Parotite
La malattiaLa parotite epidemica, comunemente detta “orecchioni”, si manifesta di solito con il rigonfiamento doloroso di una ghiandola salivare posta davanti e sotto l’orecchio (parotide). Possono ingrossarsi una o entrambe le parotidi, e anche altre ghiandole salivari, con conseguente dolore durante la masticazione e la deglutizione. Spesso la malattia è accompagnata da mal di testa, mal di pancia e febbre. Il virus della parotite si diffonde attraverso le goccioline di saliva infetta o per contatto diretto con materiale contaminato dalla saliva stessa. Il motivo per cui è stata introdotta la vaccinazione contro la parotite epidemica è da ricercare nella frequenza delle complicazioni associate alla malattia: spesso si ha un interessamento del sistema nervoso centrale, sono frequenti le pancreatiti, è possibile la sordità permanente e, se l’infezione è contratta nei maschi dopo la pubertà, nel 20–50% dei casi si rischia l’orchite (infiammazione del testicolo). Nelle donne, più raramente, può interessare le ovaie. Come sempre, il rischio di contrarre la malattia è legato alla possibilità del virus di diffondersi nella popolazione: più numerose sono le persone non protette contro la parotite, più facilmente si potranno verificare delle epidemie. |
Il vaccinoIl vaccino contro la parotite contiene il virus vivo e attenuato, cioè indebolito ma ugualmente in grado di stimolare le difese contro l’infezione. Si utilizza il vaccino vaccino associato trivalente MPR morbillo-parotite-rosolia o tetravalente MPRV, morbillo-parotite-rosolia-varicella. Per la parotite la protezione non è elevata come per morbillo e rosolia, tuttavia nei Paesi dove si è vaccinato ampiamente la malattia è diminuita in modo drastico. |
Sicurezza del vaccinoIn genere il vaccino è ben tollerato, gli effetti collaterali più frequenti sono rossore e gonfiore nel punto in cui viene effettuata la somministrazione, che comunque scompaiono rapidamente. A distanza di 5-14 giorni dalla vaccinazione possono comparire febbre lieve o altri sintomi legati alle malattie come esantema e gonfiore alle parotidi. Molto raramente possono manifestarsi convulsioni collegate alla febbre, mentre in caso di malattia le convulsioni sono molto frequenti. A distanza di 1-3 settimane dalla vaccinazione, molto raramente nei bambini e più spesso nelle donne adolescenti e adulte, possono comparire dolori articolari che si risolvono in breve tempo. Ancor più raro è un calo transitorio delle piastrine (trombocitopenia) nei 2 mesi successivi alla vaccinazione, complicanza dieci volte più frequente se ci si ammala naturalmente. È scientificamente dimostrato che il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) non provoca, non stimola, né contribuisce in alcun modo all'insorgenza delle sindromi dello spettro autistico. |
Quando vaccinarsiQuesta vaccinazione è fortemente raccomandata. Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 e dal Calendario vaccinale della Regione Emilia-Romagna, il ciclo vaccinale prevede 2 dosi da somministrare preferibilmente a 12 mesi e a 5-6 anni.
Le possibili formulazioni dei vaccini contro la parotite disponibili in Italia sono: Vedi anche vaccini combinati Questa vaccinazione è fortemente raccomandata per tutti e obbligatoria fino ai 16 anni di età ai sensi della Legge 119 del 31 luglio 2017 |