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Influenza

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La malattia

L’influenza è una malattia respiratoria acuta provocata da virus influenzali. Si tratta di una patologia ad andamento stagionale che si manifesta soprattutto nel periodo autunnale/invernale, con un picco fra dicembre e marzo.

L’influenza è molto contagiosa ed è causata da due virus diversi (tipo A e B) che ogni anno possono modificarsi in modo più o meno importante; le difese prodotte contro i virus dell’anno precedente diventano poco efficaci dopo diversi mesi. Pertanto, vista la variabilità delle tipologie circolanti di virus, la composizione del vaccino deve essere aggiornata tutti gli anni, adeguandolo ai ceppi virali che hanno avuto maggior diffusione nell’ultimo periodo epidemico. Se il cambiamento è tale da rendere il virus “irriconoscibile”, si possono verificare epidemie gravi che possono coinvolgere l’intero pianeta (pandemie).

L’influenza si trasmette da persona a persona soprattutto attraverso le goccioline emesse durante la respirazione (trasmissione diretta), oppure tramite oggetti da poco contaminati con secrezioni di naso o gola e, specialmente nei bambini, attraverso le mani sporche (trasmissione indiretta). Gli ambienti chiusi, affollati e con scarso ricambio d’aria, come autobus, negozi, cinema e aule scolastiche, sono quelli in cui più facilmente diffonde la malattia per una maggior facilità ad entrare in contatto con i virus.

L’influenza ha di solito un esordio brusco con sintomi generali e respiratori: febbre accompagnata da brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, forte spossatezza, inappetenza, mal di gola e tosse. A volte compaiono vomito e diarrea. La febbre dura in genere 2 o 3 giorni ma può protrarsi più a lungo, i sintomi respiratori diventano più evidenti nei giorni immediatamente successivi e la tosse può durare anche 2 settimane.

La gravità della malattia può dipendere dal tipo di virus in circolazione, dalla sua diversità rispetto a quelli circolati negli anni precedenti, o dalle condizioni del soggetto colpito.

Ogni anno circa il 10% della popolazione italiana si ammala; l'infezione può essere più pericolosa se colpisce soggetti anziani o con malattie croniche che li rendono più suscettibili a complicazioni (soprattutto di tipo respiratorio, come ad esempio la polmonite) oppure a un aggravamento della malattia di cui soffrono. Anche le donne in gravidanza hanno un rischio aumentato di sviluppare complicazioni gravi di tipo cardiorespiratorio; l’infezione può anche provocare aborto, morte neonatale, parto pretermine, e basso peso alla nascita. 

Sicurezza del vaccino

I vaccini antinfluenzali sono farmaci biologici sicuri che vengono sottoposti a rigidi protocolli di produzione e controlli di qualità.

Il vaccino antinfluenzale è generalmente ben tollerato e, specialmente nei bambini, non causa disturbi. Raramente possono verificarsi effetti collaterali di lieve entità. Nella sede in cui viene inoculato il vaccino possono comparire rossore, gonfiore e dolore nelle 48 ore successive. Ancor più rara è la comparsa di febbre, malessere generale, dolori muscolari, articolari e mal di testa a distanza di 6-12 ore dalla puntura; questi sintomi si osservano più spesso in chi si vaccina per la prima volta e non durano più di uno o due giorni.

Le reazioni allergiche a componenti del vaccino sono eccezionali come per tutti i vaccini.

In Emilia-Romagna sono disponibili le seguenti tipologie di vaccini il cui utilizzo è a descrizione del medico vaccinatore come da raccomandazioni ministeriali e regionali:

  • tetravalente split, virione frammentato, inattivato [a partire dai 6 mesi di vita]
  • tetravalente ad antigene di superficie, inattivato, coltivato su colture di cellule [a partire dai 2 anni di età]
  • tetravalente ad antigene di superficie, inattivato, adiuvato (solo per gli anziani) [a partire dai 65 anni di età]
  • tetravalente a virus ricombinante -vivo attenuato-,  spray nasale [a partire dai 2 anni e fino ai 18 anni di età]

Quando vaccinarsi

Secondo quanto previsto dalle indicazioni ministeriali la vaccinazione deve essere somministrata nel periodo autunno-inverno.

    A chi è offerta la vaccinazione

    La vaccinazione è offerta gratuitamente alle seguenti categorie così come indicate dalla circolare ministeriale e fatte proprie dalla Regione Emilia-Romagna, nello specifico:

    Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza, quali: 

    • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”.
    • Soggetti di età pari o superiore a 60 anni.
    • Soggetti dai 6 mesi ai 59 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
    1. malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
    2. malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
    3. diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI>30);
    4. insufficienza renale/surrenale cronica;
    5. malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
    6. tumori e in corso di trattamento chemioterapico;
    7. malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,
    8. immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
    9. malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
    10. patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
    11. patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
    12. epatopatie croniche.
    • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
    • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.

    Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze, indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato.

    Soggetti e categorie di lavoratori addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo: 

    • Medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali
    • Forze dell’ordine.
    • Vigili del fuoco.
    • Donatori di sangue.
    • Altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa o di volontariato (facoltà delle Regioni/PP.AA.)

    Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: 

    • Allevatori e addetti all’allevamento
    • Addetti al trasporto di animali vivi
    • Macellatori e vaccinatori
    • Veterinari pubblici e libero-professionisti

    Bambini sani nella fascia di età 6 mesi – 6 anni

    Chi non rientra nelle sopra citate categorie potrà chiedere la vaccinazione, con spesa del vaccino e della prestazione a proprio carico, presso le farmacie convenzionate aderenti, i propri medici curanti e i Servizi vaccinali regionali (in questo ultimo caso i servizi vaccinali dovranno prima di tutto garantire la prestazione alle categorie previste dalla norma vigente).

    Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.

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    ultima modifica 2024-09-30T15:04:35+02:00
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