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Morbillo

La malattia

Il morbillo è una delle malattie virali più contagiose e una delle più frequenti cause di malattia, nonché di morte, nei bambini in tutto il mondo. Il morbillo si trasmette per via aerea attraverso le secrezioni di naso, bocca e gola e si manifesta con febbre elevata, tosse insistente, secrezioni dal naso, congiuntivite e la comparsa di macchioline rosa sulla pelle (esantema).

In circa il 30% dei casi, con una maggiore frequenza nei bambini molto piccoli e negli adulti, si possono sviluppare complicanze che necessitano il ricovero. Le principali sono diarrea, otite, polmonite, convulsioni, trombocitopenia (drastica riduzione del numero di piastrine con conseguenti emorragie), cheratite (che può lasciare danni alla vista), encefalite. Molto raramente il morbillo può provocare la PESS (panencefalite sclerosante subacuta), una patologia che a distanza di anni può determinare un grave danno cerebrale irreversibile. Nei Paesi dove è diffusa da tempo la vaccinazione, la PESS è quasi scomparsa.

Non esistono terapie per il morbillo, a eccezione di farmaci sintomatici, e la prevenzione sotto forma di vaccinazione è praticata in tutto il mondo da diversi anni con risultati significativi. Trattandosi di una malattia estremamente contagiosa, l’impegno vaccinale deve proseguire ed essere intensificato, poiché per evitare epidemie occorre vaccinare con 2 dosi più del 95% della popolazione. È sufficiente che questa percentuale scenda anche di poco per veder comparire nuovi focolai epidemici. In nessun Paese sviluppato il problema è rappresentato dalla disponibilità del vaccino o dall’insufficienza delle strutture sanitarie, ma è invece di tipo sociale e culturale, poiché è aumentato il numero di famiglie che rifiutano la vaccinazione, sottovalutando i rischi delle possibili complicanze; così il morbillo comincia a riemergere anche nelle nazioni sviluppate, incluse quelle che si erano avvicinate alla sua eliminazione. 

Il vaccino

Il vaccino contro il morbillo contiene il virus vivo e attenuato, cioè indebolito, ma ugualmente in grado di stimolare le difese contro l’infezione. Si utilizza di norma il vaccino combinato trivalente MPR morbillo-parotite-rosolia o tetravalente MPRV, morbillo-parotite-rosolia-varicella.

La vaccinazione MPR o MPRV viene raccomandata a tutti i bambini tra i 12 e 15 mesi di età; la seconda dose è somministrata a 5-6 anni. Per il morbillo la protezione ottenuta dopo la prima dose è intorno al 95% e raggiunge il 99% con la seconda. La vaccinazione eseguita entro le 72 ore dall’esposizione ad un caso di malattia può proteggere dal contagio o far ammalare in forma più lieve.

Il vaccino tri-/tetra- valente è vantaggioso per i bambini perché con una sola iniezione li difende contemporaneamente da 3/4 malattie ed è vantaggioso per la collettività perché riduce la circolazione di tutti i virus in esso contenuti, proteggendo da queste malattie anche le persone non vaccinate.

La vaccinazione può essere effettuata a qualunque età: è raccomandata anche ad adolescenti e adulti non vaccinati in precedenza, nonché alle donne in età fertile. Chi ha già avuto una o più delle malattie verso cui protegge il vaccino tri-/tetra- valente può vaccinarsi ugualmente senza rischi.

È controindicata la somministrazione in gravidanza.

Dopo la vaccinazione è necessario attendere un mese prima di una eventuale gravidanza.

Sicurezza del vaccino

In genere il vaccino è ben tollerato, gli effetti collaterali più frequenti sono rossore e gonfiore nel punto in cui viene somministrato, che comunque scompaiono rapidamente. A distanza di 5-14 giorni dalla vaccinazione possono comparire febbre o altri sintomi leggeri legati alle malattie come esantema e gonfiore alle parotidi. Molto raramente possono manifestarsi convulsioni collegate alla febbre, in caso di malattia le convulsioni sono molto più frequenti.

A distanza di 1-3 settimane dalla vaccinazione, molto raramente nei bambini e più spesso nelle donne adolescenti e adulte, possono comparire dolori articolari che si risolvono in breve tempo. Ancor più raro è un calo transitorio delle piastrine (trombocitopenia) nei 2 mesi successivi alla vaccinazione, complicanza dieci volte più frequente dopo malattia naturale.

Importante ricordare che il bambino dopo la vaccinazione NON è contagioso.

È scientificamente dimostrato che il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) non provoca, non stimola, né contribuisce in alcun modo all'insorgenza delle sindromi dello spettro autistico.

Quando vaccinarsi

Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e dal Calendario vaccinale della Regione Emilia-Romagna 2019,il ciclo vaccinale  prevede 2 dosi da somministrare preferibilmente a 13 mesi e a 5-6 anni.

(vedi anche  vaccinazioni per condizioni di rischio, vaccinazioni per viaggiatorivaccinazioni per adulti e over 65 e vaccinazioni per donne in età fertile e gravidanza)

Le possibili formulazioni dei vaccini contro il morbillo disponibili in Italia sono:

Vedi anche vaccini combinati

Questa vaccinazione è fortemente raccomandata per tutti e obbligatoria fino ai 16 anni di età ai sensi della Legge 119 del 31 luglio 2017

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ultima modifica 2021-09-20T14:38:37+01:00
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