.
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Indicatori macroeconomici
- Gli indicatori macroeconomici descrivono la struttura e la capacità di crescita di un sistema economico, offrendo una sintesi delle relazioni, in termini di flussi economici e finanziari, che intercorrono tra i diversi operatori. Le serie dei conti economici regionali sono prodotte da Istat coerentemente con gli aggregati dei conti nazionali, nel rispetto di regole e metodologie prefissate a livello europeo. Le stime dei conti completi a livello regionale sono diffuse entro 24 mesi dall’anno di riferimento.
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Prodotto interno lordo medio pro-capite
- Il PIL medio pro-capite di una regione è calcolato rapportando il PIL espresso ai prezzi di mercato alla popolazione residente nella regione. Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell'economia, diminuita dei consumi intermedi ed aumentata dell'Iva gravante e delle imposte indirette sulle importazioni. In ambito internazionale è misurato in Standard di Potere d’Acquisto (SPA o PPS), per depurarlo dall’influenza delle diverse monete e da quella dei diversi poteri di acquisto.
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Variazione Prodotto interno lordo medio pro-capite
- La variazione del PIL è calcolata come differenza in punti percentuali fra il valore del PIL ai prezzi di mercato pro capite in SPA rispetto alla media UE di un anno e quello dell’anno precedente
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Valore aggiunto ai prezzi di base per branche produttive
- Il valore aggiunto per branca produttiva è il rapporto tra il valore aggiunto di quel settore di attività economica e il valore aggiunto totale ai prezzi di base. Il Valore aggiunto a prezzi di base è il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti.
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Il valore aggiunto per occupato
- Il valore aggiunto per occupato viene definito come il rapporto tra il valore aggiunto ed il numero medio di occupati riferiti ad un determinato territorio e ad uno specifico anno. In questo caso gli occupati sono calcolati secondo il concetto di occupazione interna utilizzato nella Contabilità nazionale.
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Mercato del lavoro
- Gli indicatori del mercato del lavoro, inteso come incontro fra domanda e offerta di lavoro, permettono di misurare lo stato occupazionale della popolazione attiva e dunque la partecipazione alla produzione di reddito.
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Occupati e in cerca di occupazione per genere (approfondimento italiani/stranieri)
- Si definisce occupato, la persona di 15 anni e più che all'indagine ISTAT sulle forze di lavoro dichiari di aver svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura oppure di aver svolto o almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collabora abitualmente.Si definisce in cerca di occupazione chi dichiara di aver effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono il periodo di riferimento e di essere immediatamente disponibile (entro due settimane) ad accettare un lavoro, qualora gli venga offerto.
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Tasso di occupazione e disoccupazione per genere e classi di età
- Il tasso di occupazione è il rapporto percentuale fra gli occupati e la popolazione residente della stessa fascia di età. Il tasso di disoccupazione è il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.
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Tasso di disoccupazione giovanile anni per genere
- Il tasso di disoccupazione giovanile è il rapporto percentuale fra la popolazione nella fascia di età considerata in cerca di occupazione e le forze di lavoro totali della stessa fascia di età.
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Incidenza dei NEET
- Il termine Neet (Not in Education, Employment or Training) individua la quota di popolazione in età giovanile né occupata e né inserita in un percorso di istruzione o formazione.
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Imprese
- Gli indicatori sulle imprese sono fondamentali per descrivere il tessuto produttivo regionale e per supportare le attività di programmazione e valutazione delle politiche regionali di sviluppo economico ed industriali.
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Imprese e Addetti
- Il numero di imprese e il numero di addetti indicano la consistenza del sistema produttivo regionale e della relativa occupazione. Tali indicatori sono declinabili per settore di attività economica, per livello territoriale e per caratteristiche specifiche dell'impresa (come forma giuridica, dimensione, classe di fatturato...)
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Trend Imprese e Addetti
- I trend di imprese e addetti offrono un quadro delle dinamiche della consistenza del sistema produttivo regionale e della relativa occupazione in ottica temporale. Tali indicatori sono declinabili per settore di attività economica, per livello territoriale e per caratteristiche specifiche dell'impresa (come forma giuridica, dimensione, classe di fatturato...)
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