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Tetano

 

La malattia

Il tetano è una malattia infettiva molto grave causata da una tossina prodotta dal batterio Clostridium tetani.

La malattia è grave e sottovalutata, perché le spore di questo batterio possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni contaminando polvere e terreno, e possono entrare attraverso una ferita banale o inapparente come una puntura da spina di rosa. Una volta penetrate nell’organismo umano le spore possono trasformarsi nelle forme vegetative che producono la tossina.

Il batterio non invade i tessuti ma la tossina tetanica raggiunge, attraverso il sangue e la linfa, il sistema nervoso centrale, causando contrazioni e spasmi diffusi.

Il tetano obbliga spesso a lunghi ricoveri in ospedale, per lo più nei reparti di rianimazione, e in circa 4 casi su 10 può provocare la morte. Seppur non contagiosa la malattia è altamente letale, pertanto dal 1968 in Italia è obbligatoria la vaccinazione universale sui nuovi nati.

Ogni anno in Italia si ammalano circa 60 persone; si tratta per la maggior parte di soggetti non vaccinati o con vaccinazione incompleta, soprattutto donne oltre i 65 anni, poiché solo dal 1968 la vaccinazione antitetanica in Italia è stata resa obbligatoria per tutti i nuovi nati. Fino ad allora era obbligatoria solo per i militari ed alcune categorie professionali a rischio, ad esempio lavoratori agricoli, principalmente uomini. Proprio in seguito all’introduzione della vaccinazione si sono drasticamente ridotti i casi di tetano neonatale, una forma particolare di tetano che colpisce i nati da madri non vaccinate, che non hanno la protezione conferita nei primi mesi di vita dagli anticorpi materni, osservata ormai quasi esclusivamente nei Paesi in via di sviluppo. 

Il vaccino

Come nel caso della difterite, anche il vaccino antitetanico è costituito dall’anatossina, cioè dalla tossina tetanica trattata in modo da perdere la sua tossicità, mantenendo però la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi.

Il calendario vaccinale vigente prevede la somministrazione di 3 dosi al 3°, 5° e 11° mese di età nel vaccino associato esavalente. Una dose di richiamo viene eseguita a 5-6 anni e un’altra a 13-14 anni, sempre in vaccini combinati.

L’efficacia della vaccinazione contro il tetano è molto alta: quasi il 100% dei vaccinati risulta protetto contro la malattia. Per questo vaccino sono consigliati richiami ogni 10 anni.

Sicurezza del vaccino

Il vaccino è ben tollerato e la maggior parte delle reazioni sono lievi. L’evento più frequente è la febbre che compare in circa un 1/3 dei bambini vaccinati. Sul braccio, sede in cui è stato somministrato il vaccino, si può avere una reazione locale passeggera che si manifesta con gonfiore, rossore e dolore. Questi effetti si verificano in genere entro 48 ore dalla vaccinazione.

Le reazioni locali aumentano con il numero di dosi eseguite, circa il 40% dei bambini ha gonfiore e dolore al braccio con la quarta dose di vaccino eseguita a 5-6 anni.

Quando vaccinarsi

Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale - PNPV 2023-2025 e dal Calendario vaccinale pediatrico, il ciclo vaccinale prevede 5 dosi da somministrare preferibilmente a 2 mesi, 4 mesi, 10 mesi, 5-6 anni e nell’adolescenza, a cui faranno seguito i richiami decennali nell’età adulta.

(vedi anche vaccinazioni per adulti e over 65)

Le possibili formulazioni dei vaccini contro il tetano disponibili in Italia sono:

Vedi anche vaccini combinati

Questa vaccinazione è fortemente raccomandata per tutti e obbligatoria fino ai 16 anni di età ai sensi della Legge 119 del 31 luglio 2017

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ultima modifica 2024-06-04T11:54:35+02:00
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